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Francis Scott Fitzgerald triste vita da ricco
Francis Scott Key Fitzgerald (Saint Paul, 24 settembre 1896 – Hollywood, 21 dicembre 1940) è stato uno scrittore e sceneggiatore statunitenseautore di romanzi e racconti. È considerato uno dei grandi autori della Jazz Age e del XX Secolo. Fitzgerald faceva parte della corrente letteraria della "Generazione Perduta," un gruppo di scrittori americani nati negli anni ’90 che si stabilì in Francia dopo la Grande Guerra. Scrisse quattro romanzi, più un quinto lasciato incompiuto, e decine di racconti brevi sui temi della giovinezza, della disperazione, e del disagio generazionale. Fitzgerald nacque in un ambiente tipico del Middle West; venne battezzato col nome di un illustre antenato, Francis Scott Key (1779-1843), autore dell'inno nazionale degli Stati Uniti d'America (The Star-Spangled Banner). Suo padre Edward, era un gentiluomo del Sud originario del Maryland e cattolico, distinto e aristocratico nei modi e dall'indole integerrima, ma inconcludente, tanto da non riuscire sempre a provvedere degnamente ai bisogni della famiglia. La madre, Mary McQuillan, era una donna dal carattere romantico e irrequieto, figlia di un commerciante benestante e nipote di un ricco irlandese cattolico che aveva trovato fortuna in America grazie al commercio all'ingrosso di generi alimentari. Sin dall'adolescenza il giovane Scott fu attratto dal mondo aristocratico del Sud e dagli ideali che il padre gli aveva trasmesso, quelli dell'"onore, della cortesia e del coraggio", ma avendo sofferto delle ristrettezze economiche e facendo un confronto tra il fallimento paterno e il successo dei nonni materni - che avevano conquistato la stima con il denaro - provò spesso ammirazione per la nuova borghesia americana ed ebbe sempre per essa rispetto e una certa invidia. Come dirà a Hemingway, e come scrisse in The Rich Boy, la ricchezza "è diversa da voi e da me: ha subito posseduto, subito goduto, e questo produce un effetto speciale". Fitzgerald non poteva tuttavia fare a meno di rilevare la corruzione e l'apatia che spesso si associava a quello stile di vita, e portò sempre con sé una viva preoccupazione moralistica ricollegabile all'educazione cattolica impartitagli soprattutto dalla madre. Da qui nacque la lotta interna tra l'idealista romantico ed il moralista scettico che è alla base del suo atteggiamento verso la vita delle classi agiate, e che costituì il principale tema delle sue opere. Nel 1898 i Fitzgerald si trasferirono a Buffalo, New York, dove il padre aveva ottenuto un lavoro come rappresentante alla Procter and Gamble. A Buffalo rimasero fino al 1901, quando si spostarono a Syracuse, dove nacque la sorella Annabel. Nel 1909 gli venne pubblicato il suo primo breve racconto di genere poliziesco dal titolo Il mistero di Raymond Mortage. Ma il profitto non era dei più brillanti e i genitori decisero di iscriverlo ad un collegio cattolico dell'Est. Venne così mandato, nel 1911, alla "Newman School" nel New Jersey normalmente conosciuta come la "Eton cattolica" dove conobbe e fece amicizia con padre Fay, uomo di chiesa colto e dagli eclettici interessi.Costui, che in seguito diventerà direttore della scuola, comprese subito che il giovinetto, al di fuori dell'apparenza narcisistica, era dotato di grande sensibilità e intelligenza. La sua amicizia fu importante nell'educazione di Fitzgerald che a padre Fay, che sarà il monsignore Darcy del libro, dedicherà il suo primo romanzo, This Side of Paradise (Di qua dal Paradiso). Continuava intanto il suo apprendistato di scrittore dilettante pubblicando poesie e brevi racconti sul "Newman News" e dimostrando il suo precoce interesse per il teatro mettendo in scena, con la sua regia, una commedia per una compagnia di filodrammatica del luogo dal titolo The Captured Shadow (L'ombra catturata). Inviato nel 1918 in Georgia, a giugno il suo reparto venne trasferito a Camp Sheridan in Alabama dove egli ebbe modo di conoscere, durante un ballo del Country Club di Montgomery, Zelda Sayre, figlia di un noto giudice dell'Alabama. Scott, che rimase subito affascinato dalla bellezza e dalla sicurezza della giovane, se ne innamorò e i due giovani si fidanzarono. Zelda, che non ha nessuna intenzione di sposare un uomo senza denaro, si rifiuta di aspettare più a lungo e rompe il fidanzamento informale. Scott rimase ubriaco per tre settimane e si trovò a dover affrontare la miseria che tanto odiava. Per le strade di New York intanto, dopo l'armistizio, iniziavano a vedersi sempre più spesso le bandiere rosse e anche se il sindaco di allora John F.Hylan ne proibì la diffusione non diminuirono le manifestazioni a carattere socialista con interventi delle guardie a cavallo per sedarle. Il paese si trovava in una crisi operaria molto grave e iniziarono gli scioperi per protestare contro i prezzi troppo alti e per adeguare i salari ai prezzi in aumento. Il paese era stato preso dal panico e verso la fine del 1919 cominciarono ad essere recapitati pacchi ad orologeria per dissuadere la propaganda socialista. Fitzgerald che si trova a dover vivere queste esperienze, decide di recarsi a St. Paul dove, chiuso in casa, si dedica giorno e notte alla revisione del romanzo. A settembre egli ripresenta il manoscritto a Scribner che viene accettato dal suo redattore, Maxwell Perkins e il 26 marzo del 1920 il romanzo, con il titolo di The Side of Paradise, (Di qua dal Paradiso) sarà pubblicato e subito ben accolto. Fitzgerald divenne così in breve tempo uno dei portavoce della nuova generazione pronto ad abbandonarsi a quel lungo periodo di gioia irrefrenabile e di esaltazione collettiva che venne detta Età del jazz. Fitzgerald ritorna felice e trionfante a Montgomery mentre con la pubblicazione del romanzo egli aveva raggiunto l'agiatezza economica e Zelda accettò di sposarlo. Il 3 aprile, nella Cattedrale di San Patrizio a New York con una favolosa cerimonia, i due si unirono in matrimonio iniziando, come scrive Fernanda Pivano, "la grande leggenda della bellissima coppia, eroina, simbolo e interprete di tutte le prodezze sofisticate dell'età del jazz". Per l'estate affittarono una casa a Westport nel Connecticut e in ottobre un appartamento a New York a 38 West 59th Street divertendosi in modo esagerato, scandalizzando gli anziani con il loro comportamento anticonformista e nello stesso tempo entusiasmando i giovani. Il 10 settembre era intanto uscita la raccolta di racconti Flappers and Philosophers (Maschiette e Filosofi) comprensiva di otto racconti sempre sullo stile leggero e cinico che tanto aveva attirato i giovani e che gli avevano dato la popolarità e il denaro. I racconti rispecchiavano quell'immagine dell'America che tanto piaceva ai giovani: frivola e insieme spregiudicata, anticonformista e piena di romanticismo. Protagonista di questa prima narrativa di Fitzgerald era la "maschietta" (chiamata flapper) che non vuole responsabilità di alcun genere e ama solo divertirsi e pensare a se stessa. Il primo viaggio in Europa risale al 1920 e il giovane scrittore si reca prima a Londra, dove ha modo di conoscere John Galsworthy, e in Francia. Il 1921 lo trascorrerà con Zelda in Inghilterra, in Italia, in Francia e a Parigi conoscerà Gertrude Stein che in quei tempi teneva un colto salotto letterario dove ospitava tutti i letterati "espatriati". Sempre nel 1921 la coppia fece ritorno a St. Paul dove nacque la figlia Frances, chiamata affettuosamente con il soprannome di "Scottie", della quale lo scrittore si prenderà molta cura soprattutto dopo la malattia che colpirà Zelda. A Sant Paul però non rimasero a lungo perché Zelda si annoiava a morte e per passare il tempo si divertiva a dare scandalo con grande disappunto della cittadina che era molto tradizionalista. Appena la coppia poté ritornò a (New York) stabilendosi a Great Neck, in Long Island, e sarà questo l'ambiente che Fitzgerald utilizzerà come scenario del suo romanzo Il grande Gatsby e, come Gatsby, Fitzgerald darà favolose e dispendiose feste che diventeranno leggendarie. A Great Neck Zelda e Scott rimarranno fino alla primavera del 1924, quando decisero di andare a vivere in Francia. Gli anni newyorkesi furono anni vissuti all'insegna della mondanità e dello sperpero che indebiteranno lo scrittore in modo preoccupante. Fitzgerald si era infatti imposto subito come simbolo di quella nuova generazione che, colpita dalla guerra, si lasciava trascinare da una vita spensierata, fatta di emozioni e di avventure esaltanti. Il 4 marzo 1922 venne pubblicato il secondo romanzo dello scrittore, The Beatiful and Damned (Belli e dannati) che era uscito a puntate sul "Metropolitan Magazine" e che affronta il tema della dissoluzione morale e psicologica di una giovane coppia in America negli anni '20. Trama: Anthony Patch (nipote di un miliardario bigotto e filantropo) sposa Gloria Gilbert, corteggiatissima ragazza dal temperamento fiero e indipendente. Dopo i primi tempi fatti di romantico idealismo e vita da boheme, il rapporto di coppia scade in un progressivo e intermittente dissidio a causa della carenza di denaro e dell'alcol di cui - Anthony soprattutto - abusa. Il nonno, scoperta la natura frivola del nipote, da buon proibizionista, decide di diseredarlo. Nel frattempo l'America entra nella prima guerra mondiale e Anthony, chiamato alle armi, viene inviato in un campo di addestramento del sud, dove intrattiene una relazione con una certa Dorothy Raycroft, umile ragazza (ma che sa amarlo in maniera spassionata) precedentemente sedotta e abbandonata da diversi uomini. L'uomo non riuscirà a partire per il fronte (l'armistizio con la Germania glielo impedisce) e ritorna da Gloria e alla solita vita fatta più di bassi che di alti. Tenta di scrivere racconti commerciali imitando l'amico Richard Caramel, mentre Gloria a sua insaputa prova la strada del cinema ma, dopo un provino deludente, viene scartata. In un crescendo di amare esperienze che minano il loro amore e in parte la loro salute, rifiutati dagli amici di una volta e dal bel mondo newyorchese, Anthony e Gloria vincono inaspettatamente il ricorso intentato all'eredità del nonno e diventano milionari. Ma a quale prezzo? Anthony alla fine sostiene di averla spuntata su quanti lo rimproveravano e lo esortavano a lavorare o a darsi a qualcosa di concreto. Il romanzo offre attraverso apprezzabili chiaroscuri, le contraddizioni del grande paese nell'era del fox - trot, del jazz (poco citato) e del ragtime. Subito dopo la pubblicazione di Belli e dannati, il 22 settembre uscirà una nuova raccolta dal titolo Tales of the Jazz Age (Racconti dell'età del jazz) che comprendono i migliori racconti della produzione fitzgeraldiana, tra i quali "Il diamante grosso come il Ritz", apologia fantasiosa e satirica della ricchezza e amoralità della gente ricca e, soprattutto, "Primo Maggio", racconto realistico e di grande valore artistico dove la tecnica usata rammenta al lettore il metodo tipicamente cinematografico di alcuni romanzi di Dos Passos. Tutto quello che lo scrittore aveva guadagnato con il successo dei precedenti romanzi venne sperperato in feste e inutili sprechi, tanto da costringere Fitzgerald a chiedere continui anticipi agli editori e a vendere il suo talento scrivendo a ritmo serrato racconti mediocri che vendeva alle riviste più popolari. Nel novembre del 1923 venne messa in scena ad Atlantic City la commedia in tre atti The Vegetable che ottenne un grande insuccesso. Il lavoro è assai mediocre e si giustifica solamente con il fatto che Fitzgerald in quel periodo avesse un gran bisogno di denaro e fosse così disposto a scrivere anche cose in cui non credeva. Risale a questo periodo l'amicizia con un altro scrittore dalla vita disordinata e tragica, Ring Lardner, allora suo vicino di casa, grande compagno di bevute al quale si ispirerà per delineare la figura di Abe North, il compositore cinico di Tenera è la notte. L'alcol, che ucciderà presto l'amico, stava intanto diventando un problema anche per Fitzgerald e inoltre la vita privata di Scott e Zelda era diventata di dominio pubblico tanto che, come scriverà Nancy Milford, "cominciava ad esserci un tocco di farsesco nelle loro esibizioni in pubblico". Nel 1924, illudendosi di diminuire le spese, la coppia si trasferì in Europa dove rimase per cinque anni tranne un breve intervallo. Dopo Parigi Scott e Zelda si recarono a Hyères, a Nizza, ad Avignone e si sistemarono a St.Raphaël. Durante il soggiorno estivo a Ville Marie, Scott riprese a lavorare intensamente al romanzo The Great Gatsby che aveva iniziato a Long Island, ma Zelda si annoia e conosciuto un certo Edward Jozan, un aviatore francese, se ne invaghisce. Iniziano i litigi e le incomprensioni. Per uscire dalla vicenda, e dopo un tentato suicidio di Zelda, la coppia nell'autunno si recò a Roma dove Scott, che in quel periodo si dava fortemente all'alcol, venne coinvolto in una rissa con un tassista. All'inizio del 1925, i Fitzgerald andarono ancora a Parigi dove il 10 aprile venne pubblicato il romanzo Il grande Gatsby che, pur essendo un'opera di felice ispirazione, non ottenne il successo del precedente romanzo. Durante la primavera Scott conobbe Ernest Hemingway, allora scrittore alle prime armi, con il quale si intese subito e al quale fece ottenere un contratto con l'editore Scribner. Il 1926 fu un anno di spostamenti, di litigi e di incomprensioni. Il carattere di Zelda diventava ogni giorno più strano tanto che dovette essere ricoverata per un breve periodo in una clinica. A dicembre ritornarono negli Stati Uniti sul Conte Biancamano e a gennaio del 1927 si recano per un primo viaggio a Hollywood dove lo scrittore era stato invitato per scrivere una sceneggiatura per la commedia di Costance Talmadge (che verrà rifiutata) e dove lavorò per la "United Artists". Per quella occasione la coppia prese una casa in affitto a Wilmington nel Delaware e Zelda iniziò a studiare danza. Tra l'aprile e il settembre del 1928 fecero ritorno a Parigi per ritornare nell'inverno nuovamente negli Stati Uniti senza dei piani precisi. Le incomprensioni e i litigi si fecero sempre più intensi e insanabili e Scott si diede più che mai all'alcol. Nel 1929 la coppia si recò nuovamente in Europa, prima a Genova poi a Nizza, a Parigi, a Cannes e infine a St. Raphael dove giunse loro la notizia del crac in borsa e negli Stati Uniti iniziava il periodo della grande depressione e con essa anche la fine dell'età spensierata del jazz. Il 23 aprile del 1930 la malattia di Zelda, che i medici diagnosticarono trattarsi di schizofrenia, si manifestò in tutta la sua gravità ed ella venne ricoverata alla Malmaison di Parigi, poi a Montreux in Svizzera mentre Scott si sistemava a Ginevra e in seguito a Losanna. Al tragico ritorno alla realtà imposto dalla crisi del 1929 si accompagnò quindi anche la crisi familiare e personale di Fitzgerald che, semialcolizzato e preoccupato per le condizioni della moglie, ebbe un forte tracollo che gli impedì di lavorare con la necessaria tranquillità alla stesura definitiva di Tender Is the Night (Tenera è la notte). Nel 1931 Fitzgerald si recò per breve tempo negli Stati Uniti ma nell'estate si trovava ad Annecy e quando a settembre Zelda venne dimessa essi ritornarono in America stabilendosi a Montgomery nell'Alabama e Scott, che dovette recarsi a Hollywood, andò da solo. Nel settembre del 1932, in seguito alla morte del padre, Zelda ebbe una ricaduta e venne ricoverata in una clinica di Baltimora dove rimarrà fino a giugno mentre Scott va a vivere con la figlia a Rodgers Forge dove Zelda, appena dimessa, li raggiunge. Scott intanto continua a lavorare al romanzo Tenera è la notte. Nel 1934 venne pubblicato il quarto romanzo di Fitzgerald, Tender Is the Night (Tenera è la notte), l'opera alla quale lo scrittore lavorò più a lungo ma che ottenne scarso successo. Zelda intanto, colta da una terza ricaduta, sarà nuovamente ricoverata. Il 1935 vede Scott disperato per l'insuccesso ottenuto dal libro, per la situazione economica e per il suo stato di salute. Era stato infatti colto da un serio attacco di tubercolosi e dovette essere ricoverato prima a Tryon nel North Carolina, poi a Asheville e infine a Baltimora. Lo stato depressivo nel quale si trovava Fitzgerald peggiorò ulteriormente, portandolo a quel cracp-up (crollo) di cui i tre toccanti articoli apparsi nel 1936 sulla rivista Esquire e pubblicati postumi nel 1945 da Edmund Wilson costituiscono una testimonianza drammatica. In essi vi è la confessione del suo fallimento e, come scrive Fernanda Pivano, si tratta di "...un documento tragicamente sincero che soltanto il candore di Scott poteva gettare in pasto al pubblico con tanta semplicità. Il suo candore fu ancora una volta frainteso. Nessuno raccolse il grido disperato; il pubblico e perfino gli amici si limitarono a scandalizzarsi; Hollywood gli rifiutò un contratto che sarebbe stato forse la sua salvezza". Nel 1937 Fitzgerald, ripresosi, accettò di lavorare come sceneggiatore a Hollywood sotto contratto con la MGM per diciotto mesi e si innamorò di Scheilah Graham, una cronista mondana, che lo aiutò a riacquistare il suo equilibrio. Il lavoro gli procurò una certa tranquillità economica tanto da poter scrivere serenamente. Collaborò in questo periodo a diversi film tra i quali Donne (The Women) del regista George Cukor che uscirà nel 1939) ma nel 1938 aveva cofirmato l'adattamento di Three Comrades (Tre camerati) del regista Frank Borzage) ma l'adattamento non venne considerato dal produttore che lo riscrisse causando a Fitzgerald un'altra grande delusione. Così, l'anno dopo, quando si recò a Darthmounth con Schulberg, che in seguito scrisse un romanzo biografico in cui riferisce l'episodio con il titolo The Disenchanted, per la preparazione di uno scenario, ricominciò a bere e dovette essere ricondotto a New York dove venne ricoverato in ospedale. Dalla crisi durata parecchi mesi, emerse un nuovo Fitzgerald, oramai disincantato. Mentre seguitava a scrivere racconti per l'Esquire (tra cui qualcuno ambientato ad Hollywood) concepì ed iniziò a scrivere The Last Tycoon (L'ultimo magnate, conosciuto in Italia con il titolo Gli ultimi fuochi), che uscirà postumo nel 1941 e che vede nel produttore Monroe Stahr un Gatsby più maturo, ma altrettanto idealista, e che, seppur incompleto, resta probabilmente l'opera più significativa e penetrante ambientate nel mondo del cinema da parte di Fitzgerald. Ma alla fine di novembre sopraggiunse un primo attacco di cuore. Spaventato ma non arresosi, lo scrittore continuò faticosamente a scrivere il romanzo iniziato e il 20 dicembre aveva terminato il primo episodio del sesto capitolo ma, il giorno seguente, un secondo attacco cardiaco lo colse provocandogli la morte. Il funerale avvenne in modo semplice ed egli fu inumato in un piccolo cimitero di Rockville, nel Maryland; tra le poche persone a prendervi parte ci fu la scrittrice e amica Dorothy Parker, la quale proprio davanti al feretro, citando una frase dal Grande Gatsby, esclamò: "Povero vecchio bastardo". Il romanzo rimasto incompiuto, venne pubblicato dall'amico Edmund Wilson con le indicazioni che Fitzgerald stesso aveva predisposto per il suo compimento nel 1941 e la critica riscoprì l'autore. La moglie Zelda sopravvisse al marito otto anni e nel 1948 morì bruciata in un incendio divampato nella clinica Highland a Asheville nel North Carolina dove era internata da tempo. Winter è di Mucha.
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