giovedì 30 ottobre 2008

Evoluzione della specie

Von Stuck/SalomèStudio della università del sud della California
Quando la voce si fa acuta per attrarre il maschio
Durante l’ovulazione le donne parlano con toni più alti, considerati più femminili e attraenti
MILANO - Forse non se ne rendono conto, ma le donne cambiano la voce durante l’ovulazione. E parlano con toni più alti. L’obiettivo è quello di «catturare» il maschio proprio nel momento più favorevole alla procreazione. E’ la prima volta che viene descritto questo comportamento, ma non è il primo comportamento a cambiare in concomitanza con il periodo fertile della donna. La nuova ricerca, pubblicata su Biology Letter e firmata da due esperti di comunicazione, Gregory Bryant e Martie Haselton dell’Ucla (University of California a Los Angeles), partiva dal presupposto che la voce acuta è generalmente percepita come più attraente e più femminile.
DURANTE IL CICLO - I ricercatori hanno allora registrato la voce di 69 donne durante due fasi del loro ciclo ovulatorio: una volta lontano dal periodo fertile, un’altra volta vicino al momento dell’ovulazione, individuato grazie a test di dosaggio degli ormoni. E hanno osservato che quanto più le donne si avvicinavano all’ovulazione tanto più il tono della voce diventava acuto. Questa differenza si evidenziava soltanto quando le partecipanti alla ricerca pronunciavano una breve frase del tipo «Sono uno studente dell’Ucla» e non semplici vocali. Lo studio dimostra dunque che le donne cambiano la loro voce inconsciamente in relazione al loro periodo fertile (e quindi alle variazioni ormonali) e lo fanno soltanto in un contesto di comunicazione sociale.
ALTRI CAMBIAMENTI – Questo cambiamento della voce entra a far parte di una serie di comportamenti che le donne assumono nei momenti in cui la possibilità di procreare è al massimo, con l’obiettivo di attrarre il maschio. Per esempio modificano il modo di vestirsi: preferiscono le gonne ai pantaloni, portano abiti più scollati e scelgono vestiti più alla moda. Oppure tendono a scegliere, per un rapporto sessuale, uomini dalla faccia più mascolina.
Adriana Bazzi 30 ottobre 2008 dal Corriere della Sera

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