lunedì 19 marzo 2007

Never forget: MARCO BIAGI

(Bologna, 24 novembre 1950 - 19 marzo 2002) fu un professore universitario e consulente del Ministero del Lavoro.
Esperto di
diritto del lavoro e professore presso le università di Pisa, Università della Calabria, Università di Ferrara e infine Modena, a partire dagli anni 90 ebbe numerosi incarichi governativi come consulente ed esperto di diritto del lavoro:
Nel 1997 fu rappresentante del
Governo italiano nel Comitato dell'Unione Europea per l'occupazione e il mercato del lavoro.
Nel 1998 fu consigliere degli allora ministri
Antonio Bassolino e Tiziano Treu. Nel 2001 fu consulente dell'allora ministro del lavoro e delle politiche sociali, Roberto Maroni. Molto conosciuto, soprattutto in Giappone, per la sua conoscenza del diritto del lavoro comparato e per i suoi studi sul mondo del lavoro nei paesi orientali.
Il 19 marzo 2002 venne ucciso, a 51 anni, dalle Nuove BR, in un agguato a Bologna sotto casa sua mentre rientrava verso le ore 20.
Al professore il ministero dell'Interno tolse la scorta, che Marco Biagi chiese di tenere alcuni mesi prima dell'attentato.
Nel 2005 cinque terroristi furono condannati all'ergastolo come responsabili dell'omicidio Biagi:
Nadia Desdemona Lioce, Roberto Morandi, Marco Mezzasalma, Diana Blefari Melazzi e Simone Boccaccini.
Giuslavorista italiano, a lui venne dedicata la riforma del lavoro varata dal Governo Berlusconi poco tempo dopo l'attentato (Legge 30/2003 "Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro"). I risultati della sua legge sono oggetto di un dibattito in corso. Infatti da una parte vi sono coloro che la difendono sottolineandone l'effetto positivo sulla crescita dell'occupazione (senza che vi sia stata una crescita della produttività accompagnata da una crescita media procapite della povertà per lavoratore rapporto istat sulle forze lavoro 2005), dall'altra chi la contesta ritenendo che essa abbia soltanto aumentato la precarietà dei lavoratori (ed il numero dei precari) ossia lavoratori senza garanzie e tutele, anche per lavori che invece ne necessiterebbero. Maggiormente incriminata è la formula del contratto a progetto, una fattispecie di lavoro autonomo assimilato nel reddito a lavoro dipendente. Divenuta famosa, perché utilizzata come sistema per eludere la legge ed evadere oneri contributivi e il minimo salariale sindacale, derivante dal rapporto da lavoro dipendente (vedi caso Atesia [1]) , senza che esista un reale progetto o parte di esso, art. 69 dlgs 276/03 e che invece ricadrebbero nella disciplina del lavoro dipendente art. 61 comma 1 dlgs 276/03.
A Marco Biagi è stata intitolata la facoltà di economia dell'Università di Modena e Reggio Emilia, ateneo presso il quale ha insegnato durante gli ultimi anni della sua vita. La suddetta facoltà è oggi ai primi posti nella graduatoria nazionale delle facoltà d'ambito economico, specialmente per quanto riguarda il mercato del lavoro e le sue dinamiche, campo in cui appunto lavorava Biagi.
L'università in accordo con la famiglia Biagi, ha inoltre istituito una fondazione ed un centro studi per attuare, promuovere e favorire ricerche e studi scientifici nazionali ed internazionali nel campo del diritto del lavoro e delle relazioni industriali.da wikipedia
i fiori sono di Chen Chong

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