venerdì 7 dicembre 2007

Fiorenzo Magni o il leone delle Fiandre


Fiorenzo Magni (Vaiano, 7 dicembre 1920) è un ex ciclista italiano, uno dei più forti e famosi degli anni Quaranta e Cinquanta. Soprannominato il Leone delle Fiandre, fu il "terzo uomo" dell'epoca d'oro del ciclismo italiano, degno rivale di Fausto Coppi e Gino Bartali. Trasferitosi giovanissimo a Monza dalla natia Toscana, divenne professionista nel 1940, ma in pochi credettero nelle sue capacità e per otto anni dovette accontentarsi del ruolo di gregario. Ebbe fra l'altro, come tutti i ciclisti della sua epoca, una carriera pesantemente penalizzata dagli eventi bellici. Finalmente, nel 1948, vinse il suo primo Giro d'Italia, nonostante una severissima penalizzazione di 120 secondi inflittagli dalla giuria per delle spinte irregolari. Quel successo fu il preludio di un periodo pieno di soddisfazioni. Le sue caratteristiche tecniche - che ne facevano un ottimo passista-scalatore ed un grandissimo discesista - unite a una tenacia che lo rendeva capace di ribaltare situazioni apparentemente disperate, lo portarono a vincere ben tre Giri delle Fiandre (tra l'altro consecutivi, dal 1949 al 1951, da cui il famoso soprannome) e altri due Giri d'Italia (nel 1951 e nel 1955). Tra le sue molte affermazioni sono da ricordare anche tre Giri del Piemonte, tre Trofei Baracchi e tre Campionati nazionali. Inoltre, si piazzò secondo ai Mondiali di ciclismo su strada del 1951 (preceduto dallo svizzero Ferdi Kübler) e al Giro d'Italia del 1956 (dietro il lussemburghese Charly Gaul) alla "veneranda" età di 36 anni. Durante la 12° tappa del Tour de France del 1950, mentre era in maglia gialla, si ritirò dalla corsa insieme a tutta la squadra italiana in seguito alle pressioni e alle insistenze di Bartali, che era stato aggredito sul Col d'Auspin da alcuni spettatori francesi. Negli ultimi anni di attività fu un acceso fautore delle sponsorizzazioni delle squadre ciclistiche da parte di industrie extraciclistiche. Ritiratosi dall'attività conservò a lungo posizioni di rilievo in ambito dirigenziale. Fu C.T. della Nazionale, poi presidente dell'Associazione Corridori ed infine presidente della Lega del Professionismo. Fiori di Carbonetti

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