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Douglas Fairbanks sr. o il saltatore pazzo

Douglas Fairbanks (Denver, 23 maggio 1883 – Santa Monica, 12 dicembre 1939) è stato un attore statunitense, padre di Douglas Fairbanks Jr., anche lui attore. Il suo vero nome era Julius Ullman. Nell'epoca del cinema muto, fu l'interprete più popolare dei film di avventure, l'eroe cavalleresco e senza paura che affrontava i nemici con un sorriso di sfida e un'agilità acrobatica. Iniziò come attore teatrale, poi fu avviato al cinema dal grande regista David Wark Griffith. Il suo primo film è del 1915. Non era un grande attore, ma possedeva in sommo grado tutte le qualità del divo. Con la sua irresistibile carica di vitalità e simpatia, incarnava il mito statunitense del dinamismo come forma di autoesaltazione e strumento del successo. Nel 1919, insieme alla moglie Mary Pickford, a David Wark Griffith e Charlie Chaplin, fondò la casa produttrice United Artists. Raggiunse la massima popolarità fra il 1921 ed il 1926 con Il segno di Zorro, Robin Hood, Il ladro di Bagdad, Il pirata nero, uno dei primi film interamente a colori. Negli anni seguenti, il suo successo declinò rapidamente e Fairbanks concluse la carriera con Le avventure di Don Giovanni (1934). Nel 1940 riceverà un Oscar alla carriera per lo sviluppo, quale primo presidente dell' Academy Award, della cinematografia mondiale. Douglas Fairbanks nell'ultimo decennio della sua vita dedicò molto tempo ed energie alla ricerca esoterica. La sua passione nacque dall'amicizia con Truman Petersen, un giovane e sfortunato rabdomante. In un'intervista rilasciata a una rivista inglese negli anni '50, Sylvia Ashley, seconda moglie di Fairbanks, raccontò che i due erano ossessionati dall'evocazione dei defunti. Oltre alle dichiarazioni della moglie, le non molte informazioni che si hanno in proposito provengono da due articoli che Fairbanks e Petersen scrissero a quattro mani e vennero pubblicati con lo pseudonimo Richard Connelly sul mensile The Californian Mystic nel 1937. Nel primo scritto, apparso nel numero di maggio, si sottolineava l'importanza dell'accoglienza dell'ambiente affinché l'evocazione degli spiriti potesse avere buon esito. Accento particolare veniva posto sulle piante che dovevano essere presenti nel luogo di evocazione, la lavanda e il rosmarino considerate favorevoli, al contrario delle rose, dei gerani e delle orchidee. Il secondo articolo apparve nell'ottobre del '37. Molto più corposo del primo, trattava dei riti funebri degli indiani Navajo, dei Maya e degli antichi egizi; si avanzavano inoltre ipotesi riguardo al ruolo del sepolcro, disposizione, dimensione, geometria, accessori, in modo che il defunto potesse contattare sia i vivi sia gli altri defunti. Gli studi di Fairbanks e Peteresen si interruppero bruscamente nella primavera del 1938, quando Petersen fu massacrato e ucciso da uno o più teppisti in un vicolo di Los Angeles. I colpevoli non furono mai rintracciati. Il movente dell'orrendo delitto fu probabilmente di natura sessuale, Petersen era omosessuale e subì altre aggressioni prima di quella fatale.
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