Alma Tadema/Festa di primaveraSanta Sara di Antiochia, venerata come santa e martire cristiana dalla Chiesa cattolica, visse fra il III ed il IV secolo, originaria della città mediorientale di Antiochia, dove troverà la morte a causa della fede: aveva fatto battezzare i figli contro il volere del marito e contravvenendo alle disposizioni Imperiali Romane. L’agiografo Sinassario Alessandrino è l’unico a portare testimonianza scritta della martire, ponendo il giorno commemorativo della sua “rinascita al cielo” il 20 aprile. Sara doveva essere di nobili natali, o comunque figlia di una famiglia benestante, in quanto andata in sposa ad alto ufficiale in servizio presso l’armata dell’imperatore Diocleziano, la fonte lo cita con il nome di Socrate. Sembra che entrambi fossero cristiani, il marito per via del suo servizio nell’esercito accettò di abiurare la fede, indirettamente, poiché giurò fedeltà all’imperatore (che consisteva sostanzialmente in un rito idolatra al culto imperiale), mentre Sara continuò a professare la sua fede. In seguito nacquero due figli, Sara sapendo che per i cristiani tirava una brutta aria in Antiochia e nell’Asia minore in genere, per via delle persecuzioni avviate da Diocleziano, preferì non fare battezzare in città i figli, perciò decise di riparare in Egitto ad Alessandria, dove viveva una prosperosa comunità di Cristiani che non erano ancora stati eccessivamente vessati dalle persecuzioni. Sara fece ritorno ad Antiochia con i figli. Giunta a casa raccontò il fatto al marito Socrate, il quale fece rapporto al suo comandante Diocleziano. Questi fece convocare Sara e la inquisì con asprezza, ella spaventata si chiuse in un totale mutismo. Irritato per il comportamento tenuto dalla donna la condannò al rogo con i suoi due figli. Secondo il Priorato di Sion, Sarah sarebbe il nome della figlia di Maria Maddalena e Gesù Cristo. Fonte http://it.wikipedia.org/wiki/Santa_Sara_di_Antiochia
domenica 20 aprile 2008
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