mercoledì 24 ottobre 2007

Spritz

Lo spritz è un aperitivo alcolico i cui natali storici hanno radici ai tempi della dominazione austroungarica nel Veneto e nel Friuli Venezia Giulia, in particolare nelle aree di Venezia e di Trieste. Nella sua forma più tradizionale, ovvero una semplice mescolanza fra acqua frizzante e vino (rosso o bianco), viene tuttora comunemente consumato a Trieste e provincia, dove alle varianti con altre bevande, più simili ad un aperitivo vero e proprio e descritte in seguito - vengono date altre denominazioni dialettali. È simile al più recente pirlo bresciano. Nel corso degli anni, la bevanda si è rapidamente diffusa nelle altre città del Friuli Venezia Giulia, del Veneto, del Trentino e anche nelle città dell'Istria e in alcune della Dalmazia. Non esiste una composizione univoca per lo spritz, ma varianti cittadine, a loro volta interpretate liberamente dai baristi, ognuno con una propria preparazione particolare. Un comune denominatore tra le varianti esistenti è comunque la presenza di vino bianco secco ed acqua minerale gassata o seltz (si può usare anche l'acqua tonica) che, quantitativamente, devono essere almeno al 40% e al 30%; il restante 30% viene completato dalle più svariate tipologie di bevande alcolche, a volte anche mischiati, con la regola non scritta di preservare una colorazione rossa del cocktail. La gradazione alcolica è quindi variabile, ma si può valutare mediamente sui 15°. A Padova ed a Venezia lo spritz viene preparato mescolando alla base di prosecco e seltz del Campari, dell'Aperol o del Cynar ed aggiungendo una fetta di limone, d'arancia o un'oliva. Nel Trentino lo spritz è altrettanto rinomato sia tra i giovani che tra gli anziani, i quali generalmente per indentificare il prodotto usano il sinonimo bianco con Aperol. Solitamente se a Trento, Rovereto o Riva del Garda (i maggiori centri delle zone di consumo) si ordina uno spritz la ricetta non cambia: si tratta di ghiaccio, Aperol, spumante e una fetta di arancia. La vera variante, nelle varie zone, è la tipologia e il gusto dello spumante. A Trento spicca per lo spumante Ferrari, come anche a Riva del Garda mentre nel roveretano e Val Lagarina oltre ai vari spumanti può variare con la sostituzione con prosecco. In una variante la seltz si sostituisce con del gin. In Alto Adige invece, similmente a quanto avviene a Trieste, lo spritz viene servito alla maniera originale austriaca, ossia con vino bianco ed acqua. Lo spritz come inteso nel Veneto, in Alto Adige viene servito sotto il nome di veneziano. Nel Veneto lo spritz è un vero rituale popolare, che coinvolge fin dalla tarda mattinata giovani ed anziani. È senza dubbio l'aperitivo più consumato, diffuso e contestato, un tradizionale viatico per la socialità nonché un simbolo della frizzante atmosfera cittadina. Nelle osterie di campagna, come nei bar del centro, lo spritz è servito con gli immancabili cicchetti (stuzzichini), con prodotti soprattutto della zona: affettati, formaggi, verdure grigliate, pesce a seconda delle località, di mare o montagna, cambiano gli abbinamenti, ben presentati nei banconi dei locali. Rispetto al Pirlo bresciano, lo spritz, oltre ad avere una tradizione molto più antica, fa parte ormai del costume, non solo di un'unica città, ma di tre regioni, Slovenia e Croazia, che conservano ancora molte tradizioni legate alla cultura Veneta dove l'aperitivo è chiamato Spritzen. Di recente, vista la notorietà dell'aperitivo, alcune note marche di liquori hanno utilizzato il nome Spritz per indicare un loro prodotto, questo non fa altro che aumentarne la "fama". Il luogo dove è più consolidato il rituale dello spritz è Padova in Piazza delle Erbe e Ghetto, di seguito Campo Santa Margherita a Venezia, Porta San Tommaso a Treviso, zona Piazza Matteotti a Udine, Piazza delle Erbe a Verona, Piazza delle Erbe e Piazza dei Signori a Vicenza, Spiaggia del Faro e nei numerosi locali lungo via Bafile a Jesolo Lido, Piazza Unità d'Italia a Trieste, al Bar Roma a San Donà di Piave , Piazza Libertà e Ponte Vecchio a Bassano del Grappa, Piazza Giorgione a Castelfranco Veneto, sotto la Loggia dei Grani a Montebelluna, al Centrale di Asolo, nei blasonati locali in Corso Italia a Cortina d'Ampezzo, Piazza Cima a Conegliano Veneto a Chioggia, è di tradizione consumare lo spritz, nelle osterie lungo i canali, accompagnato con pesce allo "scòta deo" (appena grigliato).Origini Le origini sono ignote, tuttavia sembra che una parte non indifferente nella diffusione dello spritz l'abbiano avuta i soldati dell'Impero Austriaco di stanza in quella che fu la Repubblica Serenissima i quali, per stemperare l'elevata gradazione alcolica dei vini veneti, li avrebbero allungati con acqua; da qui si vuole l'origine del nome, che dovrebbe derivare dal verbo tedesco "spritzen", che significa "spruzzare", il gesto appunto di allungare il vino con l'acqua. Un'altra teoria racconta invece che il nome deriverebbe da un vino austriaco, più precisamente della regione di Wachau. Negli anni successivi, il costume si sarebbe diffuso ad altre città, con l'introduzione progressiva di varianti che, come tocco di colore, prevedevano l'aggiunta di alcolici di colore rosso, quali l'Aperol, il Campari, il Cynar, il Bitter, il Select (quasi esclusivamente, quest'ultimo, nella città di Venezia) o di colore nero come la China Martini. La Baccante è di Bouguereau

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