giovedì 1 gennaio 2009

Addio a Helen

VrubelAveva 91 anni, fu la prima donna bianca a opporsi al regime segregazionista Botha la definì "gattina viziata", Mandela ne elogiò il coraggio e l'impegno
Sudafrica, addio a Helen Suzman icona della lotta all'apartheid
di DANIELE MASTROGIACOMO
Il Sudafrica piange Helen Suzman, icona della lotta all'apartheid, morta oggi, primo giorno di questo 2009, a 91 anni. Liberale progressista, Suzman aveva occupato dal 1953 al 1989 uno scranno nel parlamento del regime razzista di Pieter Willem Botha. Ma è stato soprattutto il suo impegno politico dal 1961 al 1974 a consacrarla come la prima donna bianca che si batteva contro il governo segregazionista sudafricano. Per 13 anni fu l'unica esponente dell'opposizione a sedere nell'emiciclo all'epoca occupato esclusivamente da partiti favorevoli all'apartheid. Infastidito dai suoi interventi che criticavano in modo efficace e intelligente le misure razziste adottate dal Parlamento, il presidente Botha la definì "una gattina viziata". Fu Nelson Mandela, eletto presidente nel 1994, a riconoscere il ruolo fondamentale da lei avuto durante le lotte per l'abolizione delle leggi razziste. "Il suo coraggio, la sua costanza, il suo impegno per i principi di giustizia", dichiarò Mandela, "la consacrano come una delle figure di spicco nella storia del Sudafrica". In occasione del 90° anniversario della fondazione del paese, a Helen Suzman venne conferita la medaglia d'oro al merito, uno dei più rari e prestigiosi riconoscimenti del gigante africano. "Per me", aveva risposto Suzaman, "è stato un onore. Ho avuto l'opportunità eccezionale di utilizzare la scena del Parlamento per attirare l'attenzione del mondo intero su quello che stava accandendo nel nostro amatissimo paese". Fu due volte candidata al premio Nobel per la pace. Da alcuni anni si era ritirata nella sua casa di Johannesburg e appariva raramente in pubblico. Se n'è andata in silenzio. Anche se la conoscevano tutti: una storia di impegni per l'abolizione della segregazione e per la libertà che è stata tramandata di generazione in generazione.
(1 gennaio 2009) Repubblica

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