Marie/Kroyer
Il sindacalista: "Ne ha approfittato, ora sono fatti suoi"
Massimo Notaro, sindacalista
Parla Massimo Notaro, presidente dell’Unione piloti
R. MAS.
ROMA Massimo Notaro, presidente dell’Unione piloti e uno dei leader della laboriosa vertenza Alitalia. Ha sentito del licenziamento di Daniela Martani?«Ah sì? Posso dire chi se ne frega? Non per lei, sia chiaro, che è una cara collega e ha lottato con noi quando c’era da farlo. Ma per il fatto stesso che state tutti qua - giornali, tv, radio e via elencando - perché è arrivata la lettera di licenziamento a questa assistente di volo, mentre del fatto che il governo e un’altra masnada di individui - non mi faccia dire di più, sennò mi querelano - hanno distrutto una compagnia aerea, non interessa più nessuno. E’ un fatto superato. Caduto nel dimenticatoio. Posso essere un po’ adirato per questo comportamento, o no?».Ma il fatto che la ragazza sia stata allontanata dall’azienda non le fa alcun effetto?«Allora, mi faccia fare un ragionamento: Daniela ha fatto la sua parte, quando è stato il momento. Ci è stata a fianco, ha lottato con noi, si è comportata come una lavoratrice responsabile e solidale. E va bene. Dopo di che ha avuto - buon per lei - un’altra occasione professionale e ha pensato bene di approfittarne ...»Qualcuno, per l’appunto, ha detto che ha approfittato della vicenda Alitalia...«Quel qualcuno non sono io e non siamo noi suoi colleghi. Ognuno fa le sue scelte».Ma ora la sua scelta l’ha portata a non avere più un lavoro.«Vedo con piacere che ve ne state occupando. Ne sono contento. Ma lo sapete o no che ci sono altri 11 mila lavoratori che, allo stesso modo e con meno riverbero di notorietà, stanno nelle stesse condizioni e forse pure peggio. Lo sapete o no? Vi risulta che mille miei colleghi piloti, bravi ed esperti, sono a terra sia in senso stretto che in senso figurato?»Daniela, dunque, è solo una del mucchio?«E’ una dei tanti, sì. Per lei, come persona, mi dispiace. Ma forse qualche altra chance, mi pare di capire, la vita gliela sta offrendo. E a tutti gli altri?». La Stampa
Il sindacalista: "Ne ha approfittato, ora sono fatti suoi"Massimo Notaro, sindacalista
Parla Massimo Notaro, presidente dell’Unione piloti
R. MAS.
ROMA Massimo Notaro, presidente dell’Unione piloti e uno dei leader della laboriosa vertenza Alitalia. Ha sentito del licenziamento di Daniela Martani?«Ah sì? Posso dire chi se ne frega? Non per lei, sia chiaro, che è una cara collega e ha lottato con noi quando c’era da farlo. Ma per il fatto stesso che state tutti qua - giornali, tv, radio e via elencando - perché è arrivata la lettera di licenziamento a questa assistente di volo, mentre del fatto che il governo e un’altra masnada di individui - non mi faccia dire di più, sennò mi querelano - hanno distrutto una compagnia aerea, non interessa più nessuno. E’ un fatto superato. Caduto nel dimenticatoio. Posso essere un po’ adirato per questo comportamento, o no?».Ma il fatto che la ragazza sia stata allontanata dall’azienda non le fa alcun effetto?«Allora, mi faccia fare un ragionamento: Daniela ha fatto la sua parte, quando è stato il momento. Ci è stata a fianco, ha lottato con noi, si è comportata come una lavoratrice responsabile e solidale. E va bene. Dopo di che ha avuto - buon per lei - un’altra occasione professionale e ha pensato bene di approfittarne ...»Qualcuno, per l’appunto, ha detto che ha approfittato della vicenda Alitalia...«Quel qualcuno non sono io e non siamo noi suoi colleghi. Ognuno fa le sue scelte».Ma ora la sua scelta l’ha portata a non avere più un lavoro.«Vedo con piacere che ve ne state occupando. Ne sono contento. Ma lo sapete o no che ci sono altri 11 mila lavoratori che, allo stesso modo e con meno riverbero di notorietà, stanno nelle stesse condizioni e forse pure peggio. Lo sapete o no? Vi risulta che mille miei colleghi piloti, bravi ed esperti, sono a terra sia in senso stretto che in senso figurato?»Daniela, dunque, è solo una del mucchio?«E’ una dei tanti, sì. Per lei, come persona, mi dispiace. Ma forse qualche altra chance, mi pare di capire, la vita gliela sta offrendo. E a tutti gli altri?». La Stampa
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