martedì 25 marzo 2008

Magda Olivero

Jean BennerMagda Olivero (Saluzzo, 25 marzo 1910) è un soprano italiano. Nasce in una famiglia di magistrati. Svolge studi musicali completi (pianoforte, armonia e composizione) prima di intraprendere quelli di canto a Torino, con i Maestri Ricci e Gerussi. Il debutto avviene nel 1932, ne I misteri dolorosi di Nino Cattozzo, alla radio, seguiti, nel 1933 dal Gianni Schicchi di Puccini al Teatro Vittorio Emanuele di Torino. La sua carriera sembra interrompersi definitivamente nel 1941, anno del suo matrimonio. Dieci anni dopo, nel febbraio del 1951, su esplicita preghiera di Francesco Cilea, che ravvisa in lei l'Adriana Lecouvreur ideale, Magda Olivero torna di nuovo a calcare le scene interpretando con grande successo al Teatro Grande di Brescia proprio l'amata Adriana. Da quel momento la sua carriera va in crescendo, soprattutto in Italia, privilegiando il repertorio pucciniano e verista: a Margherita nel Mefistofele, Mimì nella Bohème, Manon Lescaut, Madama Butterfly, affianca Minnie nella Fanciulla del West , Iris di Mascagni, Fedora di Giordano, Tosca, Il tabarro, La Wally. Riprende immediatamente la sua leggendaria Violetta, già affrontata nella prima parte della carriera, che per un decennio ancora canterà un po' ovunque in Europa. Nel 1967 avviene il debutto negli Stati Uniti, a Dallas, nella Medea di Cherubini. Il successo è travolgente e la critica sostiene che la sua Medea è l'unica che possa affiancarsi a quella della Callas. Nel 1971 approda finalmente a New York, alla Philarmonic Hall, interpretando alcune arie di Puccini e Cilea e cimentandosi, nel secondo tempo, ne La voix humaine di Poulenc. Il pubblico americano le tributa un applauso della durata di 20 minuti alla fine dello spettacolo. Nel 1975, sessantacinquenne, Magda Olivero debutta al Teatro Metropolitan di New York nel ruolo di Tosca, conquistando la critica e il pubblico americano. La cantante si produrrà negli USA ancora per i successivi cinque anni, con crescente successo. Il ritiro dal palcoscenico avviene nel 1981, ancora con La voix humaine di Poulenc, a Verona, ma la sua carriera non s'interrompe: le sue esibizioni in pubblico continuano fino all'inizio degli anni '90. Nel 1993 incide, a Milano, una selezione di Adriana Lecouvreur, a sessantun anni dal debutto. Dotata di una tecnica del fiato esemplare, che le consentiva di eseguire filature delicatissime, e di una musicalità solidissima, Magda Olivero ha saputo conservare, se non migliorare le proprie qualità vocali per un lasso di tempo quasi doppio rispetto alla durata normale di una carriera nel campo della lirica. La sua voce è immediatamente riconoscibile, per la pronuncia personale e chiarissima e soprattutto per l'estrema duttilità nel modificare timbro e dinamica a seconda delle esigenze espressive. Altrettanto magistrale è il fraseggio, nella cui condotta, logica e armoniosa, si riconosce il talento della musicista, prima ancora che della cantante. Allo stile di canto insolitamente sensuale, che ne fece una grande interprete di Puccini e Cilea, si abbinava una altrettanto intensa presenza scenica. Le sue interpretazioni potevano suscitare un isterismo collettivo. Altri ne criticarono gli eccessi veristi: la sua arte rimane controversa, ma non lascia indifferenti. Rodolfo Celletti considera la Olivero la più grande cantante-attrice del XX secolo insieme a Claudia Muzio e Maria Callas. Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Magda_Olivero Io sono tra quelli che odiano il verismo!

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