martedì 25 dicembre 2007

Mario Filippeschi

Mario Filippeschi (Pisa 7/6/1907 - Firenze 25/12/1979) cominciò a cantare non proprio giovanissimo, a trent'anni. Il debutto avvenne a Colorno in provincia di Parma nel 1937 nella Lucia di Lammermoor. Da quel momento per circa vent'anni confermò la sua presenza nei più importanti teatri del mondo, prediligendo i pubblici di Spagna, Portogallo e Sud-America che tradizionalmente apprezzavano in modo particolare le sue caratteristiche vocali da vero tenore "espada". Infatti, Filippeschi era in possesso di una voce robusta che nell'ottava più acuta si produceva in squilli impressionanti e facilissimi tanto da renderli leggendari. I suoi erano mezzi naturali, sviluppati in anni di studio a Milano attraverso i quali era riuscito a garantirsi una tecnica sicura e solidissima tanto da consentirgli l'uso di mezze voci e smorzature di grande effetto, anche se, per onor del vero, non usava così frequentemente. Tra gli impegni più importanti della sua carriera va ricordato nel '41 Rigoletto a Bologna, Madama Butterfly a Prato; purtroppo anche lui come tanti altri suoi colleghi fu costretto, causa l'infuriare della seconda guerra mondiale ad interrompere l'attività artistica, per riprenderla intensamente subito dopo, nel '46 con Tosca a Catania, nel '48 Boheme a Torino e Adriana Lecouvreur (con la Favero) alla Scala, nel '49 Forza del Destino (con Christoff e la Simionato) alla Scala, nel '50 Aida (con la Callas), Cavalleria Rusticana (con la Simionato) e Fedora a Città del Messico, nel '53 I Puritani alla RAI (con la Pagliughi), nel '54 registrò Norma (con la Callas), nel '56 Guglielmo Tell a Napoli (con Panerai) e a Bologna (con Taddei) nel '57; sempre nel '57 è Manrico nel Trovatore a Napoli che replicò l'anno seguente a Bologna. Di lui rimangono alcune registrazioni, soprattutto live, a testimonianza di una vocalità sicuramente fuori dal comune che gli consentiva d'affrontare con ottimi risultati, ancora nel '57 dopo vent'anni di intensa carriera, I Puritani a Trieste, Guglielmo Tell a Bologna e Turandot a Napoli… davvero prodigi d'altri tempi. Da http://www.operaclick.com/ Auditorium di Vienna di Klimt.

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