domenica 11 marzo 2007

Never forget: ALEXANDER FLEMING




(Lochfield, Scozia, 6 agosto 1881 - Londra, 11 marzo 1955) fu un medico e scienziato britannico, tra le massime figure della batteriologia, Premio Nobel per la medicina. Dopo la sua morte gli è stato dedicato un cratere sulla Luna.

Fleming nacque in una fattoria a Lochfield nell'Ayrshire, Scozia e studiò per due anni all'Accademia di Kilmarnock. Successivamente frequentò la scuola di medicina del "St Mary's Hospital" a Londra fino allo scoppio della prima guerra mondiale. Partecipò al conflitto, con molti suoi colleghi, prestando servizio in un ospedale da campo sul fronte francese. Avendo constatato le terribili infezioni che colpivano i soldati morenti, tornò dopo la guerra al St. Mary con una rinnovata energia per la ricerca di un migliore antisettico.
Nel
1928 Fleming osservò casualmente che colture di batteri contaminate da una muffa non si sviluppavano formando una patina confluente, ma che intorno al punto in cui era presente la colonia della muffa esisteva una superficie priva di batteri. La sua conclusione fu che quel tipo di muffa, Penicillium notatum, produceva una sostanza, che chiamò Penicillina, in grado di impedire la crescita dei batteri. Fleming, che pubblicò questa sua osservazione, tuttavia non ne poté approfondire fino in fondo l'importanza. I tentativi di tradurre in risultati pratici le sue osservazioni non diedero i risultati sperati.
Il suo lavoro fu rispolverato quando, con lo scoppio della
seconda guerra mondiale, si incrementò di molto la ricerca di sostanze in grado di contrastare le infezioni che i soldati contraevano in battaglia e che provocavano cancrena e morti in numero maggiore di quanto la gravità delle ferite potesse giustificare. Di fronte alle scelte drammatiche imposte dalla guerra, si effettuarono tentativi con farmaci che, in condizioni normali, non sarebbero mai stati sperimentati. Fra questi anche la penicillina, nella sua forma modificata ad opera dei due scienziati americani che avevano riscoperto il lavoro originale di Fleming, che fu così il primo antibiotico utilizzato per curare, permettendo di salvare milioni di vite umane.
Una diffusa leggenda nata negli anni cinquanta racconta che Fleming avrebbe avuto la possibilità di intraprendere e completare gli studi universitari grazie a un avvenimento casuale. Secondo questa leggenda Alexander (o suo padre, in altre versioni) salvò la vita ad un bambino che, caduto in uno stagno, stava per affogare. Il bambino tratto in salvo sarebbe stato Winston Churchill, i cui genitori, riconoscenti, avrebbero dato al giovane Alexander la possibilità di studiare che altrimenti non avrebbe avuto. Tale leggenda ha un proseguimento: la vita di Churchill sarebbe stata salvata una seconda volta da Fleming. Essendo l'ormai anziano statista affetto da una grave forma di infezione, sarebbe stato uno dei primi pazienti guariti dalla penicillina (in realtà la probabile origine dell'infezione sarebbe stata virale e non batterica, e Churchill sarebbe stato curato con un diverso farmaco)
(le rose sono di Tom Roberts)

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