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Manoel De Oliveira compie 99 anni!

Manoel de Oliveira11 Dicembre 1908 Oporto, Portogallo. La sua attività fu scostante per la difficoltà di trovare risorse economiche in un paese osteggiato dalla dittatura fascista. Dopo il cortometraggio Douro, faina fluvial (1930) e il lungometraggio a soggetto Aniki-Bobó (1941), produsse e curò da solo gli altri poemi e poemetti semidocumentari ( O pintor e a cidade, 1956; O pâo, 1959; Acto da primavera, 1962) e il cortometraggio A caça (1963; La caccia), degno di Buñuel, cui Oliveira si avvicinò anche nella commedia di costumi borghesi O passado e o presente (1971). Ha poi realizzato la grande trilogia letteraria Benilde o la vergine-madre (1975), da un testo teatrale di J. Régio; Amor di perdizione (1978), da un romanzo popolare di C. Castelo Branco, e Francisca (1980), dal romanzo Fanny Owen di Agustina Bessa Luis. Nel 1984 ha posto mano alla trasposizione cine-televisiva del poema drammatico di P. Claudel La scarpina di raso, di ambiente storico, presentata in anteprima nel 1985 al Festival di Cannes. Dopo aver girato Mon Cas (1986), A Bandeira nacional (1987), Non, la vanagloria del comandare (1990), Oliveira ha realizzato l'opera forse più impegnativa e riuscita, A Divina Comoedia (1991), premiato alla Mostra del Cinema di Venezia. Ampi consensi hanno ricevuto Vale Abraao, presentato al Festival di Cannes nel 1993 e La valle del peccato (1994). Negli ultimi anni ha diretto I misteri del convento (1995), Party (1996) e Viaggio al principio del mondo (1997), che è stato l’ultimo film interpretato da M. Mastroianni, Parola e Utopia (2000). Oliveira fu soprattutto uno sperimentatore, cercando di realizzare lunghe inquadrature e piani fissi, sfruttando ritmi narrativi su tempi dilatati che permettessero un momento di pausa riflessiva nel pubblico.Dipinto di Monsè Gudiol.
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