mercoledì 24 dicembre 2008

Un caffè, grazie

RICERCA SPAGNOLA
Più forte per gli uomini la «sferzata» del caffè
Già dopo dieci minuti l’effetto stimolante della caffeina si fa sentire, ma ci sono differenze fra i due sessi
Gli effetti del caffè si fanno sentire di più sugli uomini che sulle donne Uomini più sensibili delle donne alla caffeina. Per la prima volta un gruppo di psicologi dell’Università di Barcellona hanno studiato gli effetti del caffè, anche decaffeinato, sulle performance mentali, tenendo conto delle differenze di genere. E hanno scoperto che, nell’uomo, dopo una tazzina di caffè i livelli di attenzione aumentano nel giro di dieci minuti, mentre l’effetto si manifesta più tardi nelle donne. Ma il gruppo della psicobiologa Ana Adan non si è limitato a questo. Dal momento che la maggior parte degli studi prevedono la somministrazione di caffè con concentrazioni di caffeina molto più alte del normale, gli esperti spagnoli hanno invece pensato di misurare gli effetti non soltanto del normale espresso (che contiene all’incirca 100 mg di caffeina), ma anche di quello decaffeinato (che di caffeina ne contiene soltanto 5 mg).
IL DECAFFEINATO - Per valutare la risposta alla sostanza stimolante i ricercatori hanno selezionato 668 studenti universitari di cui 238 maschi e 450 femmine, con un’età media di 22 anni. Poi hanno misurato i livelli di caffeina prima che i partecipanti allo studio bevessero una tazzina di caffè e dopo 10, 20 e 30 minuti. L’esperimento è stato condotto sia a metà giornata, fra le undici e l’una, sia nel pomeriggio, fra le quattro e le sei, in modo da controllare anche eventuali differenze nei diversi momenti della giornata.
PIÙ ATTENZIONE – «Benché sia gli uomini che le donne – ha commentato Ana Adam – abbiano sperimentato, dopo il caffè, un miglioramento dei loro livelli di attenzione che aumentava con il passare del tempo, l’effetto maggiore si verificava però nei maschi». Il picco massimo della caffeina nel sangue si raggiunge dopo 45 minuti dall’assunzione, ma bastano quei dieci minuti per arrivare alla metà della concentrazione massima. E il momento della giornata non fa differenza. Anche quando bevevano caffè decaffeinato, i partecipanti allo studio hanno segnalato un piccolo miglioramento del loro grado di attenzione che però non si manteneva nel tempo. E in questo caso erano le donne a mostrare l’effetto più marcato. Se una persona quindi non può bere caffè «vero» può accontentarsi di quello decaffeinato, anche se resta da valutare se questi effetti sono semplicemente soggettivi o se hanno un qualche impatto sulla performance mentale.
Adriana Bazzi 23 dicembre 2008 Corriere della Sera

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