mercoledì 16 aprile 2008

Sichelgaita di Salerno

WaterhouseSichelgaita di Salerno (103616 aprile 1090) è stata una principessa longobarda, fu la seconda moglie di Roberto il Guiscardo. Figlia di Guaimario IV principe di Salerno, sposò Roberto nel 1058, dopo il divorzio di quest'ultimo dalla prima moglie Alberada, dovuto a sospetti di consanguineità. Sua sorella Gaitelgrima aveva invece già sposato Drogone d'Altavilla, fratellastro di Roberto. Dal matrimonio, celebrato nonostante l'ostinato rifiuto del fratello, il principe Gisulfo II, nacquero otto figli: Mafalda di Puglia (1059/601108), sposò in prime nozze Raimondo Berengario II, conte di Barcellona; in seconde nozze Amerigo I, visconte di Narbonne Ruggero Borsa (1060/611111), Duca di Puglia e Calabria Guido (m. 1107), duca di Amalfi Roberto, detto Scalio (m. 1110) Sibilla di Puglia, sposò Ebles II conte di Roucy Mabilia di Puglia, sposò Guglielmo di Grandmesnil Emma di Puglia, madre di Tancredi principe di Galilea Olimpia di Puglia, maritata nel 1074 a Costantino Ducas, figlio dell'imperatore di Bisanzio Michele VII Ducas e di Maria di Alania Donna di grande cultura e fermo carattere, seppe affermare la propria personalità a corte ed esercitare una notevole influenza sull'energico marito, che accompagnò spesso nei suoi viaggi di conquista. Malgrado gli iniziali tentativi di convincerlo a non attaccare l'Impero bizantino, Sichelgaita fu comunque al suo fianco in questa campagna militare. Durante la battaglia di Durazzo (1081) combatté in prima persona armata di corazza, guidando le truppe di Roberto quando queste furono inizialmente respinte dall'esercito nemico. Secondo la cronista bizantina Anna Comnena, Sichelgaita era «come un'altra Pallade, se non una seconda Atena». Anna le attribuisce una citazione dall'Iliade. Nel 1083 Sichelgaita fece ritorno in Italia insieme a Roberto per difendere papa Gregorio VII contro l'imperatore Enrico IV. Fu al fianco di suo marito in una seconda campagna contro i bizantini, quella che costò la vita a Roberto durante l'assedio di Cefalonia del 1085. Si dedicò allo studio della medicina e dell'erboristeria presso la Scuola Medica Salernitana, che all'epoca rappresentava un polo di eccellenza nel campo medico-officinale. Tuttavia le sue conoscenze le costarono un'infamante accusa: secondo alcune fonti, Sichelgaita avrebbe tentato di avvelenare il figlio che Roberto aveva avuto dal primo matrimonio, Boemondo di Taranto, sebbene i due giunsero successivamente ad un accordo in base al quale la successione di Roberto fu attribuita al primo figlio nato dal matrimonio tra Roberto e Sicheilgaita, il futuro duca Ruggero Borsa. Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Alberada_di_Buonalbergo

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