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Rudi Dutschke o Rudi il rosso
Alfred Willi Rudi Dutschke (Schönefeld bei Luckenwalde, 7 marzo 1940 - Aarhus, Danimarca 24 dicembre 1979) è stato il leader della SDS, il movimento studentesco tedesco a sfondo socialista anarchico-rivoluzionario, e del successivo movimento dei Verdi. I suoi grandi slogan erano: impegno diretto ed attivo per una rivolta contro la società, contro la struttura delle università, contro i partiti ed il loro inserimento nel sistema, contro la civiltà dei consumi e la politica delle grandi potenze. Nacque in Germania Orientale da una famiglia contadina; impegnato nella comunità giovanile della Chiesa Evangelica, entrò subito in conflitto con le autorità della DDR per il suo impegno pacifista e democratico. Rifiutò il servizio militare e per questo venne escluso dall'accesso universitario. Riparò in Germania Ovest nel 1961, tre giorni prima che il muro spaccasse in due Berlino. Si iscrive alla facoltà di sociologia, e nel 1963 aderisce al gruppo Sovversive Aktion, che nel 1965 confluisce nell'SDS, organizzazione degli studenti socialdemocratici tedeschi. Dutschke diviene in breve tempo il leader dell'ala antiautoritaria dell'organizzazione. L'esplosione rivoluzionaria di Rudy il Rosso non divampò all'improvviso: erano anni che maturava attraverso una complicata e non sempre chiara elaborazione ideologica basata sugli insegnamenti dei tre M (Marx, Mao e Herbert Marcuse) ed alimentata, in maniera più logica e comprensibile, dalle insufficienze e dalle contraddizioni di una società preoccupata solo di godere e di sfruttare l'ondata del benessere. In Rudy il Rosso la contestazione giovanile europea aveva trovato il suo leader, un leader pronto ad accendere la miccia sotto la borghese paciosità della Germania di Kurt George Kiesinger, come sotto la mitica grandeur della Francia di Charles de Gaulle e la contraddittoria evoluzione di una Cecoslovacchia in bilico tra Antonyn Novotny e Alexander Dubcek (i carri armati dell'agosto e lo spuntare di Gustav Husak erano ancora lontani). Fu Dutschke a dare inizio, con le violente manifestazioni di Berlino, Amburgo e Norimberga (bersaglio l'impero giornalistico di Axel Springer) al primo caldo semestre del 1968, il semestre che in Italia ha visto gli studenti romani manifestare a Valle Giulia; e in Francia, nel celebre maggio, il potere gollista subire una mortale ferita. La storia di Rudy il Rosso sembrava concludersi quando tre colpi, sparatigli a bruciapelo da Joseph Bachmann, un esaltato tappezziere forse influenzato dalla massiccia propaganda dei mass media controllati da Axel Springer con titoli come "Fermate Dutschke Adesso!", l'11 aprile 1968 (una settimana dopo l'assassinio di Martin Luther King e due mesi prima di quello di Robert Kennedy) lo tolse dalla scena tedesca per alcuni anni. Una targa a ricordo dell'attentato compiuto l'11 aprile 1968 contro Rudi Dutschke è stata posta sulla Kurfürstendamm and Joachim-Friedrich Straße di Berlino.
Dopo l'attentato subito Rudi Dutschke si trasferì con la sua famiglia nel Regno Unito dove fu ammesso all'Università di Cambridge per completare gli studi, ma nel 1971 il governo Tory di Edward Heath lo espulse con la sua famiglia come "persona non grata" accusandolo di aver intrapreso "attività sovversive" e di essere responsabile di sommovimenti politici a Londra. Si trasferirono, quindi, a Aarhus in Danimarca. Rudi Dutschke rientrò sulla scena politica tedesca dopo che una serie di proteste contro la costruzione di un centrale nucleare fecero nascere un nuovo movimento politico verso la metà degli anni Settanta. Dutschke capì che questo movimento aveva una base ben più ampia di quello studentesco degli anni precedenti, e che il suo orientamento ecologista avrebbe influenzato le nuove generazioni. Cominciò a lavorare anche con dissidenti che si opponevano al governo comunista della Germania Orientale, della Polonia, dell'Ungheria e della Cecoslovacchia: Robert Havemann, Wolf Biermann, Milan Horacek, Adam Michnik, Ota Sik, solo per citarne alcuni. Rudi Dutschke svolse un ruolo primario anche nella formazione del partito politico dei Verdi (fondato nel 1980) convincendo i vecchi leader delle proteste studentesche (tra i quali Joschka Fischer) ad unirsi nelle elezioni provinciali dell'ottobre 1979 quando i Verdi superarono la soglia del 5% necessaria per ottenere seggi nel parlamento di Brema. In conseguenza dei danni al cervello causati dall'attentato, Rudi Dutschke continuò a soffrire problemi di salute che lo portarono alla morte il 24 dicembre 1979 ad Aarhus: ebbe una crisi epilettica mentre si faceva il bagno ed annegò. Natività di Lorenzo di Credi
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