venerdì 8 febbraio 2008

Elizabeth Bishop

SpeedElizabeth Bishop (Worcester, 8 febbraio 1911Boston, 6 ottobre 1979) è stata una poetessa e scrittrice statunitense. La sua poesia ha ottenuto un largo consenso di critica ed è tuttora molto letta e studiata, soprattutto negli Stati Uniti. È considerata unanimemente uno dei più raffinati poeti di lingua inglese del XX secolo. Ha scritto anche opere in prosa e si è cimentata perfino nella pittura. Elizabeth Bishop nacque da William Thomas Bishop and Gertrude Bulmer Bishop. Il padre morì pochi mesi dopo la sua nascita, mentre la madre fu internata in una casa di cura per malattie mentali quando Elizabeth aveva solo cinque anni. La bambina trascorse l'infanzia con i nonni a Great Village, in Nuova Scozia (Canada), in un ambiente sereno spesso rievocato nelle sue opere.
Nell'autunno del
1929 fu ammessa al Vassar College, dove nel 1933 fondò con alcune amiche (tra cui la scrittrice Mary McCarthy) la rivista letteraria Con Spirito. Nel 1934 conobbe la poetessa Marianne Moore, che ebbe grande influenza sulla sua arte e con cui scambiò negli anni un fitto carteggio (recentemente pubblicato con il titolo One Art, vedi oltre). In seguito incontrò numerosi altri poeti americani, tra cui Robert Lowell, James Merrill e soprattutto Ezra Pound. L'età adulta fu caratterizzata da numerosi viaggi fra l'Europa e le Americhe. A metà degli anni trenta la Bishop è in Francia, ospite di un'amica del Vassar College. Nel 1938 acquistò una dimora a Key West, in Florida, dove anche Ernest Hemingway aveva soggiornato. Negli anni tra il 1952 e il 1967 è invece in Brasile, dove si era inizialmente recata per una visita di due settimane. Tutti questi spostamenti hanno contribuito a infondere in molte sue opere un tipico connotato ambientale e geografico (spesso evocato nei titoli: Nord e sud, Interrogativi di viaggio, Geografia III). In Brasile, la Bishop conobbe Lota de Macedo Soares, un'esteta proveniente da un'importante famiglia di Rio de Janeiro, con cui intrecciò una lunga relazione sentimentale, tragicamente conclusa con il suicidio della Soares. Nel frattempo, la sua opera si era diffusa nell'ambiente letterario statunitense e aveva ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Pulitzer, conferitole nel 1956 per la raccolta North & South - A Cold Spring. Oltre al lavoro letterario, la Bishop si dedicò per molti anni all'insegnamento universitario, presso la University of Washington, la New York University e il Massachusetts Institute of Technology. La sua poesia è stata definita "arcaicamente nuova" da Marianne Moore, mentre Josif Brodskij ha parlato di lei come della "Callas della poesia del novecento". Secondo il critico Randall Jarrell, tutte le sue liriche «portano scritto in calce: io l'ho visto».

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