giovedì 21 febbraio 2008

La figlia di due desaparecidos argentini fa causa ai genitori adottivi

Dans BoadoBUENOS AIRES (20 febbraio) - Una coppia di argentini è andata sotto processo oggi per rapimento, nella prima azione legale intentata da una persona che venne adottata illegalmente durante la dittatura militare degli anni 1976-1983. Lo hanno comunicato alcuni attivisti per la difesa dei diritti umani. Circa 400 neonati furono sequestrati nei centri di tortura segreti durante la cosiddetta "guerra sporca" argentina e adottati da famiglie di militari o da loro amici. I gruppi per la difesa dei diritti umani affermano che finora una novantina di questi bambini hanno scoperto le loro vere identità. Maria Eugenia Sampallo, che scoprì la verità sul proprio passato nel 2001, è stata la prima ad aver avviato un'azione legale contro i suoi genitori adottivi. La coppia che la ha adottata, Osvaldo Rivas e Maria Cristina Gomez, e il capitano dell'esercito in pensione Enrique Berthier, accusato di averla consegnata loro, sono sotto processo in un tribunale federale di Buenos Aires. Sono accusati di averla sottratta ai suoi genitori biologici, di averla nascosta e di aver falsificato un certificato di nascita. La madre di Maria Eugenia Sampallo fu rapita nel 1977 quando era incinta di sei mesi e partorì mentre era in detenzione. Entrambi i genitori scomparvero dopo il loro arresto e si presume siano stati uccisi dal regime militare. «E' una decisione coraggiosa», ha dichiarato Victoria Donda, la prima tra i figli di desaparecidos a essere diventata deputato in Argentina. Fonte: http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=19155&sez=HOME_NELMONDO

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