domenica 24 febbraio 2008

Elizaveta Fedorovna

Lynch/LadyElizaveta Fëdorovna (in russo Елизавета Фёдоровна [?]), da nubile Principessa Elisabetta Alessandra Luisa Alice d'Assia e del Reno (24 febbraio 1864Alapaevsk, 18 luglio 1918) è stata una nobildonna e santa tedesca naturalizzata russa. Moglie del Granduca Sergej Aleksandrovič Romanov, il quinto figlio dell'Imperatore Alessandro II di Russia e di Maria Aleksandrovna (da nubile Principessa Maria d'Assia-Darmstadt), Elizaveta fu la secondogenita del Granduca Luigi IV d'Assia e della Principessa Alice di Sassonia-Coburgo-Gotha, figlia della Regina Vittoria. Fu anche sorella maggiore di Aleksandra Fëdorovna, l'ultima imperatrice di Russia. Nell'inverno del 1878, un'epidemia di difterite sconvolse l'Assia, uccidendo la madre e la sorella minore di Elizaveta la quale, non trovandosi in quel momento nella regione, fu l'unico membro della sua famiglia a non ammalarsi. Seppure alcune voci la volessero oggetto della corte del cugino Guglielmo II di Germania, Elizaveta sposò il Granduca di Russia Sergei nel giugno del 1884. Insieme al marito adottò e crebbe i Granduchi Maria Pavlovna e Dmitri Pavlovitc', a seguito della scomparsa della loro madre, morta nel mettere al mondo quest'ultimo. Dopo l'assassinio del marito, avvenuto il 18 febbraio 1905 nel Cremlino per mano del rivoluzionario socialista Ivan Kaljaev, la Granduchessa Elizaveta prese gli ordini religiosi diventando una suora. Dalla vendita dei suoi gioielli e dei suoi possedimenti terrieri acquisì il denaro per aprire la "Casa di Marta e Maria", istituto di carità moscovita creato nell'intento di dare cibo, riparo e conforto ai poveri e agli orfani della città. Nell'aprile del 1909 diciassette donne si erano unite a lei e presto dalla fondazione fu aperto un ospedale. Nel 1918 il governo sovietico la esiliò dapprima a Ekaterinburg e quindi ad Alapaevsk dove il 18 luglio di quello stesso anno fu giustiziata insieme al Granduca Sergej Michailovič Romanov, ai principi Giovanna, Konstantin e Igor Konstantinovič, Vladimir Pavlovič Paley, Fëdor Remez (segretario del Granduca) e Varvara Jakovleva, una suora del convento di Mosca che aveva volontariamente seguito Elisabetta nel suo esilio, da un gruppo di bolscevichi locali. Furono portati all'interno della foresta presso una miniera abbandonata, bastonati e lasciati agonizzanti al suo interno. I loro resti sono oggi sepolti a Gerusalemme, nella Chiesa di Maria Maddalena. Fu canonizzata dalla Chiesa Ortodossa fuori dalla Russia nel 1981 e dalla Chiesa ortodossa russa nel 1992 come la Neomartire Elizaveta. La sua effigie è scolpita sopra il grande portale orientale della Abbazia di Westminster, a Londra. Fonte:http://it.wikipedia.org/wiki/Elizaveta_F%C3%ABdorovna

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