lunedì 28 maggio 2007

Never forget: Reinhard Heydrich


Reinhard Heydrich, figlio di un apprezzato insegnante di musica del locale conservatorio, alto, elegante, intelligente, biondo con gli occhi azzurri, è un valido sciatore, tira di scherma, pilota aerei e suona ottimamente il violino, rappresentava l'ideale per milioni di giovani tedesche . Nacque il 7 marzo 1904 ad Halle. Heydrich, appena espulso dalla Marina (per aver sedotto la figlia di un alto ufficiale), ebbe l'occasione della sua vita: incontrare Himmler. Il gerarca nazista stava cercando di creare un servizio segreto interno alle SS e Heydrich gli apparve la persona più adatta. R.H. fu il capo della polizia politica di Monaco (1933), presiedette inoltre alla purga del giugno 1934 contro le SA (la cosiddetta "notte dei lunghi coltelli"). Heydrich già il 1° giugno si era iscritto al partito, ora, con l'appoggio di Himmler venne ammesso nelle SS. In pochi mesi era nato il servizio segreto che Himmler voleva, completamente al suo servizio: il Sicherheitsdienst (SD). In pochi anni Himmler ed Heydrich divennero gli uomini più temuti della Germania nazista: erano i padroni della polizia. Già negli anni precedenti lo scoppio della guerra Heydrich riuscì a far spostare nella sua sfera di competenze le attività connesse alla persecuzione degli ebrei; R.H. ebbe il mandato di avviare la "soluzione finale della questione ebraica" nel territorio dell'Urss e di formare, a tal fine, delle unità speciali, le cosiddette Einsatzgruppen della Polizia di sicurezza e del SD, incaricate dell'uccisione di massa degli ebrei sovietici. Il 27 maggio 1942 un commando di patrioti cecoslovacchi paracadutati dagli inglesi tese un agguato a Heydrich lanciando una bomba a mano nella sua auto scoperta. Morì il 4 giugno 1942, in seguito alle ferite riportate. La sua morte scatenò una serie di feroci rappresaglie da parte dei tedeschi .

"Il viso di Heydrich era grigio come la sua uniforme. Nel dorso della sua giacca si vedevano due o tre piccoli strappi, ma parevano di poca importanza. Heydrich teneva la mano premuta contro un rene. L'agente di polizia l'aiuto' a salire sul sedile accanto all'autista (.......) prima che potesse ingranare la marcia, Heydrich urlava di nuovo come un ossesso (.....) Il Reichsprotektor non poteva star seduto, soffriva troppo. Voleva sdraiarsi (.....) aiuto' Heydrich a passare nella parte posteriore del camioncino. Heydrich vi si trascino' dentro e si mise supino, con la gamba allungata sopra una delle ceste. Il camioncino parti'. Il reichsprotektor della Boemia e della Moravia, il macellaio degli ebrei, il torturatore, il sadico, sussultava ad ogni asperita' del terreno, e le nocche della sua mano sinistra, con cui si aggrappava alla parete del camion, erano bianche per la stretta convulsa." da Sette uomini all'alba di Alan Burgess
(Medusa di Levy)

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