mercoledì 12 dicembre 2007

Frank Sinatra ovvero The Voice


Frank Sinatra , nome d'arte di Francis Albert Sinatra (Hoboken, New Jersey, 12 dicembre 1915Los Angeles, 14 maggio 1998) è stato un cantante e attore statunitense. Considerato il più grande degli interpreti di tutti i tempi, ed il più celebre crooner, era noto con il soprannome di The Voice. Personaggio importante e carismatico dell'intrattenimento americano e mondiale, è stato collocato al primo posto fra le personalità dello spettacolo del XX secolo in una speciale classifica stilata nel 2000. E' entrato definitivamente nella leggenda per l'eterna giovinezza delle sue canzoni, oltre che della sua voce, che ha resistito all'avanzata del Rock, del Punk e dell'Heavy Metal, riuscendo ad imporsi come colonna sonora del panorama musicale mondiale dal primo dopoguerra fino ai giorni nostri, grazie ad una carriera attiva durata quasi 70 anni, dai primi anni 30' al 1995. Nato da una famiglia italo-americana. Il padre Anthony Martin (1894-1969) è un pugile siciliano, originario di Lercara Friddi, nei pressi di Palermo (ma Frank Sinatra nel 1986 durante un concerto a Milano disse che suo padre era nato a Catania), emigrato negli Usa con la sua famiglia quando aveva solo 1 anno, mentre la madre, nativa di Rossi di Lumarzo, nell'entroterra della Riviera ligure di Levante, è Natalina Garaventa (1896-1977), una forte donna casalinga dagli occhi blu, divenuta poi influente quando impegnatasi in politica acquisisce credibilità coi voti degli emigranti liguri nei Democratici del North Jersey. La madre di carattere focoso e tempestoso, soprannominata Dolly, aveva una base di elettori su cui poteva contare, di circa 650 votanti tra amici e parenti, tutti emigranti, che la supportavano politicamente in ogni occasione. La sua posizione influente ed il suo carattere carismatico risoluto le permetteva di tener testa a molti politici locali; riuscì persino a far assumere il marito che aveva avuto solo pochi lavori saltuari alla caserma dei pompieri Hoboken Fire Department, ed alcuni anni dopo lo fece addirittura promuovere a sua insaputa come capitano di una squadra di Vigili del Fuoco: telefonò alla caserma chiedendo di parlare al Capitano Sinatra, tra le risate dei colleghi, ma il marito e gli altri rimasero non poco sorpresi quando capirono cosa era successo. Il 12 dicembre 1915 nasce il suo unico figlio con un parto molto travagliato nel quale il piccolo Francis rischia seriamente di perdere la vita ricevendo tra l'altro i segni che si porterà sino alla morte: il dottore nel tentativo di salvare il piccolo lo estrae violentemente dall'utero con il forcipe che gli procura le cicatrici sul lato sinistro del collo, cicatrici che gli resteranno sempre evidenti.(Sembra pesasse più di 6 chili). Dopo soli sei mesi di vita Dolly affida il piccolo Francis alla madre perché impegnata in una fabbrica di cioccolato; diviene talmente esperta in questo campo che le viene proposta una promozione con trasferimento in uno stabilimento a Parigi per dirigere una linea di produzione ed istruire gli impiegati locali. Frank non fu mai un bambino problematico, non era un monello, non si mise mai nei guai e mai vide la galera in gioventù, era un ragazzino solitario, passava le ore in casa a guardare le stelle ed era sempre ben vestito e curato. Aveva tanti vestiti che a volte era preso in giro dai ragazzi del suo quartiere di Hoboken. In realtà la sua famiglia non era in ambasce economiche come vuole la leggenda, ma era una tranquilla famiglia borghese della classe media, specialmente dall'età di 5 anni (da quando il padre fu promosso) in poi Francis visse tranquillamente senza problemi economici nella ampia e confortevole abitazione al numero 415 di Monroe St. a Hoboken. La madre non era la tipica mamma italiana che gli americani si aspettavano, non era una madre che esigeva obbedienza e che curava solo il lato alimentare del ragazzo, ma viceversa era molto confidente ed aperta, a differenza del padre, stimolava intellettualmente molto il ragazzo, sognava che divenisse un giorno un ingegnere aeronautico. Quando scoprì le foto di Bing Crosby appese al muro si arrabbiò non poco ma poi quando capì che non c'era nulla da fare per fargli cambiare idea, lo supportò ed incoraggiò a cantare. Frank Sinatra decise di diventare un cantante dopo essere diventato appunto un ammiratore di Bing Crosby che ascoltava spesso alla radio. Iniziò a cantare in piccoli locali del New Jersey, intorno al 1932, facendosi notare dal trombettista Harry James. Nel 1935 costituì il suo primo gruppo, gli Hoboken Four, con il quale vinse nello stesso anno il concorso per giovani talenti emergenti organizzato dal Radio Major Bowes' Amateur Hour. Si esibiva in una ventina di spettacoli alla settimana, gli introiti totali erano di solamente 70 cents per 7 giorni. Nel 1938 Sinatra arrivò al Rustic Cabin, un saloon che trasmetteva spettacoli dal vivo nella Dance Parade di New York. Fu assunto come intrattenitore ufficiale del locale. Nel novembre di quell'anno venne arrestato e trattenuto per diversi giorni con l'accusa di molestie, nei confronti di una ragazza che sarebbe divenuta la sua futura prima moglie, Nancy Barbato. Dopo una breve ma intensa collaborazione con l'orchestra di Harry James, con cui, nell' estate del 1939 Sinatra registrò la sua prima canzone, All Or Nothing At All, nel 1940 si unì all'orchestra di Tommy Dorsey, grazie alla quale divenne famoso come cantante. Piaceva molto ai giovanissimi, un pubblico completamente nuovo per la musica leggera, che fino ad allora si era rivolta soprattutto agli adulti. In pratica, Frank Sinatra fu il primo teen idol, un idolo per gli adolescenti. Dopo un'esperienza nell'esercito statunitense, come intrattenitore delle truppe, tra il 1941 e il 1942, durante la seconda guerra mondiale ritornò a cantare. Sono da ricordare, in questo periodo, alcune sue famose incisioni con l'etichetta V-Disc a favore delle truppe americane in guerra. Proprio nel 1942 lasciò la band di Tommy Dorsey, e siglò un contratto con la Columbia Records; conobbe un enorme successo e, a cavallo tra il 1943 e il 1944 entrò ben 23 volte nella top ten delle classifiche americane. Ben presto venne considerato il più grande cantante statunitense dopo Bing Crosby, il suo idolo giovanile. In questo periodo si afferma come "The Voice" (semplicemente "la Voce"), un soprannome prestigioso riconosciuto in tutto il mondo. Altri suoi soprannomi meno noti, almeno fuori dagli Stati Uniti, erano "Ol' Blue Eyes" (vecchi occhi azzurri), "Swoonatra" (da to swoon = svenire, per l'effetto che aveva sulle ammiratrici) o "Chairman of the Board (of Show-Business)" (il presidente del consiglio di amministrazione dello spettacolo). Nel 1944 esordisce al cinema con Higher and higher; l'anno dopo è in Due marinai e una ragazza (Anchors aweigh), accanto a Gene Kelly, che gli insegnerà a ballare. Negli stessi anni è la voce più popolare anche alla radio. Nel 1946 viene invitato ad un gala-party all'Avana, sull'isola di Cuba; in quell'occasione sembra siano nati i suoi oscuri rapporti con la mafia, di cui si parlerà in seguito. Tra il 1947 e il 1948 lavora senza sosta a New York City, al Madison Square Garden, al Waldorf Astoria, e al Capitol Theater. Il 13 ottobre 1947 a Hoboken, nel New Jersey, venne istituito il Frank Sinatra Day. Nel 1949 è interprete assieme a Gene Kelly, Kathryn Grayson e Betty Garrett, di Un giorno a New York (On the town), film di enorme successo, che ad oggi è considerato uno dei migliori musical della storia del cinema. Nel 1950 la scadenza del contratto cinematografico con Louis B. Mayer venne a fargli mancare una parte consistente del suo reddito. Sinatra dovette allora cercare quante più scritture possibili come cantante, e si vide costretto ad accettare anche ingaggi-capestro, come quello al Copacabana Club di New York che prevedeva ben tre concerti per sera: all’inizio fu un grande successo, ma in seguito questo produsse degli effetti deleteri sulle sue performances e sul suo stato generale di salute, tanto che una sera, all’inizio del suo terzo show, la sua voce collassò: una emorragia sottomucosa aveva messo fuori uso le sue corde vocali, e subito cominciò a correre la voce che Sinatra come cantante era finito per sempre. A dispetto di queste voci messe in giro nell’ambiente, la guarigione arrivò presto e nello stesso anno vi fu una splendida esibizione al Palladium di Londra; nei successivi due anni riprese ad incidere e prese parte a due film: Quei dannati quattrini (Double Dynamite) e Lasciami sognare (Meet Danny Wilson). Purtroppo nessuno prestò grande attenzione a queste due pellicole, perché ebbero un pessimo risultato al botteghino e anche perché intanto era venuto a mancare il supporto sia della MCA, sua agenzia da molti anni, sia della Columbia Records, che aveva lasciato scadere il contratto. A tutto ciò si aggiunse la persecuzione da parte dell’ufficio delle imposte americano, che chiedeva il recupero di arretrati non pagati. In campo sentimentale, la sua burrascosa relazione con Ava Gardner lo aveva messo in serie difficoltà, i continui litigi durante la tournée che lo aveva portato per tre mesi in Europa, toccando anche Roma e Napoli, avevano alimentato il gossip delle riviste specializzate, e lo stress lo aveva portato più di una volta a tentativi di suicidio. Snobbato dalle grandi case discografiche tipo RCA o Decca, venne scritturato dalla Capitol Records, che aveva allevato artisti come Nat King Cole, Peggy Lee e Stan Kenton. Il 14 marzo 1953 firmò quello che sembrava un contratto per sette anni, ma in realtà si trattava di un contratto per un anno con sei opzioni annuali di rinnovo. Nelle condizioni in cui versava in quel momento, si trattava di un’offerta abbastanza generosa, e Frank decise di accettare. Alan Livingston – l’allora vice direttore vendite della Capitol – fu uno degli artefici dell'ingresso di Frank Sinatra nella scuderia, e altre due persone si proposero di curare l'operazione-Sinatra: Dave Dexter e Voyle Gilmore. Il primo si offrì come produttore, ma la scelta dell’artista ricadde sull’altro. Dexter rivelò il motivo di questa scelta solo qualche anno più tardi: Sinatra non aveva dimenticato una recensione negativa, da lui firmata sulla rivista Downbeat, di un suo vecchio disco uscito sotto etichetta Columbia. Come arrangiatore fu scelto Nelson Riddle, un emergente che aveva già firmato numerosi successi di Nat King Cole, quali ad esempio Mona Lisa e Unforgettable. Ma Sinatra, nell’intento di ricreare l’atmosfera delle sue hits con la Columbia, desiderò richiamare il suo amico Axel Stordahl a dirigere l’orchestra che lo avrebbe accompagnato. Il 2 aprile 1953, con un’orchestra di 20 elementi, vennero incisi quattro brani. Uno di essi, I'm walking behind you, entrò subito in classifica e vi stazionò 10 settimane arrivando al settimo posto. Per le successive incisioni, e contro le insistenze della Capitol che voleva ancora imporre Riddle come arrangiatore, Sinatra scelse Billy May, un artista che non utilizzava archi, ma solo una big band di fiati (otto tromboni, cinque sax più la sezione ritmica di 4 elementi) che gli diede l’opportunità di sfoderare il suo potente senso dello swing. South of the Border fu il brano che entusiasmò il pubblico con questo nuovo stile. I've got the world on a string fu la prima canzone ad uscire con il nome di Nelson Riddle come direttore d’orchestra. Frank si convinse finalmente a utilizzare Riddle come arangiatore, quando Axel Stordahl si trasferì a New York per lavorare con Eddie Fisher. In quegli anni, accanto al fragile 78 giri di lacca, l'industria discografica cominciava a proporre il più moderno microsolco, e fu proprio grazie a questo supporto che avvenne il grande rilancio discografico di Sinatra. Il LP Songs For Young Lovers, che aveva allora un diametro di 25 cm. e conteneva otto brani, è considerato il primo esempio di concept album, cioè di raccolta di brani aventi un tema comune, e fu un enorme successo sia per il cantante, sia per il nuovo formato che fino a quel momento era stato accolto con indifferenza dai consumatori. A questo album fecero seguito molti altri, e quasi tutti si presentavano come raccolte di brani aventi uno stile e un argomento comune. Tutti furono grandissimi successi commerciali, e anche dal punto di vista della critica, ancora oggi gli album incisi da Sinatra per la Capitol sono considerati quelli meglio riusciti artisticamente. Sinatra bussò ancora alla porta del cinema, usando ogni possibile mezzo per ottenere il ruolo di Angelo Maggio nel film Da qui all'eternità del 1953, accontentandosi di una paga di soli mille dollari alla settimana. La stampa insinuò poi che il contributo definitivo alla sua scrittura per il film era stato quello di Johnny Rosselli, famoso esponente della mafia italo-americana. La pellicola segnò il grande ritorno alla celebrità per Sinatra, che vinse l'Oscar come miglior attore non protagonista nel 1954. Il successo cinematografico gli fece ottenere un nuovo contratto con l'agenzia William Morris, e rilanciò anche la sua carriera di cantante. Nel 1955 sfiorò il secondo Oscar grazie alla nomination per la sua intensa interpretazione di un drogato nel film di Otto Preminger L'uomo dal braccio d'oro. Due anni dopo, nel, 1957 ottenne un altro grande successo con Pal Joey, dove recitava a fianco di Rita Hayworth e Kim Novak e cantava The lady is a tramp, che divenne un classico del suo repertorio. Durante gli anni cinquanta e sessanta Sinatra lavorò molto a Las Vegas. A quel periodo risale la formazione del Rat Pack: un gruppo di amici, che "accidentalmente" erano anche famosi uomini di spettacolo. Oltre a Sinatra, facevano parte del gruppo Dean Martin (il miglior amico di Sinatra), Sammy Davis Jr., Peter Lawford e Joey Bishop a cui, saltuariamente, si univa anche l'attrice Shirley MacLaine. Il Rat Pack divenne celebre grazie al film Colpo grosso (Ocean's eleven), che racconta di una rapina in un casinò di Las Vegas, e di cui verrà girato un remake nel 2001. Sinatra e gli altri membri del Rat Pack giocarono un ruolo importante nella lotta alla segregazione razziale negli alberghi e casinò del Nevada, evitando di frequentare quelli che si rifiutavano di servire Sammy Davis Jr. in quanto nero. Vista la popolarità del gruppo, molti locali adottarono un atteggiamento più tollerante, pur di poter vantare la presenza di ospiti così celebri. Nel 1960 Frank Sinatra era ormai una star, e poteva permettersi di fondare la propria etichetta, la Reprise Records. Indicando ad un amico la Capitol Tower, la sede della Capitol Records, disse «La vedi? Io li ho aiutati a costruirla. Adesso è ora di costruirne una mia». L'aneddoto potrebbe essere vero, ma la torre della Capitol era già stata costruita quando Sinatra venne ingaggiato, e i cronisti sanno che il vero artefice della fortuna commerciale della Capitol non fu tanto Sinatra quanto Nat King Cole. Come già accennato, Sinatra fu spesso accusato di essere coinvolto con la mafia, che lo avrebbe aiutato a fare carriera. J. Edgar Hoover, leggendario direttore dell'FBI, sospettò Sinatra per anni, al punto che il fascicolo su di lui arrivò a 2.403 pagine. Sinatra negò sempre pubblicamente le accuse, anche durante un processo del 1981 nel quale venne chiamato a testimoniare e, pur indagato, non fu mai ufficialmente incriminato per reati di tipo mafioso. In questo processo emerse, tra le altre prove, una inequivocabile foto che ritraeva un Sinatra sorridente, già avanti negli anni e attorniato da un gruppo di uomini tra i quali si riconoscevano alcuni esponenti della criminalità organizzata, in particolare Paul Gambino, in quegli anni il numero uno della mafia italo-americana. A proposito di quella foto, Sinatra affermò che, come per tutti gli artisti, anche per lui era una consuetudine farsi fotografare con chiunque venisse a visitarlo in camerino dopo gli spettacoli: di certo sarebbe stato imbarazzante, si giustificò Sinatra, chiedere informazioni a ciascuno sulla propria fedina penale. Tra il 1965 e il 1969 apparve in molti special televisivi, dove cantò in coppia con la figlia Nancy, Ella Fitzgerald, il cantante e compositore brasiliano Antonio Carlos Jobim, The Fifth Dimension e Diannah Carroll, e, nel 1971 si esibì al Royal Festival Hall di Londra, davanti alla principessa di Monaco Grace Kelly, sua vecchia partner in Alta società (High Society). Dopo un primo ritiro dalle scene nel 1971, dovuto ufficialmente a un esaurimento nervoso, nell'aprile del 1973 ritornò a cantare con una strepitosa acclamazione alla Casa Bianca, per la festa degli italo-americani, alla presenza del presidente americano Richard Nixon e del presidente del consiglio italiano Giulio Andreotti. Nello stesso anno partecipò allo spettacolo televisivo a scopo benefico Telethon, cosa che ripeté per diversi anni. In un'occasione riuscì addirittura a far riunire la coppia formata da Jerry Lewis (mattatore del programma) e Dean Martin, che si era "sciolta" diversi anni prima, facendoli incontrare sul palco. Nell'ottobre 1974 fece un trionfante ritorno a New York, dove tenne un paio di concerti al Madison Square Garden, durante i quali trascinò letteralmente la folla, facendola scatenare come da tempo non avveniva. I due concerti presero il nome di The Main Event e furono trasmessi in televisione e seguiti da circa 100 milioni di persone negli Stati Uniti. Il 1977 fu un anno triste per Sinatra: la madre scomparve in un incidente aereo mentre lo raggiungeva in Nevada dove lui si sarebbe dovuto esibire. A settembre, durante un concerto di beneficenza che tenne a Las Vegas per ricordarla, raccolse la cifra record di 6 milioni di dollari. In quella occasione omaggiò il collega Elvis Presley, morto poco tempo prima, chiedendo un minuto di silenzio anche in suo ricordo. Nel 1979 venne festeggiato, a sorpresa, in occasione dei 40 anni di carriera (iniziata nel 1935, ma ufficialmente nel 1939, con la registrazione della prima canzone, All or nothing at all), al Caesar Palace di Las Vegas. Alla serata di festa intervennero star internazionali e vecchie glorie dello Star System, come Glenn Ford, Lucille Ball, Orson Welles, Dean Martin, Tony Bennett, James Cagney, Paul Anka, Milton Berle, Sammy Davis Jr., Peter Falk, Robert Mitchum, Dionne Warwick, Gene Kelly, Cary Grant, (il quale si era ritirato da tempo), i suoi arrangiatori di fiducia, Jimmy Van Heusen e Sammy Cahn, i 3 figli e la moglie Barbara. Nel 1980 tenne un grandioso concerto allo stadio Maracanà di Rio De Janeiro, che entrò nel Guinness Dei Primati: mai ad un concerto di un singolo cantante erano accorse così tante persone: secondo le stime ufficiali allo spettacolo assistettero, pagando il biglietto, circa 175.000 fans. Sinatra festeggia trionfalmente i 75 anni di vita e i 50 di carriera, (ufficialmente iniziata nel 1939, con la registrazione del brano "All Or Nothing At All"). Il 12 dicembre del 1990, giorno dellla sua nascita appunto,si esibisce in concerto alla Byrne Meadowlands Arena di East Rutherford, nel nativo New Jersey, davanti a 60mila persone in delirio, che alla fine della scaletta di Sinatra intonano in coro il classico "Happy Birthday", commuovendo The Voice. Nel party successivo al concerto Sinatra intrattiene gli ospiti duettando per l'ultima volta con Ella Fitzgerald in "The lady Is a Tramp" , prima del ritiro di quest'ultima per gravi motivi di salute. Lo stesso cantante annuncia, in una conferenza stampa tenuta nei giorni successivi nella residenza di Malibù, che avrebbe inaugurato, a partire dal gennaio 1991, il Diamond Jubileè Tour, ovvero una serie di concerti tenuti in tutto il mondo per festeggiare appunto i 50 anni di carriera. Prima tappa sarà Miami e a seguire tutti gli Stati Uniti, poi Brisbane e Melbourne, Australia, Yokohama, Giappone, Canada, poi ritorno a Las Vegas e nuovamente in Europa, prima in Belgio, poi i 3 concerti italiani di Milano, Roma e Pompei, le successive tappe scandinave a Oslo, e al palazzo del ghiaccio di Malmoe, poi Parigi, Francoforte, in Olanda e 3 date a Dublino, in Irlanda. Tra Ottobre e Novembre ritorna in America a si divide tra il Canada, Toronto, il Madison Square Garden di New York e ancora l'amatissima Las Vegas, al "Desert Inn" e al "Riviera Hotel". Tra il Maggio e il Giugno 1992 conclude ufficialmente il Diamond Jubileè Tour,con 6 concerti a tutto esaurito al Royal Albert Hall di Londra, e singole esibizioni a Barcellona e ad Atene. Come si è già detto diffusamente,The Voice continua a cantare anche negli anni novanta incidendo, inoltre, per la sua vecchia casa discografica Capitol Records, due album di duetti che vendono milioni di copie, con altre star internazionali della musica, come Barbra Streisand, Neil Diamond, Tony Bennett e Stevie Wonder. Straordinario successo avranno anche i video dei duetti tra Frank Sinatra e Bono degli U2, che si esibiscono con la canzone di Cole Porter I've Got You Under My Skin, che il cantante di Hoboken aveva registrato per la prima volta nel 1946, e quelli con Aretha Franklin in What now my love e con Anita Baker in Witchcraft. Ma il successo è funestato da continui lutti: nel 1990 muoiono il fidato paroliere Jimmy Van Heusen, l'amico Sammy Davis Jr e Ava Gardner; nel 1992 perisce in un incidente d'auto Willy Rizzo, grande amico di Sinatra, famoso ristoratore e occasionalmente presente negli spettacoli del Rat Pack; nel 1993 scompare l'altro paroliere Sammy Cahn e, nel 1994, Antonio Carlos Jobim. Il 1994 può essere considerato l'anno del suo "canto del cigno". Famosissimo il patriottico concerto tenuto a luglio, in occasione dell'inizio dei mondiali di calcio americani al Dodger Stadium di Los Angeles. Si esibì davanti a una folla sterminata, tra cui molti volti noti: Gene Kelly, Luciano Pavarotti, Josè Carreras, Placido Domingo, Bob Hope, Gregory Peck, Tom Cruise, Nicole Kidman, Jon Bon Jovi, l'ex presidente George Bush, Henry Kissinger, Robert Redford, Elisabeth Taylor e Johnny Depp. A 79 anni compiuti, il 16 dicembre del 1994, dopo alcuni concerti di una tournée tra le Filippine e il Giappone, si mostrò sofferente e affaticato all'occhio della telecamera e capì che era arrivato il momento di ritirarsi. Questo però non prima di due ultime esibizioni a Fukuoka il 19 e 20 dicembre 1994, davanti a quasi 100.000 fans, serate nelle quali sembrava avesse ritrovato la grinta dei tempi migliori, con, in ultimo, una magistrale interpretazione di My Way al termine della serata del 20. Dopodiché, tra le lacrime, annunciò che sarebbe stata l'ultima volta che lo avrebbero visto cantare su un palco: il pubblico allora rimase sbigottito; tra la delusione generale partì una standing ovation che durò parecchi minuti, e The Voice dovette rientrare tre volte sul palco per congedarsi definitivamente. Nel febbraio 1995 si esibì in un breve concerto davanti a 1200 ospiti selezionati, durante la serata di chiusura della stagione del Frank Sinatra Desert Classic golf tournament, nel quale cantò alcune delle sue più celebri canzoni. Alcuni giornalisti della famosa rivista americana Esquire Magazine hanno riportato che Sinatra cantò con voce chiara, intonata e forte, qualità che purtroppo a Sinatra, alla fine della carriera, erano mancate sempre più spesso (in maniera comprensibile, vista l'età), e che comunque lo avevano fatto affezionare ancora di più alllo sterminato pubblico che lo seguiva. Nel marzo 1995 gli venne consegnato il Grammy per l'album Duets II, riconoscimento che sanciva anche una carriera forse mai più eguagliabile. Il "valletto", in quella occasione, fu Bono degli U2, che dopo un'appassionata introduzione ricca di elogi, introdusse The Voice, che venne accolto da un' autentica valanga di applausi. Sinatra fece un discorso di ringraziamento molto sentito, condito anche da qualche lacrima e tanta commozione, consapevole che la sua carriera stava terminando. Una sera, Bill Miller, pianista ufficiale e direttore d'orchestra, era ospite a Rancho Mirage, a casa Sinatra. Guardando in televisione un cantante, che si esibiva in un suo successo, Frank gli disse: «Adoro questa canzone... chissà se un giorno potrò ritornare a cantare». Alchè Miller rispose: «Cosa aspetti, Frank, vai e fatti valere!». Sinatra, sommesso, affermò: «Ormai è troppo tardi, credo di avere già dato abbastanza...». Nel novembre dello stesso anno si tenne una grande festa all'auditorium di Los Angeles, per i suoi 80 anni. Vi parteciparono tra gli altri: Tony Bennett, Bob Dylan, Bruce Springsteen, Gregory Peck, Bono degli U2, Angela Lansbury, Johnny Depp, Tom Cruise, Arnold Schwarzenegger, Little Richard, Debbie Reinholds, Tom Selleck, Steve Lawrence, Eydie Gormé e Robert Wagner. L'evento, che venne ripreso dalle telecamere e intitolato "Sinatra: 80 Years My Way", fu trasmesso sui canali televisivi statunitensi e fu seguito da quasi 150 milioni di persone. Sinatra non volle invitare alla festa in suo onore l'amico Dean Martin, oramai malato e prossimo alla morte, che avvenne poche settimane dopo, nel giorno di Natale del 1995. The Voice da quel momento cadrà in una seria e progressiva forma di depressione che lo accompagnerà negli ultimi anni della sua vita. È stupefacente che un personaggio come Sinatra abbia vissuto fino a quasi 83 anni. Fino all'ultimo non lo avevano provato né i frenetici ritmi di lavoro nella citta dei casinò, Las Vegas, nei primi anni sessanta, quando di giorno lavorava sui set cinematografici e alla sera si esibiva fino alle 2 di notte con gli spettacoli del Rat Pack, che gli lasciavano meno di tre ore di sonno la notte, né i due pacchetti di sigarette che fumò ogni giorno per quasi 70 anni, né l'intera bottiglia di Whisky che beveva ogni giorno, né le tourneè che lo avevano portato in tutto il mondo. Nonostante avesse già avuto banali problemi, (di memoria, per cui a partire dal 1987 dovette far installare videowall durante i concerti per ricordare i testi delle canzoni, e fisici, quando, nel marzo 1994 durante un concerto,ebbe un lieve mancamento sul palco mentre cantava il finale di My Way), dalla fine del 1996 incominciò a soffrire di gravi problemi cardiovascolari. Dopo la definitiva uscita dalle scene, Frank si ritirò a Malibu in una casa sulla spiaggia, con vista sull'oceano. Venne colpito da tre infarti tra il 1996 e i primi mesi del 1997, (l'ultimo poche settimane dopo l'ultima apparizione in pubblico), poi da un ictus e infine, secondo alcune voci che non sono mai state confermate, gli sarebbe stato diagnosticato un cancro. Negli ultimi tempi aveva perso la capacità di camminare, parlava a ruota libera tra i ricordi, riceveva qualcuno, ma la maggior parte degli amici non ebbe il coraggio di andare a trovarlo, per evitare di assistere al disfacimento di un mito. Nella tarda serata del 14 maggio 1998 un quarto e fatale infarto minò la sua granitica resistenza fisica. Assistito dai familiari nella camera del Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles, a modo suo, come recita My Way, si dice che abbia chiesto di staccare la spina della macchina che lo teneva in vita, sorridendo per l'ultima volta alla moglie Barbara. Tutte le principali reti tv americani interrompono le trasmissioni con edizioni speciali dedicate alla morte di Sinatra. Milioni di americani e non solo versano lacrime di commozione e seguono gli approfondimenti durante i giorni successivi, e il funerale, trasmesso da quasi 100 canali televisivi in tutto il mondo. Per render onore alla sua gigantesca figura nel mondo dello spettacolo, nella notte tra il 14 e il 15 maggio tutte le luci di Las Vegas si spensero, per la prima volta nella città dei casinò. A New York, l'Empire State Building si illuminò di blu, in omaggio a Old Blue Eyes. Fu sepolto, sotto una semplice lapide di pietra rettangolare, a fianco dei suoi genitori in un piccolo cimitero nella zona di Palm Springs. L'epitaffio sulla sua tomba è "The best is yet to come" (Il meglio deve ancora venire) che è anche il titolo di uno dei suoi maggiori successi. Successivamente si aprì una astiosa contesa tra le due parti, l'una rappresentata dalla vedova con il figlio del precedente matrimonio, l'altra dai tre figli di Sinatra, Nancy, Frank Jr. e Christina, per contendersi l'ingente patrimonio, stimato all'epoca intorno al miliardo di dollari, oltre che una decina di limousine, ampi terreni sparsi in California e in Florida, lo Stardust, noto casinò di Las Vegas, e molte proprietà immobiliari, tra cui la villa di Rancho Mirage con relativo appezzamento, quella a Barbados e nelle Hawai. Sinatra si sposò quattro volte, ma molti furono i flirt con donne belle e famose attribuitigli dalla cronaca rosa: Lauren Bacall, Marilyn Monroe, Grace Kelly, Angie Dickinson, Nancy Reagan. In Italia si parlò di una sua relazione con Raffaella Carrà, la quale appariva in una piccola parte nel film "Il colonnello Von Ryan", del 1965, dove lo stesso Sinatra era protagonista. La prima moglie fu Nancy Barbato, che conosceva sin da ragazzo. Il loro matrimonio durò dal 1939 al 1951. Dal matrimonio con la Barbato sono nati i tre figli di Sinatra: Nancy (1940), cantante attiva soprattutto negli anni '60 e '70, Frank Jr. (1943), pregiato musicista, che fu direttore d'orchestra negli ultimi anni di carriera del padre, dal 1988 al 1995, e Christina, attiva nel campo cinematografico come produttrice, nata nel 1948. Il 7 novembre 1953, appena nove giorni dopo aver ottenuto il divorzio da Nancy Barbato, Sinatra si sposò con l'attrice Ava Gardner, con la quale viveva già da un paio d'anni, e che era stata la causa della rottura del suo matrimonio. La loro chiacchieratissima unione, costellata di violenti litigi e clamorosi tradimenti sia da una parte che dall'altra, non durò molto a lungo: si separarono pochissimo tempo dopo, sempre nel 1953, e divorziarono ufficialmente nel 1957. La terza moglie di Frank Sinatra fu l'attrice Mia Farrow, più giovane di lui di trent'anni. I due si sposarono nel 1966, ma divorziarono due anni dopo. Nel 1976 Sinatra sposò Barbara Blakely Marx, ex-moglie di Zeppo Marx, anche se fino all'ultimo sembra che abbia cercato di convincere Ava Gardner a tornare con lui. Il loro matrimonio durò oltre vent'anni, fino alla morte di Sinatra. Sinatra era inoltre tifoso del Genoa CFC, date le origini liguri della madre, e coltivò questa passione dall' inizio alla fine della sua vita. Frank Sinatra è stato, fin dalla presidenza di Franklin Delano Roosevelt, un personaggio che ha potuto influenzare, in diversa misura, le elezioni americane, grazie alla presa "magnetica" che aveva sui numerosissimi ammiratori. Una delle campagne elettorali alle quali si dedicò con maggior impegno fu quella dell'amico John Fitzgerald Kennedy. Fu lui a presentare al presidente l'attrice Marilyn Monroe, con cui si dice abbia avuto un flirt. La notizia della morte del presidente, nel 1963, raggiunse Sinatra sul set di un film che girava con il Rat Pack; il cantante si chiuse nel suo camper per diversi giorni, preso da un emorme sconforto per l'amico perso. Richard Nixon fu un grande ammiratore di Sinatra. Nei 6 anni di presidenza i due cenarono insieme alla Casa Bianca almeno 5-6 volte ogni anno. Di grande amicizia è stato anche il rapporto tra Sinatra e Ronald Reagan. I due si erano conosciuti negli anni quaranta a Hollywood, quando entrambi lavoravano per il cinema. Nel 1976 Reagan volle interrompere la campagna elettorale per essere presente al matrimonio del suo amico con Barbara. Tra il 1980 e il 1988 Sinatra si esibì più volte alla Casa Bianca, chiamato dal presidente in occasione di visite di capi di stato e importanti personaggi della politica. Si dice anche che The Voice abbia avuto una storia d'amore con la First lady Nancy Reagan, vissuta spudoratamente sotto gli occhi del marito. Nel corso della sua lunghissima carriera, Frank Sinatra incise all'incirca 2200 canzoni, vendendo, secondo stime ufficiose, circa 1.000.000.000 di dischi in tutto il mondo. Stranamente, però, arrivò al primo posto nella classifica dei singoli pochissime volte: nel 1965 con Somethin' Stupid, cantata in coppia con la figlia Nancy, nel 1966 con Strangers in the night, nel 1969 con My Way. I veri grandi successi di Sinatra sono stati i suoi concept-album fin dagli anni '50. Sinatra, nell'arco della sua carriera ha vinto 9 Grammy Awards e 3 Golden Globes. Sinatra ha sempre negato di aver avuto a che fare con la mafia italo-americana, ma si dice che il personaggio di Johnny Fontane in Il padrino sia ispirato proprio a lui e ai suoi contatti con la mafia. Nel 1962 la Perugina scritturò Sinatra per tredici spot pubblicitari (con altrettante canzoni) da mandare in onda su Carosello. Gli spot furono girati a Roma in una vera sala d'incisione, quella della RCA, che era all'epoca la più grande e la meglio attrezzata, e Sinatra fu pagato ben 150 mila dollari, ma si rifiutò di pronunciare lo slogan «ovunque c'è amore c'è un Bacio Perugina», per cui dovette essere doppiato. Sinatra inoltre contestò la presentatrice scelta dalla produzione, che dovette ripiegare su Scilla Gabel, i cui interventi furono girati in seguito e montati all'inizio e alla fine dei brani musicali. Nel 1963 Frank Jr. fu vittima di un sequestro-lampo: rapito l'8 dicembre, fu rilasciato due giorni dopo dietro il pagamento di un riscatto di 240 mila dollari. Come attore, Frank Sinatra interpretò cinquantatré film. Il primo fu Higher and Higher del 1944, mentre l'ultima partecipazione fu in La corsa più pazza d'America N. 2 nel 1984. È da citare, come curiosità, anche un suo cameo nel film Il giro del mondo in ottanta giorni, con David Niven, dove appare per qualche istante nel ruolo di un pianista, e la sua partecipazione nel 1987 come guest star ad un episodio di Magnum, P.I., con Tom Selleck. Gli ultimi concerti di Sinatra in Italia si tennero, con la collaborazione di Steve Lawrence e Eydie Gormè, tra il 21 e il 26 settembre del 1991, durante il Diamond Jubiliee Tour. Il 21 si esibì al Filaforum di Assago, vicino Milano, il 24 al palaghiaccio di Marino, Roma, e il 26 si concluse con una trionfale standing-ovation al termine del concerto al Teatro Grande di Pompei, nei pressi di Napoli. Sinatra in occasione dei suoi tour italiani, e non solo, amava frequentare Genova che sentiva come la città delle sue origini, soprattutto per questioni familiari; usualmente cenava presso il costoso ristorante Zeffirino (che creò un piatto per lui, le paffutelle) e si intratteneva coi suoi amici e conoscenti nel downtown genovese presso De Ferrari e quando gli riusciva si recava allo stadio Luigi Ferraris di Marassi per vedere giocare il suo amato Genoa. Nel 1970 lo squilibrato mentale Charles Manson, mandante di decine di omicidi e a sua volta leader di una setta di satanisti, nata dalla rivoluzione del 1968, divenuto famoso per aver pianificato l'omicidio di Sharon Tate, moglie del regista Roman Polanski confessò, durante il processo che lo condannerà all'ergastolo, che nella lista nera delle persone da uccidere vi erano anche lo stesso Frank Sinatra, oltre che Steve McQueen, Liz Taylor e Richard Burton. I brani più famosi: A foggy day, All of me, All the way, April in Paris, Autumn in New York, Begin The Beguine, Cheek to Cheek, Chicago (The toddling town), Dancing in the dark, Desafinado (Off-Key), Embraceable you, Fly me to the moon,I love Paris, L.A is my lady, Mack the knife, Moon river, Moonlight in Vermont, My Way, New York, New York, Night and day, Pennies from heaven, September In The Rain, September song, Somethin' stupid, Spring is here, Stormy weather, Strangers in the night, The lady is tramp, You are the sunshine of my life.

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