lunedì 7 aprile 2008

Elisabetta Karađorđević

BernadElisabetta Karađorđević Principessa di Yugoslavia (Belgrado, 7 aprile 1936) è una principessa della Casa Reale Serba, un’attivista dei diritti umani ed un ex candidata alla Presidenza della Serbia. È la unica figlia femmina del Principe Paolo Karađorđević , reggente di Yugoslavia dal 1934 al 1941 durante la minore età di Pietro II di Jugoslavia e della principessa Olga di Grecia e Danimarca. Suo fratello maggiore è il principe Alessandro Karađorđević ; è cugina di secondo grado della regina Sofia di Spagna e di Carlo, principe del Galles. Ha sposato il 21 maggio 1960 (divorziando nel 1966), Howard Oxenberg, un creatore americano di vestiti: sono i genitori dell’attrice Catherine Oxenberg e della disegnatrice di maglioni Christina Oxenberg. Si è sposata la seconda volta il 23 settembre 1969 con il banchiere Neil Balfour (nato nel 1944): hanno avuto un figlio, Nicholas Augustus Balfour. Divorziata da Balfour, ha avuto una relazione con l’attore britannico Richard Burton. Si è sposata una terza volta, il 28 febbraio 1987, a New York con il dottore Manuel Ulloa Elias (1922 - 1992), l'ex Primo Ministro del Perù, nonché ex Ministro dell’economia, delle finanze e del commercio. Ha iniziato i suoi studi in Sud Africa, poi in Gran Bretagna e Svizzera, ed infine ha studiato storia delle Belle Arti a Parigi. Parla inglese, francese, spagnolo, italiano, serbo ed è cittadina del Regno Unito, Stati Uniti e Serbia. Vive a Belgrado, avendo creato alcune tensioni con i suoi parenti chiedendo di poter anch’essa vivere nella residenza reale di Beli Dvor, la sua casa durante l’infanzia, e per le sue attività pubbliche. La principessa Elisabetta ha intuito ben presto i pericolosi segnali che avrebbero portato la ex Jugoslavia in un lungo bagno di sangue per gli odi e le rivalità religiose ed etniche temporanemante soppresse dalla dittatura comunista. Si espresse in Europa ed in America per invitare a colmare le lacune tra i diversi gruppi etnici. Lavorando dietro le quinte con i programmi delle Nazioni Unite, chiese in Vaticano nel 1989 a Monsignor Taurant, il Ministro degli Affari Esteri della santa Sede di cercare di contribuire a migliorare i rapporti fra le comunità cattoliche ed ortodosse in Jugoslavia. Alla fine del 1990 creò la “Fondazione Principessa Elisabetta”, un’organizzazione apolitica e no-profit, avendo già previsto l'importanza cruciale di uno strumento per tentare di appianare le tensioni che fermentavano appena sotto la superficie. A seguito delle guerre jugoslave, i suoi sforzi si appuntarono sul trasporto dei rifornimenti medici, l'alimentazione, i vestiti e le coperte per gli accampamenti dei rifugiati, oltre che nel trovare case per i bambini vittime di guerra e trovando posti nei colleges americani per gli studenti. Prima che la guerra civile cominciasse in Jugoslavia, nel gennaio 1990 invitò il vescovo ortodosso Sava ed il Muftì di Belgrado, assieme al Ministro Jugoslavo gli Affari Religiosi a partecipare ad una conferenza a Mosca organizzata da Gorbaciov. Questa fu la seconda riunione internazionale di politici e capi religiosi incentrata sui problemi e le possibili soluzioni per il mondo moderno; erano presenti anche Madre Teresa di Calcutta, l'Arcivescovo di Canterbury, il Dalai Lama, Al Gore e Carl Sagan. Decise di concorrere alla presidenza della Serbia nelle elezioni presidenziali del 2004, malgrado le obiezioni dei suo cugino il Principe Ereditario Alessandro di Jugoslavia: dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale la famiglia reale era stata esiliata dal paese e privata di tutte le loro proprietà. "In caso di vittoria –dichiarò- la mia priorità non sarà un ritorno della monarchia, ma creare un vero stato." Ottenne 63.991 voti, il 2.1%, finendo al sesto posto. La principessa Elisabetta è una imprenditrice e autrice di quattro libri per bambini; ha anche creato profumi che vengono venduti in telepromozioni. Nel 2002 la principessa Elisabetta ha ricevuto a Zug, in Svizzera il primo “Nuclear Disarmament Forum Award” ed il “Demiurgus Peace International” assieme a Vladimir Putin, Desmond Tutu, Ted Turner ed altri per i eccezionali meriti nell’attività di costruzione della pace fra le nazioni. Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Elisabetta_Kara%C4%91or%C4%91evi%C4%87

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