martedì 12 giugno 2007

Never forget: MEDGAR EVERS

Solo una pedina del loro gioco
parole e musica Bob Dylan
Una pallottola da dietro un cespuglio

prese il sangue di Medgar Evers.
Un dito azionò il grilletto contro di lui.
Un calcio di pistola sparì nel buio
Una mano fece esplodere la scintilla
Due occhi presero la mira
Dietro la mente di un uomo
Ma non può essere incolpato
È solo una pedina nel loro gioco.
Un politicante del Sud predica ai poveri bianchi,

"Avete più dei negri, non vi lamentate.
Siete migliori di loro,
siete nati con la pelle bianca", spiegano.
Ed il nome dei negri è usato, ovviamente,
per il guadagno del politicante
per la sua scalata al potere
Ed il povero bianco rimane
sull'ultimo vagone del treno
Ma non può essere incolpato
È solo una pedina nel loro gioco.
Gli sceriffi, i soldati, i governatori sono pagati,

e così i marshal ed i poliziotti,
ma il povero uomo bianco
diventa uno strumento nelle loro mani
Gli viene insegnato a scuola sin dall'inizio
come una regola che le leggi sono con lui
per proteggere la sua pelle bianca
per tenere alto il suo odio
così che non la pensi mai in modo giusto
sulla condizione in cui si trova
Ma non è lui da incolpare
È solo una pedina nel loro gioco.
Dalla misera capanna,

guarda dalla crepa verso il viottolo,
ed il rumore degli zoccoli gli martella il cervello.
E gli viene insegnato come far parte di un branco
a sparare alla schiena con i pugni stretti
ad impiccare e linciare a nascondersi sotto il cappuccio
per uccidere senza dolore come un cane alla catena
Non ha alcun nome
Ma non è da incolpare
È solo una pedina nel loro gioco.
Oggi, Medgar Evers è stato seppellito

a causa del proiettile che ricevette.
Lo hanno calato giù come un re.
Ma quando il sole opaco tramonterà
su colui che sparò con quell'arma
lui vedrà sulla sua tomba
sulla pietra che rimane,
scolpito vicino al suo nome,
il suo semplice epitaffio:
solo una pedina nel loro gioco
da "The times they are a changin'"
(il dipinto è di Fuchs/Africans princess)

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