domenica 1 aprile 2007

Pesce d'aprile

LA STORIA
In Francia fino al 1574 l’anno iniziava con il mese d’aprile in concomitanza con la primavera.
In quell’anno il Re di Francia Carlo IX, in armonia con gli altri paesi dell’Europa, decise di adottare il calendario riformato dal Papa Gregorio XIII che, tra l’altro, anticipava l’inizio dell’anno nuovo al primo gennaio.
Il Sovrano trovò qualche opposizione al cambiamento per le confusioni anagrafiche che si vennero a creare tra la popolazione.
LE TRADIZIONI, LE LEGGENDE E GLI SCHERZI
L’origine del nome, secondo l’opinione comune, deriverebbe dal fatto che proprio in concomitanza con il primo aprile il sole esce dalla costellazione dei Pesci.
L’usanza del "pesce d’aprile" è diffusa in tutta Europa e in America e, molto probabilmente, ha origine proprio dall’introduzione del calendario gregoriano che, anticipando l’inizio dell’anno di quattro mesi (dall’aprile al gennaio), ha dato origine ad un periodo temporale nel quale – sembra uno scherzo – i nati di quel periodo perdevano o aggiungevano un anno alla loro età.
Una leggenda popolare narra che la creazione del mondo terminò il primo giorno d’aprile; in quel giorno il Signore, finite tutte le cose, se ne andò in cielo. I primi uomini erano come storditi, non sapendo cosa fare ma soprattutto da dove cominciare. Si misero a cercare il cibo per sfamarsi e un posto riparato per passare la notte; molti intralciavano le ricerche dei più intraprendenti, finché, in una confusione generale, i più sciocchi furono inviati lontano a prendere cose inesistenti. Da qui l’usanza di mandare i creduloni in giro a cercare ciò che non c’è.
Un’altra vicenda tira in ballo perfino il patriarca Noe, il quale avrebbe mandato fuori dell’Arca, per la prima volta, una colomba che non trovava terra come i beffati non trovano l’oggetto richiesto.
Il 1° aprile del 1634, il Duca Francesco di Lorena, prigioniero del Re Luigi XIII, riuscì a fuggire dal Castello di Nancy nuotando sotto il pelo dell’acqua di un fiume. Qualcuno avrebbe poi commentato che le guardie erano state beffate da un enorme "pesce".
Una storiella popolare narra che, il primo d’aprile, un gruppo di montanari decise di scendere dalla collina per passare una giornata in riva al mare. Incontrarono dei pescatori i quali fecero credere loro che, quel giorno, era il giorno propizio per un’abbondante pesca, purché si fossero spinti in alto mare per gettare le reti. Dopo aver remato a lungo e dopo aver gettato le reti, al ritiro delle stesse non trovarono nessun pesce. L’operazione fu ripetuta più volte con lo stesso risultato; a sera i montanari si rassegnarono a abbandonare l’impresa e ritornarono a riva, stanchi, canzonati e derisi poiché l’inizio d’aprile è il periodo meno adatto alla pesca in quanto i pesci scendono sul fondo per deporre le uova.
In alcuni paesi il giorno del 1° aprile è chiamato anche "giorno dei matti" (all fouls day); vittime predestinate delle burle sono i sempliciotti, gli ingenui, ai quali si chiedono cose assurde (alcune richieste tradizionali; in Germania: raccogliere neve disseccata; in Francia: comprare lievito per le salsicce; a Firenze: comprare il pesce in una piazza dove il pesce è solo raffigurato in un bassorilievo; in Scozia: mandare qualcuno a caccia di cucù.
In Italia vi è la tradizione di vendere cioccolata a forma di pesce, mentre, da parte dei ragazzi, si attaccano pesci di carta o bigliettini anche con scritte goliardiche o con la scritta "pesce d’aprile" ai vestiti degli adulti o dei coetanei. da
http://www.correrenelverde.it/cultura/feste/primoaprile.htm

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