MILANO (7 dicembre) - In una atmosfera sobria si è aperta oggi la stagione del Teatro alla Scala con Tristan und Isolde di Richard Wagner diretta da Daniel Barenboim. Ad assistere al dramma dell'autore tedesco anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano insieme alla moglie Clio. Presenti anche altri quattro capi di Stato e lo sceicco del Qatar con la moglie Moza, una delle donne più fotografate all'ingresso del teatro. Lo spettacolo si è aperto con l'esecuzione dell'inno nazionale. Tra il pubblico molti politici, personaggi dell'economia, della cultura e dello spettacolo. All'esterno qualche contestazione e qualche fischio come da tradizione.Un minuto di silenzio per gli operai morti. L'opera comincia con sette minuti di ritardo. C'è prima il minuto di silenzio per le vittime dell'incidente sul lavoro nell'acciaieria di Torino («È un gesto dovuto ma sincero - ha detto Napolitano -. La notizia del terzo morto è spaventosa»). Poi l'Inno di Mameli in onore del Capo dello Stato, accolto al suo ingresso da applausi. Quindi Barenboim dà il via al suo Tristan. L'opera. Cinque ore di dramma wagneriano, tutto in tedesco, hanno forse scoraggiato chi non è un vero amante della lirica. Ian Storey e Waltraud Meyer hanno sviscerato il loro dramma, tra magia, tensioni, estasi e cupezza, davanti a un pubblico attento e appassionato. L'opera è piaciuta, qualche perplessità sulla scenografia, ma complessivamente i giudizi sono stati decisamente positivi. Tredici minuti di applausi. Sono quelli che hanno decretato il successo del Tristan und Isolde di Barenboim. Applausi scroscianti e lancio di fiori per Waltraud Meier (Isolde) ma anche per Ian Storey (Tristan), e soprattutto per il maestro che ha diretto l'orchestra, al quale sono state rivolte grida di "bravo". Nel successo è stato accomunato il regista Patrick Chereau. Applausi convinti anche per gli orchestrali che si sono presentati con i loro strumenti sul palcoscenico.I commenti. «Veramente bello, un opera straordinaria, sublime», ha commentato Napolitano, alla fine del secondo atto dell'opera. Il presidente ha espresso tutto il suo compiacimento mentre si recava salutare gli artisti. Questa mattina in Prefettura il capo dello Stato aveva insignito Barenboim del titolo di Cavaliere di Gran Croce. Prima sobria. Si capisce subito che questa prima non è la serata di grande mondanità di tante altre volte. Gli abiti delle signore sono austeri, domina il nero, e quindi spiccano il rosso della produttrice Rita Rusic, e qualche bianco. Ciò che non mostrano i vestiti, le signore lo esibiscono nei gioielli. I fotografi sono comunque scatenati, chi guadagna più inquadrature è l'emiro del Qatar. Arriva alla Scala tra gli ultimi con moglie e figlia, che sembrano coetanee. La moglie, Mozah, indossa un turbante rosa pallido e una tunica bianca e nera, accollatissima e a maniche lunghe. È indubbiamente la più ammirata, pur se resta silenziosa e appartata anche negli intervalli e in pochi riescono ad avvicinarla. Cinque capi di stato, politica e finanza alla prima. La nuova stagione della Scala si è aperta in una serata fredda e nuvolosa, allestimenti floreali nel foyer, bandiere colorate e cori di protesta all'esterno del teatro. Gli ospiti (800 dei quali su invito del Comune) arrivano alla spicciolata nel teatro. Capi di stato, ministri. Il sindaco Moratti, che indossa un elegante abito di Armani arricchito da Svarowski (tradizionale regalo del marito per il 7 dicembre), fa la spola dal foyer all'ingresso per accoglierli sul tappeto rosso. Poi li accompagna al Palco d'onore dove però non tutte le personalità trovano posto. Ci ha pensato il protocollo alla collocazione.Sul palco reale c'erano cinque capi di stato: il presidente della repubblica tedesca, Horst Koehler, il presidente della repubblica austriaca, Heinz Fischer, il presidente della repubblica greca, Karolos Papoulias, l'emiro del Qatar, lo sceicco Hamad Bin Khalifa Al-Thani. Presenti anche il governatore della Regione Lombardia Roberto Formigoni, arrivato accompagnato dal vicepresidente Viviana Beccalossi, il vicepremier Francesco Rutelli e il ministro per le Pari Opportunità, Barbara Pollastrini. http://www.ilmessaggero.it/Dipinto di Diaz Ollano
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