domenica 3 febbraio 2008

Simone Weil

Diaz OllanoSimone Weil (Parigi, 3 febbraio 1909Ashford, 24 agosto 1943) è stata una mistica e filosofa francese, sorella del matematico André Weil. Simone Weil, nata a Parigi nel 1909, allieva di Alain, fu insegnante di liceo, militante sindacale, attivista politica di sinistra, libertaria, cristiana anarchica, operaia di fabbrica, miliziana nella guerra di Spagna contro i fascisti di Francisco Franco, lavoratrice agricola, poi esule in America, infine a Londra impegnata a lavorare per la Resistenza. Dopo aver trascorso una vita di generosità, abnegazione, sofferenze, morì in Inghilterra nel 1943. Una descrizione meramente esterna non rende però conto della vita interiore della Weil ed in particolare della svolta, o radicalizzazione ulteriore, seguita alle prime esperienze mistiche del 1938. Ha scritto di lei Susan Sontag: "Nessuno che ami la vita vorrebbe imitare la sua dedizione al martirio o se l'augurerebbe per i propri figli o per qualunque altra persona cara. Tuttavia, Simone Weil ci commuove, ci dà nutrimento". Per l'esemplare specularità tra pensiero e vita, e l'impossibilità o non volontà di pubblicare un contributo che rappresentasse in sintesi il proprio articolato pensiero, risulta difficile un'esposizione sintetica della riflessione weiliana. Un altro aspetto critico che ha per lungo tempo viziato l'interpretazione della filosofa è da individuare nella scissione solo apparentemente inspiegabile, o irrazionale, tra la precedente fase di impegno militante di ispirazione comunista-sindacalista e la fase religiosa, mistica.Una svolta importante avviene allorché editorialmente si è proceduto alla pubblicazione integrale e rispettosa del materiale scritto dalla Weil, secondo criteri filologici e non arbitrarii. In particolar modo si sono mostrati assai preziosi gli scritti giovanili, scolastici, assai decisivi per rilevare la profonda continuità del suo pensiero e le problematiche costanti che portano Simone a un percorso tanto travagliato quanto sviluppato filosoficamente.Simone Weil fu allieva di Emile Chartier, più noto come Alain e da lui eredita un'impostazione e una serie di questioni aperte che risalgono alla tradizione spiritualista laica e radicale della filosofia francese, tra la seconda metà dell'Ottocento e la prima metà del Novecento. Gioca un ruolo importante in questo contesto la ricezione del kantismo tradotto coi concetti di Maine de Biran, quindi l'importanza dell'esperienza volontaristica dell'"effort" (lo sforzo) come fondazione autonoma dello spirito e decisione sul valore della conoscenza. Già solo questa tematica, la fondazione dei valori (l'armonia tra sensazioni e concetti e quindi i valori del bello, del vero e del bene), rappresenta un tratto di forte continuità nel pensiero di Simone Weil, preponderante tanto nei primissi scritti come Le Beau et le Bien quanto negli ultimi Cahiers. Un altro problema decisivo che la Weil affronta fin da subito (ancora di matrice kantiana) riguarda una questione gnoseologica e semiotica. Abbiamo di fronte soltanto cose individuali e concrete eppure per conoscere usiamo termini universali e astratti, come si concilia la dicotomia? Ad emergere è una soluzione accostabile alla spinoziana conoscenza di terzo genere, ciò che con linguaggio hegeliano si potrebbe definire anche come universale concreto. Tenere a mente questa problematica consente una maggiore comprensione della svolta religiosa e cristiana della Weil. Se dapprima infatti a mediare tra concetti e cose, tra spirito e materia è la volontà coraggiosa e generosa dell'uomo (così come le aveva insegnato Alain), la crisi che attraversa nella sua esperienza di fabbrica, crisi e sfiducia nei confronti dell'umanesimo antropocentrico laico, la porta a una soluzione teologica e cristocentrica, di rivalutazione dell'esperienza del sacrificio cristiano e di tutta la simbologia religiosa come mediazione tra l'ordine materiale e quello spirituale e ponte per il soprannaturale, misura senza la quale il mondo sarebbe condannato all'irrazionale della forza, al male. Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Simone_Weil

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