martedì 10 ottobre 2006

Never forget: ANNA POLITKOVSKAYA

Burne Jones-The golden stairs



7/10/2006


MOSCA. Una giornalista russa, Anna Politkovskaya, nota per i suoi reportage molto critici nei confronti della guerra in Cecenia e dell'amministrazione di Vladimir Putin, è stata assassinata nella sua abitazione a Mosca. Lo ha reso noto l'agenzia di stampa Interfax.

Secondo le prime informazioni, la giornalista è stata trovata morta nell'ascensore dell'edificio in cui viveva da una vicina. Sul luogo del delitto, la polizia ha trovato una pistola Pm e quattro cartucce. Nata nel 1958, la Politkovskaya scriveva per il quotidiano dell'opposizione «Novaya Gaseta». Nel settembre del 2004, mentre si apprestava a recarsi a Beslan per seguire il sequestro e il massacro degli ostaggi nella scuola numero 1 del capoluogo dell'Ossezia del Nord era rimasta vittima di un misterioso avvelenamento da lei attribuito ai servizi segreti russi.

«È stata assassinata all'ingresso della sua abitazione», ha confermato il redattore capo del giornale per il quale lavorava, Dmitri Muratov.

Madre di due figli, la Politkovskaya in passato era stata arrestata e anche più volte minacciata per la sua opposizione al governo e per le sue denunce di violazioni dei diritti umani commesse in Cecenia. Nell'ottobre del 2002, durante l'assalto al teatro Dubrovka di Mosca da parte di un commando di una cinquantina di terroristi ceceni aveva fatto da mediatrice.

Due anni fa, inviata a Beslan per seguire la presa di ostaggi, era stata costretta a rinunciare al suo reportage dopo essere stata ricoverata con sintomi da avvelenamento a causa del tè bevuto in aereo.

Non è la prima volta che un giornalista 'scomodò viene ucciso in Russia: il 9 luglio del 2004 venne assassinato a Mosca il reporter americano Paul Klebnikov, direttore dell'edizione russa di Forbes. Il suo omicidio resta ancora un caso insoluto.
dal sito del LA STAMPA

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