HuntMilena Vukotic (Roma, 23 aprile 1938) è un'attrice italiana di cinema e teatro. Figlia di un commediografo di origine montenegrina e di una pianista italiana, fin da piccola ha studiato recitazione e danza classica, in Italia e in Francia. Dopo aver fatto parte del corpo di ballo del Grand Ballet du Marquis De Cuevas, aiutata da un fisico esile perfetto per la danza, decise di dedicarsi esclusivamente alla sua primaria passione, la recitazione. Attrice minuta e delicata, dotata di soavità e leggerezza unita ad una notevole dose di classe che da sempre la contraddistingue, ha attraversato il nostro cinema (e non solo), dai primi anni Sessanta fino ad oggi. Nel 1958 il debutto cinematografico in La carne è debole. Poi le numerose commedie degli anni '60, assieme a film d'autore dei più prestigiosi registi: Giulietta degli spiriti (1965) e l'episodio Toby Damnit (inserito in Tre passi nel delirio, 1968) di Fellini, Amici miei (1975) e Amici miei atto II (1982) di Monicelli, L'arcidiavolo (1966) e La terrazza (1980) di Scola, La bisbetica domata (1967) di Zeffirelli, Il fascino discreto della borghesia (1973) e Quell'oscuro oggetto del desiderio (1976) di Buñuel. Molto particolare la sua partecipazione in Bianco, rosso e Verdone (1981) di Verdone, nel ruolo di una prostituta che si mostra nuda al protagonista. Le parti intime che si vedono nella scena in cui la prostituta tenta di sedurre Mimmo non appartengono alla Vukotic bensì ad una vera prostituta: l'idea, come ha ricordato lo stesso Verdone in un'intervista, venne al produttore Sergio Leone che voleva risparmiare tale scena di nudo ad un'attrice come la Vukotic. I suoi ruoli comunque sono quasi sempre di contorno, da caratterista, come la servetta timida e silenziosa oppure la signora dell'alta borghesia sofisticata e distinta. Attiva anche in televisione, nel 1964 Lina Wertmüller la scelse per il ruolo di una delle sorelle del Gian Burrasca di Rita Pavone e fu anche una azzeccatissima Alice nella trasposizione televisiva del celebre personaggio di Lewis Carroll del 1970. In teatro divenne una delle attrici predilette di Rina Morelli (fra gli spettacoli Oh, che bella guerra del 1982 o Così è se vi pare di Pirandello nel 1983). Ha lavorato anche in altri prestigiosi allestimenti accanto a Franco Zeffirelli, Giorgio Strehler, Paolo Poli e Jean Cocteau. Al grande pubblico è rimasta indissolubilmente legata al personaggio della "Pina", la moglie piccolo borghese, disincantata ma sempre sottomessa di Fantozzi, il personaggio di Paolo Villaggio. Subentrata a Liù Bosisio dopo i primi due film della serie, sarà però proprio la Vukotic a restare nell'immaginario collettivo in una delle coppie più note del cinema italiano. Fra i film della serie Fantozzi contro tutti (1980), Fantozzi va in pensione (1988), Fantozzi alla riscossa (1990), Fantozzi in paradiso (1993, con il quale vinse il Nastro d'Argento come miglior attrice non protagonista nel 1994), Fantozzi 2000 (1999). Dal 1998 è riuscita a scrollarsi di dosso un po' il "fardello" di questo personaggio così popolare (lo riprenderà nel 1999 in "Fantozzi 2000, La Clonazione"), grazie alla partecipazione alla serie TV di successo Un medico in famiglia, dove interpretava il personaggio un po' snob di nonna Enrica, contrapposta al più affabile Lino Banfi nel ruolo di nonno Libero. Nel 2007, ha lavorato nel film Saturno contro di Ferzan Ozpetek, e sempre nello stesso anno ha vinto il Ciak d'oro alla carriera. Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Milena_Vukotic
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