venerdì 6 febbraio 2009

Battisti

Mme Neyt/DuranTensione anche al Senato di Brasilia
Caso Battisti, l'Europarlamento interviene con il Brasile
«Tenga conto delle sentenze italiane». Un minuto di silenzio a Strasburgo per le vittime del terrorista
STRASBURGO - Il Parlamento europeo ha invitato il Brasile tenere conto delle sentenze italiane sulla
mancata estradizione di Cesare Battisti. La mozione è stata approvata con 46 voti a favore e otto contrari. È una decisione di segno opposto di quella della Commissione europea, che lo scorso 29 gennaio aveva reso noto di «non avere la competenza» per intervenire sul caso. L'assemblea di Strasburgo si è fermata per un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime del terrorista. Il minuto di silenzio è stato chiesto in modo irrituale dalla capo delegazione di Alleanza nazionale, Roberta Angelilli, che ha chiesto di utilizzare il suo tempo di parola per questo omaggio. La richiesta è stata rispettata da tutti i pochi presenti, che si sono alzati in piedi.
PROCEDURE - La rappresentanza permanente del Brasile presso l'Ue aveva in precedenza fatto sapere che il governo brasiliano ritiene che tutte le procedure per la concessione dello status di rifugiato a Cesare Battisti siano in linea con la legislazione brasiliana, sottolineando il principio alla base del diritto internazionale dei rifugiati, secondo il quale la concessione di questo status non costituisce un atto di ostilità tra Stati.
TENSIONE - Il caso Battisti e la reazione italiana provoca tensioni anche nel Parlamento brasiliano. Mercoledì sera al Senato di Brasilia c'è stato un battibecco tra Eduardo Suplicy, del partito del presidente Lula che in queste settimane ha difeso lo status di asilo politico concesso all'ex terrorista italiano, e Demostenes Torres, del Partito conservatore all'opposizione. Torres ha detto che «il Brasile stia diventando» un Paese disposto a concedere l'asilo politico a «delinquenti che hanno commesso delitti di sangue». Lo scambio di accuse è proseguito per alcuni minuti, fino a quando il presidente dell'aula ha deciso di staccare il microfono a entrambi. Corriere della Sera

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