venerdì 30 novembre 2007

Andrea Costa

Andrea Costa Nato il 30 novembre 1851 a Imola, venne destinato dai genitori agli studi ecclesiastici, ai quali però preferì la Facoltà di Lettere dell’Università di Bologna, dove conobbe Carducci. Divenuto un seguace delle idee anarchiche di Bakunin, nel 1874 viene arrestato con l’accusa di aver partecipato alla preparazione di un moto rivoluzionario a Bologna. Emigrato a Parigi, si unì ad Anna Kuliscioff e si avvicinò al marxismo. Alla luce degli insuccessi dei moti insurrezionali degli anni settanta, di ispirazione anarchica, nel 1879 annunciò la sua conversione dell’anarchismo al socialismo, diventando a 28 anni uno degli uomini di punta del socialismo democratico. Prampolini, Baldini, Massarenti, come molti altri padri fondatori della cooperazione che si muoveva all’interno del percorso socialista, si rifecero al suo insegnamento e ad una visione socialista sempre più riformista, che poneva la creazione di cooperative e leghe al centro del processo di costruzione della democrazia. In un articolo comparso il 15 maggio 1880 nella Rivista internazionale del socialismo indicherà alcuni dei punti fondamentali della sua visione politica: eliminazione delle iniquità sociali, necessità di una rivoluzione economica per creare condizioni sociali diverse, inutilità delle riforme politiche. Fervido animatore di riviste e di organizzazioni socialiste, nel 1882 fu il primo deputato di ispirazione socialista eletto in Italia, nel 1893 aderì al Partito socialista, un anno dopo la sua fondazione a Genova. Nel 1899 partecipò all’ostruzionismo parlamentare contro le leggi liberticide e nel 1909 divenne vicepresidente della Camera. Morì a Imola il 19 gennaio 1910. Fiori di Leach

Nessun commento: