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Hanna Schygulla
Hanna Schygulla (Chorzów, 25 dicembre 1943) è un'attrice tedesca. Nasce nel Voivodato di Slesia, in un paese nei sobborghi di Katowice, durante l'occupazione nazista della Polonia. Dal 1945 in poi, questi territori rientreranno nei confini polacchi, ma Hanna Schygulla risulta a tutti gli effetti cittadina tedesca. Durante i suoi studi di filologia germanica a Monaco di Baviera, scopre il teatro sperimentale e si lega a doppio filo con uno dei suoi animatori, Rainer Werner Fassbinder, che diventa qualche anno più tardi uno dei maggiori esponenti del cosiddetto nuovo cinema tedesco. Diretta da lui, esordisce nel 1969 con L'amore è più freddo della morte (Liebe ist kalter als Tod), primo lungometraggio di Fassbinder. Il lavoro insieme prosegue con Götter der Pest (Gli dei della peste), Warnung vor einer heiligen Nutte (Attenzione alla puttana santa), Le lacrime amare di Petra Von Kant (Die bitteren Tränen der Petra von Kant) (1972), trasposizione cinematografica del lavoro teatrale di Fassbinder, e con il prezioso bianco e nero di Effi Briest (1974), tratto dall'omonimo romanzo di Theodor Fontane. La recitazione di Hanna è stanca e riflessiva: soprattutto in questi primi film non si sa se l'aria trasognata e lo sguardo nel vuoto siano frutto di una imposizione registica o di una voluta tecnica di "straniamento", o se tutto derivi da una innata lentezza che fa parte del carattere della stessa Schygulla. Il successo internazionale arriva con Il matrimonio di Maria Braun (1978), primo film di Fassbinder che esce dai confini dei cineclub e approda alla distribuzione nelle sale anche in Italia dopo un regolare doppiaggio. In questo film la Schygulla si confronta con un interessante ruolo di donna che sperimenta dapprima gli orrori della guerra, poi la malvagità e gli inganni degli uomini. A questa fortunata pellicola fa seguito il kolossal televisivo Berlin Alexanderplatz dal libro omonimo di Alfred Döblin, e la coproduzione italo-tedesca Lili Marleen, in cui la vediamo accanto a Giancarlo Giannini, sempre sotto la direzione di Fassbinder. Con gli anni ottanta, arrivano le prime richieste da parte di altre produzioni, ma Hanna si riserva sempre la facoltà di scegliere i copioni più significativi e di lavorare solo con i registi che le ispirano fiducia: appare così in Passion (1982) di Jean-Luc Godard e in Storia di Piera (1983) e Il futuro è donna (1984), entrambi diretti da Marco Ferreri. Il ruolo di Piera nel film di Ferreri le varrà il premio come miglior attrice a Cannes e il David di Donatello a Taormina. Scomparsa la figura carismatica di Fassbinder, con il quale aveva girato 23 film, la Schygulla sembra cadere nel disorientamento, non trovando più ruoli di spessore nel cinema, complice anche un certo cedimento fisico. Nel 1986 la troviamo in una piccola parte nel film d'azione Delta Force diretto da Menahem Golan, e nel 1987 accanto a Marcello Mastroianni nella coproduzione internazionale Miss Arizona, per la regia dell'ungherese Pál Sándor. Nel 1991 partecipa in un ruolo marginale a L'altro delitto (Dead again), uno dei primi film di Kenneth Branagh, e nel 1999 a una produzione tedesco-spagnola diretta da Fernando Trueba dal titolo La donna dei tuoi sogni. Dal 1981 Hanna Schygulla vive a Parigi e si esibisce anche nei teatri come chansonniére, interpretando brani d'autore. Negli anni 90 ha inciso l'album Hanna Schygulla chante/singt. Dipinto di Madrazo
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