mercoledì 14 gennaio 2009

Tu partorirai con dolore

Alexandra and Winifred/HolidayQuelle a favore
Da Angelina a Rachida «Evitare il travaglio è una scelta di libertà»
In Italia entrambi i figli di Marina Berlusconi sono nati evitando alla madre il travaglio
MILANO — L'ultima è Rachida Dati. La Guardasigilli-caterpillar francese non poteva non programmare il cesareo con cui far nascere la piccola Zohra, il 2 gennaio scorso, per poter partecipare al primo Consiglio dei ministri dell'anno cinque giorni dopo. In stiletto tacco otto, naturalmente. L'elenco delle donne che chiedono il bisturi in sala parto, però, è piuttosto lungo e annovera testimoni eccellenti. Così tanto «eccellenti», che qualche anno fa la stampa inglese e quella statunitense si divertirono a titolare i loro articoli con «Too Posh tu Push», troppo chic per spingere, alludendo alla Spice Girl Victoria Beckham e a tutte le celebrities che in assenza di validi motivi medici decidono per la soluzione meno dolorosa (sul momento), espressione assoluta della propria libertà di scelta.
Qualcuna lo ha ammesso candidamente, come Britney Spears, che alla vigilia dell'ingresso nel mondo del primogenito Sean Preston (con cesareo) ha spiegato a Elle: «Non voglio provare dolore». Come lei molte altre. Da Catherine Zeta-Jones a Elizabeth Hurley, da Celine Dion a Christina Aguilera. Madonna, che pure aveva fatto nascere Lourdes Maria in casa (beh, si fa per dire: aveva allestito una sala operatoria nella sua villa californiana), invece per Rocco è dovuta andare in clinica e fare il cesareo: poche settimane prima aveva avuto una minaccia di aborto e questa era la soluzione più sicura. Angelina Jolie i due gemelli non poteva che farli nascere con l'aiuto del bisturi. Pure Shiloh Nouvel, però, nacque come Giulio Cesare. Sui siti Internet la spiegazione: la mamma ha l'herpes e soltanto così può scongiurare il contagio.
Anche in Italia il cesareo va per la maggiore, da Marina Berlusconi in giù. Entrambi i figli della presidente di Fininvest sono nati evitando alla madre il travaglio. Ma per il secondo, il piccolo Silvio, nel 2004, questa scelta ha garantito l'ulteriore vantaggio di far coincidere la data del parto con il compleanno dell'omonimo nonno, il premier, il 29 settembre. Nella vicina Svizzera Fiona Swarovski ha messo al mondo tutti e quattro i suoi tesori con taglio cesareo. Dopo il primo, però, c'è poco da scegliere: diventa obbligatorio anche per gli altri.
Elvira Serra14 gennaio 2009 Corriere della Sera

Nessun commento: