martedì 22 aprile 2008

Madame de Staël

Anne-Louise Germaine Necker, baronessa di Staël-Holstein meglio conosciuta con il nome di Madame de Staël (Parigi, 22 aprile 1766Parigi, 14 luglio 1817) è stata una scrittrice francese di origini svizzere. Figlia di Jacques Necker, ministro delle finanze del re di Francia Luigi XVI, e di Suzanne Curchod, Anne-Louise si giovò di una formazione accademica frequentando il salotto culturale organizzato dalla madre. Dopo il matrimonio con il barone de Staël-Holstein, ambasciatore svedese presso il governo francese, Anne-Louise diede vita a un proprio circolo culturale ospitando alcuni dei maggiori intellettuali dell'epoca. Con il nome di Madame de Staël intraprese la carriera letteraria. Un testo a favore della cultura tedesca le costò l'inimicizia di Napoleone Bonaparte e l'interdizione da Parigi. Stabilitasi sul lago di Ginevra diede vita a un nuovo salotto e continuò a scrivere. Nel gennaio 1816 si inserì nel dibattito in Italia fra classicisti e romantici pubblicando sul primo numero della 'Biblioteca Italiana' un articolo intitolato "Sulla maniera e l'utilità delle traduzioni" nel quale criticava i classicisti per la loro staticità nelle tematiche, ormai antiche e ripetitive; consigliava inoltre di prendere spunto dalle letterature europee come quella inglese e tedesca, che rappresentavano grande innovazione e modernità. Fra i grandi sostenitori del classicismo italiano che risposero all'articolo della de Stael, vi fu Pietro Giordani, "cara e buona immagine paterna" di Giacomo Leopardi. « Dovrebbero a mio avviso gl'italiani tradurre diligentemente assai delle recenti poesie inglesi e tedesche; onde mostrare qualche novità a' loro cittadini. » ( Madame de Staël, "Sulla maniera e l'utilità delle traduzioni" traduzione di Pietro Giordani) Dopo la caduta di Napoleone fece ritorno a Parigi dove morì. Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Madame_de_Sta%C3%ABl

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