mercoledì 16 gennaio 2008

Arturo Toscanini

Giovanni Boldini La donna dal cappello neroNato a Parma il 25 marzo 1867 da Paola e Claudio, appartenente alla media borghesia dal passato garibaldino, Arturo Toscanini studiò violoncello e composizione al Conservatorio di Parma, dove si diplomò nel 1885. Partito come violoncellista, all'età di diciannove anni, per una stagione dedicata all'opera italiana in Brasile, si ritrovò sul podio a sostituire il direttore d'orchestra brasiliano Miguez che aveva abbandonato la scena durante l' "Aida" di Verdi. Così ebbe inizio la straordinaria carriera del Maestro, considerato il più grande direttore di tutti i tempi. Tornato in Italia, diresse, tra le altre, la prima di "Pagliacci" di Leoncavallo al Teatro Dal Verme di Milano nel 1892, e nel 1895, nominato direttore artistico del Teatro Regio di Torino, inaugurò "La Bohème" di Puccini, diresse la prima produzione italiana di "Il crepuscolo degli dei" di Wagner e la prima torinese di "Tristano e Isotta".Nel 1898, all'età di 31 anni, divenne direttore stabile della Scala di Milano, il più importante teatro lirico italiano, al cui pubblico propose le prime in Italia del "Sigfrido" di Wagner, dell'"Onegin" di Tchaikovsky, della "Salomè" di Strauss, di "Pelléas et Mélisande" di Debussy, della "Tosca" di Puccini. Primo direttore italiano di fama mondiale, dalla memoria prodigiosa e la volontà ferrea, capace di interpretare alla perfezione la scrittura musicale, e di comunicare, con l'asciuttezza del gesto e l'essenzialità dell'espressione, tutte le sfumature di una partitura, Toscanini univa passione e rigore intellettuale, nella cura del particolare, nella capacità di seguire ed armonizzare ritmo e tensioni musicali, con estrema fedeltà al testo e genialità d'interprete.Sotto la sua guida, i teatri lirici acquisirono un metodo per valorizzare al massimo ogni elemento della performance - voci, coro, orchestra, costumi, scene, luci - ed i musicisti perfezionarono il livello dell'esecuzione. Nel 1908 fu chiamato al Metropolitan di New York, dove diresse, tra le altre, la prima di "La Fanciulla del West" di Puccini; da allora, gli Stati Uniti divennero la sua seconda patria. Rientrato in Italia nel 1915, alla fine della guerra riorganizzò l'orchestra del Teatro alla Scala, con la quale si recò in tournée in America. Nel 1928 fu nominato direttore stabile della Filarmonica di New York, mentre s'incrinarono i suoi rapporti con l'Italia: chiamato nel 1931 a dirigere un concerto a Bologna in onore di G. Martucci, si rifiutò di eseguire gli inni ufficiali e all'uscita del teatro fu schiaffeggiato da un gruppo di fascisti. Lasciò allora definitivamente il paese e si stabilì negli Stati Uniti per tornare solo nel 1946, a dirigere il concerto inaugurale della Scala ricostruita.Anche se nell'ultimo periodo della propria carriera si avvicinò maggiormente al genere sinfonico, l'opera fu sempre al centro dell'interesse del Maestro, come testimonia la registrazione dal vivo del "Falstaff" che Toscanini eseguì a New York nel 1950, all'età di 83 anni. Morì nella sua casa di Riverdale nel Bronx il 16 gennaio 1957, poche settimane prima del suo novantesimo compleanno. FONTE: http://www.italica.rai.it/index.php?categoria=biografie&scheda=toscanini

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