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Jules Dassin
Jules Dassin 18 dicembre 1911. Americano attivo negli Stati Uniti, in Francia, in Grecia e in Italia. Già regista di trasmissioni radiofoniche lavorò a Broadway, fu scritturato a Hollywood nel 1940 e dopo alcuni film di repertorio si mise fortemente in luce per due robusti e amari reportages di cronaca nera, Forza bruta, 1947 e La città nuda, 1948. Dopo altri due film inopinatamente anonimi (I corsari della strada, 1949; I trafficanti della notte, 1950) Dassin lasciò gli Stati Uniti in seguito alle inchieste di natura politica ordinate nell'ambiente del cinema dal senatore Joseph McCarty. In Francia, dopo alcuni anni di silenzio, realizzò Rififì, considerato un classico film noir. In seguito, i suoi interessi apparvero più oscillanti: in Grecia, nel 1957, diresse Colui che deve morire, un apologo politico-religioso non privo di convinzione; in Italia, nel 1958, tradusse sullo schermo il romanzo di Roger Vailland La legge senza saperne riconoscere e correggere le improprietà psicologiche e ambientali; con Mai di domenica, 1960, tentò la corda della commedia, riuscendovi felicemente soprattutto grazie alla protagonista, Melina Mercouri. Alla stessa attrice affidò il personaggio di Fedra, (1962), mediocre tentativo di ammodernare il mito. Riguadagnò i limiti del divertimento senza più risvolti con Topkapi, 1964. Filmografia scelta: La grande fiamma, Lo spettro di Canterville, La taverna dei 4 venti, Forza bruta, La città nuda, I trafficanti della notte, Rififi, La legge, Mai di domenica, Fedra, Topkapi, Alle 10.30 di una sera d'estate.
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