mercoledì 21 gennaio 2009

Vestita da first lady

Louise Jopling/MillaisMichelle vista dallo stilista Cavalli
«Vestito sbagliato? No, scelta semplice degna di Jackie»
«Trovo Michelle radiosa perché rappresenta un nuovo futuro pieno di speranza e cambiamenti». Stilisti pazzi-schiavi d'amore per la first lady. Non uno, ma tutti. Roberto Cavalli, fra i primi. Lo stilista fiorentino, che appena può «fugge » nella sua casa a New York, non ha mai nascosto il suo «We can», alla causa. Così ieri, incollato alla tv, ha sorriso felice davanti all'abito presidenziale, non perché fosse particolarmente azzeccato o accattivante, ma per «commozione », autentica. «Quel completo non fa rimpiangere la classe di Jacqueline Kennedy e gli anni del sogno americano».
Ma così giallo? «Il look è classico, per noi forse banale, ma estremamente chic e pratico, come gli americani ci insegnano. E comunque è un colore che dona molto alla signora Obama. Gliel'ho visto indossare spesso». Pizzo, paillettes e cristalli? «Tradizione americana. E poi il pizzo è anche un trend di stagione e una stilista come la Toledo non può non averlo messo in conto». Già, la stilista cubana: appena ha visto il suo abito in tv ha commentato estasiata: «Caldo e solare per dare un'iniezione di fiducia». E ha subito raccontato come è stato realizzato durante le vacanze di Natale: con lana svizzera e filo di seta francese per il ricamo. Ci hanno lavorato una trentina di sarte: cinesi, polacche, spagnole. «La scelta della Toledo, di Narciso Rodriguez e di altri stilisti americani come anche di capi comperati su Internet dimostra quanta personalità abbia questa donna e quanto sia legata alla sua nazione». Avrebbe potuto fare altre scelte? «Sicuramente qualcosa di più sobrio, è vero. Ma ripeto per il nostro gusto, non per il suo. Per il loro. Per le tradizioni americane. Questa donna si è presentata semplice, vicina alle donne d'America per tutta la campagna.
Ma ieri come poteva non essere come in un sogno, vestita a festa? Il sogno americano. Da vivere come l'ideale, dunque Jacqueline in tubino e cappottino, solo in versione Michelle. Tutto qua». Poteva azzardare un tacco più alto come Rania di Giordania o flat come Carla Bruni... «Mezzo tacco come Michelle... Basso no: ha i fianchi troppo pronunciati. Alto, figuriamoci, non ne ha bisogno». E se Cavalli avesse potuto dire l'ultima parola? «Sempre ci si può migliorare. Ma lei piace anche perché è così, si veste colorata malgrado abbia diciamo qualche piccolo difetto. E' vero con il nero poteva, potrebbe nascondere i fianchi. Ma con un giallo solare come quello forse ha voluto dire che è come il futuro che suo marito ha promesso, pieno di speranze e senza paure». Promossa, quindi. «A pieni voti. E' un donna moderna, del suo tempo. L'ho amata subito perché semplice ma ricca. Una donna che di getto ha messo il vestito della festa per onorare il marito ma anche il giorno del sogno impossibile di un popolo che è diventato realtà».
Paola Pollo 21 gennaio 2009 Corriere della Sera

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