domenica 4 marzo 2007

Never forget: NICOLA CALIPARI

(Reggio Calabria, 23 giugno 1953Baghdad, 4 marzo 2005) è stato un agente segreto italiano.
Fu ucciso da colpi di arma da fuoco esplosi da soldati statunitensi in Iraq nelle fasi immediatamente successive alla liberazione della giornalista de Il manifesto Giuliana Sgrena. Calipari operava in Iraq con il grado di Capo Dipartimento del Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Militare (SISMI): di fatto si trattava del numero due (secondo solo al Direttore Generale) nell'ambito del Servizio segreto e del numero uno per le operazioni estere. A seguito delle circostanze della sua morte, a Nicola Calipari è stata conferita motu proprio il 22 marzo 2005 dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, la Medaglia d'Oro al Valor Militare (alla memoria). Curiosamente la motivazione che accompagna il conferimento dell'altissima onoreficenza non chiarisce da quale parte provenissero i colpi che hanno ucciso Calipari:
"Capo Dipartimento del Servizio per le informazioni e la sicurezza militare - già distintosi per avere personalmente condotto molteplici, delicatissime azioni in zona ad altissimo rischio - assumeva il comando dell'operazione volta a liberare la giornalista Giuliana Sgrena, sequestrata da terroristi in Iraq. Prodigandosi con professionalità e generosità, sempre incurante del gravissimo rischio cui consapevolemente si esponeva, animato da altissimo senso del dovere, riusciva a conseguire l'obiettivo di restituire la libertà alla vittima del sequestro, mettendola in salvo. Poco prima di raggiungere l'aeroporto di Bagdad, nel momento in cui l'autovettura sulla quale viaggiava veniva fatta segno di colpi d'arma da fuoco, con estremo slancio di altruismo, faceva scudo alla connazionale con il suo corpo, rimanendo mortalmente colpito".
La sua morte ha causato attriti diplomatici fra Italia e Stati Uniti d'America (tanto che molti hanno subito richiamato la Strage del Cermis, che pure portò ad attriti tra i 2 paesi), e la magistratura italiana ha aperto un'inchiesta sulla vicenda, incriminando il soldato USA Mario Lozano per l'omicidio volontario consumato ai danni di Calipari e il tentato omicidio volontario di Giuliana Sgrena e dell'autista (un maggiore dei Carabinieri in forza al SISMI) del mezzo sul quale l'alto funzionario viaggiava quando venne ucciso, entrambi rimasti feriti.
Nicola Calipari è stato un valente funzionario di polizia, che dopo oltre 20 anni di servizio nel Corpo (si era arruolato nel 1979) fu richiesto dal SISMI nel 2002 e fu assegnato ad uffici operativi. Calipari era già stato mediatore, sempre nei territori dell'Iraq, nelle trattative felicemente concluse per la liberazione di Simona Pari e Simona Torretta. È stato descritto come persona di particolari intelligenza e capacità.
Calipari, per intuibili motivi, è una delle poche vittime note fra gli agenti appartenenti ai servizi segreti italiani.
Al Palazzo del Consiglio Regionale della Calabria a Reggio Calabria, è stata intitolata una sala in memoria di Nicola Calipari denominata appunto "Sala Calipari".
da wikipedia
(il fiore è di Chen Chong)

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