Dama/Discepolo di Clouet
Giovanna Enriquez (in catalano: Joana Enríquez, in castigliano: Juana Enríquez; Torrelobatón, 1425 – Tarragona, 13 febbraio 1468) è stata una sovrana spagnola fu Signora di Casarrubios, Regina consorte di Navarra, dal 1447 al 1468 e poi Regina consorte di Aragona, di Valencia, di Sardegna, di Maiorca, di Sicilia, e titolare di Corsica, Contessa di Barcellona e delle contee catalane dal 1458 al 1468. Figlia dell'ammiraglio di Castiglia, signore di Medina de Rioseco e Conte di Melgar, Federico Enriquez (?-1473), acerrimo avversario del conestabile di Castiglia Álvaro de Luna, e di Marina Fernández di Cordoba e Ayala, (?-1431). Nel 1447, Giovanna sposò il re di Navarra, Giovanni II, figlio terzogenito del principe di Castiglia e León, e re della corona d'Aragona e di Sicilia, Ferdinando (figlio secondogenito di Giovanni I e della sua prima moglie Eleonora di Aragona, figlia del re della corona d'Aragona Pietro IV il Cerimonioso e della sua terza moglie Eleonora di Sicilia, figlia del re Pietro II di Sicilia) e di Eleonora d'Alburquerque (1374 - 1435), figlia dell'infante Sancho di Castiglia, Conte di Alburquerque (figlio del re Alfonso XI di Castiglia e della sua amante, Eleonora di Guzmán e fratello del re Enrico II di Castiglia e fratellastro di Pietro I il Crudele) e di Beatrice del Portogallo (figlia del re del Portogallo, Pietro I il Giustiziere e della sua amante e poi moglie segreta Inés de Castro). Il marito di Giovanna Giovanni II era re di Navarra, perché aveva ereditato la corona, alla morte (1441) della prima moglie, Bianca di Navarra, per una clausola del testamento della moglie che prevedeva che il loro figlio, Carlo, avrebbe ereditato il regno alla morte del padre. Carlo, già governatore della Navarra per conto della madre, continuò ad esserlo per conto di Giovanni, che era sempre stato più interessato agli affari ed agli intrighi della Castiglia, partecipando e trascinando nelle sue guerre il regno di Navarra; il conestabile di Castiglia, Álvaro de Luna, negli anni 1447-1448, cercava di riconciliarsi con la Navarra; quindi contattò Carlo, governatore della Navarra, che accolse favorevolmente la proposta ma il padre, molto probabilmente influenzato anche dalla famiglia della moglie Giovanna, era contrario. Si formarono due partiti, i beamonteses, seguaci della famiglia Beaumont, sostenitori di Carlo e gli agramonteses partigiani dell'antica casa nobiliare degli Agramont, per Giovanni. Il contrasto tra padre e figlio, in poco tempo, degenerò (1451) in una guerra civile tra Carlo e Giovanni, che ebbe la meglio, nella battaglia di Aibar, del 1452; e Carlo dovette andare in esilio a Napoli, dallo zio, Alfonso V di Aragona, re della corona d'Aragona e di Napoli. Nel 1458, alla morte di Alfonso V, Giovanna diveniva regina consorte della corona d'Aragona, e l'avversione per il figliastro Carlo erano aumentate perchè lei aveva dato un figlio a Giovanni, Ferdinando. Comunque Carlo si rappacificò col padre e, sul finire del 1459, fece rientro in Navarra, dove intavolò trattative per unirsi in matrimonio con la sorellastra del re di Castiglia, Enrico l'Impotente, Isabella di Castiglia, di nove anni; ma Giovanna Enriquez convinse il padre ad opporsi perché nelle sue intenzioni Isabella avrebbe dovuto sposare il loro figlio Ferdinando, di sette anni. La controversia portò nuovamente la tensione ad alti livelli tanto che il re Giovanni ordinò che Carlo venisse arrestato, a Lleida il 2 dicembre del 1460 ed imprigionato ad Aitona e poi a Morella. Le cortes catalane si riunirono il 25 febbraio del 1461 e decretarono che il re dovesse liberare il figlio, cosa che avvenne immediatamente e imposero al re il concordato di Villafranca, del 21 giugno 1461, in cui Carlo risultava essere il re legittimo di Navarra, il luogotenente della Catalogna ed erede della corona d'Aragona. Carlo però morì circa tre mesi dopo, il 23 settembre di quello stesso anno. La sua morte però fu accreditata alla regina Giovanna, che lo avrebbe fatto avvelenare. Nel frattempo la regina era stata nominata luogotenente della Catalogna. Le cortes allora si riunirono e notificarono ai reali di non mettere piede in Catalogna senza il loro permesso. Giovanna, che già si trovava in Catalogna col figlio Ferdinando, si rifugiò nel castello di Girona. All'inizio del 1462 i realisti catalani si raccolsero in armi e il re Giovanni, dopo essersi alleato al genero, Gastone IV di Foix (promettendo alla moglie di lui, figliastra di Giovanna, Eleonora di Navarra, in eredità la corona di Navarra, anziché all'altra figliastra di Giovanna, Bianca, che, de jure, era già regina di Navarra)chiese, col trattato di Bayonne del maggio 1462, al re di Francia, Luigi XI, l'aiuto dell'esercito francese (in cambio delle contee del Rossiglione e della Cerdanya) mentre le cortes catalane o Generalitat (Diputación General) organizzavano un esercito, che si diresse su Gerona dove si trovava la regina Giovanna, che assediata nella città, la difese, assieme ai suoi sostenitori molto energicamente e coraggiosamente da permettere l'intervento del re, Giovanni con l'esercito che obbligò i catalani a togliere l'assedio. Mentre il re Giovanni organizzava il suo esercito composto da aragonesi, catalani e francesi, per schiacciare la rivolta, la Generalitat emanò un decreto che dichiarava il re e la regina, Giovanna, nemici della Catalogna e nel frattempo, per sostituire Giovanni, cercava un sovrano, a cui offrire la corona del regno di Aragona, tra i discendenti degli aspiranti alla corona d'Aragona, vacante alla morte del re Martino I di Aragona, nel 1410, che poi fu deciso da un arbitrato, che portò al Compromesso di Caspe, del 1412. La Generalitat offrì il trono prima (1462) al re di Castiglia, Enrico IV, poi (1463) al conestabile del Portogallo, Pietro ed infine (1466) al conte di Provenza, Renato d'Angiò, e la guerra si protrasse per dieci anni sino al 1472. La regina Giovanna però morì nel corso della guerra, senza poter vedere realizzato il sogno della sua politica, il matrimonio di suo figlio Ferdinando con l'erede al trono di Castiglia, Isabella che si realizzerà però circa un anno dopo la sua morte); Giovanna morì a Tarragona, il 13 febbraio del 1468, per la febbre causata sembra da un cancro alla mammella. Giovanna a Giovanni diede quattro figli:Eleonora d'Aragona (1448-?), morta molto giovane Ferdinando (1452-1516), re della corona d'Aragona. Giovanna I d'Aragona (1454-1517), sposò nel 1476 il cugino, Ferdinando I di Napoli. Maria d'Aragona (1455-?), morta molto giovane. Fonte:http://it.wikipedia.org/wiki/Giovanna_Enriquez

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