mercoledì 23 aprile 2008

Silvana Mangano

Fantin LatourSilvana Mangano (Roma, 23 aprile 1930Madrid, 16 dicembre 1989) è stata un'attrice italiana. Dopo il matrimonio con il produttore Dino De Laurentiis, ha lavorato con i nomi più importanti del cinema italiano: Federico Fellini, Vittorio De Sica, Alberto Lattuada, Marco Ferreri, Pier Paolo Pasolini, Franco Zeffirelli e Luchino Visconti. Agli inizi degli anni '40, Silvana Mangano seguì un corso di recitazione incontrandovi Marcello Mastroianni, il suo primo grande amore; la loro unione durò poco, dato che appena diciannovenne venne scelta da Giuseppe De Santis per il film neorealista Riso amaro (1949) dove incontrò Vittorio Gassman. Il film ottenne un successo straordinario e la Mangano, grazie anche alle sue doti fisiche, fu lanciata definitivamente nel mondo del cinema. Sempre nel 1949 lavorò in Cagliostro e nuovamente con Gassman ne Il lupo della Sila, tanto che girarono voci che la volevano fidanzata con l'attore. L'anno successivo girò con Amedeo Nazzari Il brigante Musolino, poi prese parte a Luci del varietà (1951) di Federico Fellini e Alberto Lattuada. Quello stesso anno sposò il produttore cinematografico Dino De Laurentiis, dal quale ebbe quattro figli: Veronica, Raffaella (futura produttrice), Federico (morto tragicamente nel 1981) e Francesca. La consacrazione a diva arrivò con il film Anna (1951), sempre di Lattuada. Ormai attrice affermata accanto a Gina Lollobrigida e Antonella Lualdi, grazie al fortunato e remunerativo matrimonio con De Laurentiis, partecipò a pochi ma importanti film come Il più comico spettacolo del mondo (1953) e L'oro di Napoli (1954) di Vittorio De Sica. Fu nuovamente accanto a Gassman in "Mambo" (1954) e nella sua prima opera internazionale, Ulisse (1954) di Mario Camerini, al fianco di Kirk Douglas e Anthony Quinn, dove interpreta due personaggi: Penelope e la Maga Circe. Le chiesero di lavorare con Mastroianni, ma più di una volta rifiutò, accettando di lavorare nel film La tempesta (1958). Inevitabile il confronto divistico tra la Mangano e il mito nascente di Sophia Loren, sostenuto da Carlo Ponti, una volta socio di De Laurentiis. Grande risalto giornalistico ebbero nel 1956 le riprese del film Uomini e lupi, di Peppino De Santis, accanto a un ancora immaturo Yves Montand e all'esperto Guido Celano: durante una pausa della lavorazione, nelle montagne della Majella in Abruzzo, la Mangano fu assalita da uno dei lupi utilizzati per le scene, sfuggito al proprio domatore. Celano, rischiando la propria incolumità, riuscì a bloccare l'animale, che fu poi abbattuto da un cacciatore che si trovava in zona. In seguito la Mangano continuò a selezionare le proposte ricevute, lavorando in due film famosi come La diga del Pacifico (1958), il cui titolo originale era This Angry Age, diretto da René Clément, con Anthony Perkins e Guido Celano come co-interpreti e La grande guerra (1959) di Mario Monicelli con Alberto Sordi, Vittorio Gassman e decine di straordinari attori dell'epoca. Con il film La ciociara (1960) e i riconoscimenti internazionali tributati alla sua interprete Sophia Loren, la Mangano decise di rappresentare, insieme a Claudia Cardinale, l'attrice degli italiani, rifiutando quindi parecchi contratti con l'estero.Partecipò a Crimen (1960) di Mario Camerini, Jovanka e le altre (1960) di Martin Ritt, Una vita difficile (1961) e Il giudizio universale (1961). Grazie a Carlo Lizzani interpretò il primo ruolo introspettivo con il film Il processo di Verona. Lavorò anche con il regista Tinto Brass in La mia signora (1964) e Il disco volante (1964), con Alessandro Blasetti in Io, io, io... e gli altri (1965) e fu diretta da Sordi nel satirico Scusi, lei è favorevole o contrario? (1966). Negli anni dal 1967 al 1974, Silvana Mangano ebbe l'opportunità di mostrare il suo talento in modo definito, guidata da due maestri quali Pasolini e Visconti, che avevano compreso e intuito il suo modo di recitare. Fu una splendida Giocasta nel film Edipo Re (1967) e lavorò inoltre nei due film Il capriccio all'italiana (1967) e Le streghe (1967) accanto a Totò. Interpretò una madre snaturata e ipocrita in Teorema (1968) con Massimo Girotti e Terence Stamp. Dopo il Decameron (1971) abbandonò Pasolini e recitò nella commedia Lo scopone scientifico (1972), considerato da alcuni il capolavoro di Luigi Comencini, attorniata da Alberto Sordi, Bette Davis e Joseph Cotten. Visconti la volle in Morte a Venezia (1971) e, accanto a Romy Schneider, in Ludwig (1973), poi l'anno seguente nel cast all-stars di Gruppo di famiglia in un interno (1974) con Burt Lancaster, Claudia Cardinale ed Helmut Berger. La morte del figlio ventenne Federico (avvenuta il 15 luglio 1981 in un incidente aereo in Alaska) causò un forte periodo di depressione. La Mangano divorziò da De Laurentiis e, ammalatasi di un tumore allo stomaco, si ritirò a vita privata, lavorando solo nel film Dune (1984) di David Lynch. Intuendo l'avvicinarsi della fine, si rappacificò con Dino De Laurentiis e lavorò ancora con Marcello Mastroianni nel capolavoro di Nikita Mikhalkov Oci ciornie (1987). Morì due anni più tardi per emorragia cerebrale, lasciando nella memoria del pubblico italiano il ritratto di una grandissima attrice e stimata interprete. Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Silvana_Mangano

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