lunedì 25 settembre 2006

Never forget: SANDRO PERTINI

J.E.Akkeringa



Ostile fin dall'inizio al regime fascista si iscrisse al PSU dopo l'assassinio di Giacomo Matteotti. Per la sua attività politica fu spesso bersaglio di aggressioni squadriste e il 22 maggio 1925 venne arrestato per aver distribuito un giornale clandestino che denunciava le violenze del regime. La condanna non attenuò la sua attività, che riprese appena liberato, tanto che già nel 1926 venne nuovamente condannato a cinque anni di confino nel carcere della piccola isola di Santo Stefano.

Entrato in clandestinità, sfuggì alla cattura e si rifugiò prima a Milano, quindi espatriò verso la Francia assieme a Filippo Turati con l'aiuto di Carlo Rosselli e Adriano Olivetti. Non interruppe il proprio attivismo neppure in esilio e nel 1929 tornò in patria con un passaporto falso, ma venne presto nuovamente arrestato e condannato dal tribunale speciale per la difesa dello Stato a 11 anni di reclusione. Riacquistò la libertà solo nell'agosto del 1943 per rituffarsi subito nella lotta antifascista. Catturato dalle SS assieme a Giuseppe Saragat, venne condannato a morte; la sentenza non venne eseguita perché l'azione di un gruppo partigiano permise a Pertini di fuggire.

Partecipò quindi attivamente alla Resistenza come membro del CLNAI partecipando anche alla liberazione di Firenze. Nel 1945 fu con Leo Valiani e Luigi Longo tra gli organizzatori dell'insurrezione di Milano. Come spesso volle malinconicamente ricordare, mentre il 25 aprile partecipava alla festa per l'avvenuta liberazione, il suo fratello minore Eugenio veniva ammazzato nel campo di sterminio di Flossenbürg.

Fu lo stesso Pertini, il 25 aprile 1945, ad annunciare alla radio la liberazione dell'Italia dai nazifascisti.

L'8 giugno 1946 sposò la giornalista e partigiana Carla Voltolina (Torino, 14 giugno 1921 - Roma, 6 dicembre 2005).

da wikipedia

Nessun commento: