Antonello da Messina
Eustochia Smeralda Calafato (Messina, 25 marzo 1434 – Messina, 20 gennaio 1485) è stata una religiosa italiana. Nasce nel Villaggio SS.Annunziata della città di Messina. Molto si sa sulla vita di Santa Eustochia grazie a uno scritto biografico scritto da una consorella due anni dopo la morte e ritrovato negli anni quaranta del XX secolo. Si chiamava Smeralda Calafato, figlia di un nobile messinese, si tramanda che era molto bella. All'età di 15 anni decide di prendere i voti contro il parere della famiglia, pare che i fratelli abbiano anche minacciato di bruciare il convento. Ma nulla distoglie da questo proposito la giovane Smeralda che entra nel Monastero di Basicò con il nome di suor Eustochia, dove rimane per oltre dieci anni. Amante della povertà e molto risoluta nei suoi propositi ritiene che nel monastero non si osservi alla lettera la regola delle clarisse e a questo proposito ha molte discussioni con le consorelle e la badessa. Decide quindi, pare con i soldi di un ricco parente, di fondare nel 1464 un nuovo convento che chiamerà Montevergine dove alla sua morte vi erano ben 50 suore. Il suo corpo è ancora incorrotto ed è conservato nel Monastero di Montevergine. Venne canonizzata da Giovanni Paolo II l'11 giugno 1988. Si narra che lei posò come modello per Antonello da Messina nel quadro che raffigura la Vergine Maria. Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Santa_Eustochia_Calafato_di_Messina"
Eustochia Smeralda Calafato (Messina, 25 marzo 1434 – Messina, 20 gennaio 1485) è stata una religiosa italiana. Nasce nel Villaggio SS.Annunziata della città di Messina. Molto si sa sulla vita di Santa Eustochia grazie a uno scritto biografico scritto da una consorella due anni dopo la morte e ritrovato negli anni quaranta del XX secolo. Si chiamava Smeralda Calafato, figlia di un nobile messinese, si tramanda che era molto bella. All'età di 15 anni decide di prendere i voti contro il parere della famiglia, pare che i fratelli abbiano anche minacciato di bruciare il convento. Ma nulla distoglie da questo proposito la giovane Smeralda che entra nel Monastero di Basicò con il nome di suor Eustochia, dove rimane per oltre dieci anni. Amante della povertà e molto risoluta nei suoi propositi ritiene che nel monastero non si osservi alla lettera la regola delle clarisse e a questo proposito ha molte discussioni con le consorelle e la badessa. Decide quindi, pare con i soldi di un ricco parente, di fondare nel 1464 un nuovo convento che chiamerà Montevergine dove alla sua morte vi erano ben 50 suore. Il suo corpo è ancora incorrotto ed è conservato nel Monastero di Montevergine. Venne canonizzata da Giovanni Paolo II l'11 giugno 1988. Si narra che lei posò come modello per Antonello da Messina nel quadro che raffigura la Vergine Maria. Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Santa_Eustochia_Calafato_di_Messina"
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