sabato 8 marzo 2008

Ines de Castro

Alexandre cabanel/Patrizia venezianaInés de Castro , in portoghese Inês de Castro (Galizia, 1320Coimbra, 7 gennaio 1355) è stata una sovrana spagnola, fu l'amante dell'erede al trono del Portogallo, Pietro I del Portogallo e fu considerata regina consorte del Portogallo e dell'Algarve, solo dopo la morte, dal 1357 in poi. Figlia illegittima del signore di Monforte de Lemos, Pedro Fernández de Castro, appartenente ad una delle famiglie più antiche ed illustri della Galizia e nipote del re di Castiglia, Sancho IV l'Ardito e di Aldonza Suárez de Valladares (anche lei discendente del re del León, Alfonso VI). Si suppone che da giovane fosse educata nel palazzo dello scrittore ed uomo politico, Giovanni Emanuele di Castiglia (nipote di Alfonso X di Castiglia), duca di Peñafiel e marchese di Villena, e visse con la figlia di Giovanni, Constanza Manuel, che fu promessa in matrimonio all'erede al trono del Portogallo, Pietro I del Portogallo. Costanza Manuel (1318/1323-1345), nel 1339, sposò Pietro, figlio del re del Portogallo Alfonso IV l'Ardito e della principessa castigliana, Beatrice di Castiglia, figlia Sancho IV l'Ardito e di Maria di Molina. Inés de Castro seguì Costanza in Portogallo come dama di compagnia. Dopo il matrimonio, Pietro si invaghì della dama di compagnia della moglie, la giovane galiziana, Inés de Castro e se ne innamorò perdutamente, trascurando la moglie, ma cercando di non ostentare la relazione. Nel 1345, Costanza diede alla luce il figlio legittimo ed erede al trono, Ferdinando, ma il 13 novembre morì per le conseguenze del parto. La relazione con Pietro continuò e a nulla valsero le raccomandazioni e gli ammonimenti del padre Alfonso IV, la relazione proseguì. Dopo la morte della moglie Costanza, Pietro rifiutò qualsiasi partito che non fosse Inés de Castro, anzi sembra che i due si sposassero in segreto, però non si hanno documenti in merito. Dalla loro unione nacquero dei figli sani e forti, che erano tenuti in conto più dell'erede al trono, Ferdinando, debole e malaticcio. Alfonso IV, sempre più preoccupato per la sorte del nipote e per l'invadenza dell'entourage castigliano della de Castro, che acquisiva ogni giorno sempre più potere, cominciò a prendere in considerazione il suggerimento dei suoi consiglieri di sbarazzarsi dell'amante del figlio. Per risolvere la situazione, nel 1355, Alfonso IV diede ascolto ai suggerimenti di tre signori, nemici della famiglia Castro, Alonso Gonçálvez, Pedro Coelho y Diego López Pacheco ed alfine, convenne con loro che il suggerimento di eliminare Inés de Castro era accettabile. Approfittando dell'assenza di Pietro, il re si recò al monastero di Santa Clara, presso Coimbra, dove Inés de Castro viveva con i tre figli; saputo dell'arrivo del re, la de Castro con attorno i suoi figli si inginocchiò ai piedi del re e piangendo e supplicando, riuscì a commuoverlo. Quando già Alfonso aveva deciso di andarsene i tre nobili si avventarono su Inés e la colpirono con i coltelli e la uccisero. Pietro, non solo non accettò il fatto compiuto ma, in preda all'ira, armato un esercito scatenò una breve guerra civile, nel nord del regno tra i fiumi Duero e Minho, che si esaurì nel corso del 1356 e all'inizio del 1357, fece pace col padre, che lo costrinse a perdonare gli assassini. Appena salito sul trono Pietro rese noto il suo matrimonio segreto con Inés de Castro, considerandola regina del Portogallo, anche se postuma, e poi si vendicò degli assassini della regina facendoli prima uccidere e poi togliendone il cuore. Secondo una leggenda, Pietro I dissotterrò il cadavere di Inés de Castro, lo pose sul trono e l'incoronò. È invece certo che ne fece riesumare il corpo per poi seppellirlo in una splendida tomba nel Monastero di Alcobaça, dove fu sepolto poi anche Pietro I. Inés de Castro a Pietro diede tre figli: Beatrice del Portogallo (1347-1381), sposò nel 1373 Sancho d'Alburquerque, figlio illegittimo d'Alfonso XI di Castiglia Giovanni del Portogallo (1349-1387), duca di Valencia de Campos Dionigi del Portogallo (1354-1397), duca di Cifuentes e Escalona. Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/In%C3%A9s_de_Castro

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