giovedì 27 marzo 2008

Silvio e le babbione

De PenagosLe babbione che non piacciono a Silvio di Stefanella Campana
Una frase buttata lì, giusto poche parole, ma che danno il senso del pensiero politico di Silvio Berlusconi nei confronti delle donne (pronunciate nel giorno della loro festa). Nel leggere il resoconto del collega Minzolini sulle fatiche del candidato premier della Cdl nel mettere o scartare candidati per le liste, apprendiamo quanto sia stato arduo soprattutto trovare donne giuste dal momento che vanno escluse - parole virgolettate - donne con tre figli e le "babbione". Ovviamente se questa visione valesse per gli uomini (giusto per ricordare che dovrebbe esistere nel nostro civile paese la parità tra i sessi) lui sarebbe ovviamente escluso dal momento che ha più di tre figli e un po' babbione lo è considerata la sua età. Berlusconi forse dovrebbe essere più rispettoso delle "babbione" dal momento che, come riferisce l'Istat , costituiscono un insostituibile pilastro del welfare italiano coprendo i suoi troppi buchi. Ma pensandoci bene è un calcolo preciso: se le donne fanno politica, chi si prende cura dei bambini che non trovano posto negli asili nidi? Chi cura gli ottantenni e over? Non a caso il programma della Cdl prevede che il secondo stipendio in famiglia sia quello più tassato. Come dire: donne, è meglio se ve ne state a casa, se no, chi offre servizi a costo zero? Fonte: http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/hrubrica.asp?ID_blog=156

1 commento:

il Ratto dello spazio ha detto...

se ripenso alla povera rita levi...
come l'hanno maltrattata per 5 anni,
un gigante (intellettuale) dall'altezza del suo premio nobel
costretta a sopportare gli insulti di gentuccia come gasparri, calderoli e la russa...
questi sono servi che rispettano solo il denaro ed il pugno del padrone,
babbione
precari e tutto il resto per loro sono solo feccia o carne da elezione.