venerdì 20 febbraio 2009

Non sono stati loro

Franca Florio/Boldini19/2/2009 (14:22) - MOSCA - LA SENTENZA
Politkovskaia, assolti tutti gli imputati
La giuria dichiara non colpevoli i 4 arrestati per l'uccisione della giornalista oppositrice di Putin
MOSCATriplice verdetto assolutorio assoluzione nel processo relativo all’omicidio di Anna Politkovskaya, la coraggiosa giornalista e polemista russa assassinata a colpi di arma da fuoco il 7 ottobre 2006 nell’ascensore del palazzo dove abitava, a Mosca. La giuria del Tribunale moscovita davanti al quale si è svolto il processo ha infatti giudicato non colpevoli i tre soli imputati per il delitto: i fratelli ceceni Dzhabrail e Ibragim Makhmudov, accusati di complicità nell’esecuzione del crimine, e l’ex ufficiale di polizia Serghei Khadzhikurbanov, già in servizio presso il ministero dell’Interno, indicato come mandante. Assoluzione altresì per il colonnello Pavel Riaguzov dell’Fsb, i servizi segreti centrali, principale erede del Kgb sovietico; che era peraltro stato incriminato soltanto per abuso d’ufficio ed estorsione. Il presidente della corte militare Ievgheni Zubov ha deciso di liberare subito gli imputati del processo. Uno dei loro difensori, Murat Musiaev, ha annunciato che chiederanno un risarcimento per essere stati ingiustamente incarcerati. L’ufficio del Procuratore generale russo ha annunciato invece che intende ricorrere in appello contro l’assoluzione degli imputati. «Naturalmente, contesteremo questo verdetto sulla base di violazioni procedurali», ha detto l’avvocato dell’accusa Yulia Safina. La difesa, invece, ha fatto sapere che chiederà indennizzi per i proprio assistiti: l’ex collaboratore del ministero dell’Interno, Sergey Kadzhikurbanov, e i due fratelli Makhmudov. Anna Politkovskaya, acerrima critica del Cremlino già quando presidente era l’attuale premier Vladimir Putin, era famosa per le denunce delle atrocità perpetrate dalle truppe federali durante la guerra in Cecenia, pubblicate attraverso il quotidiano per cui lavorava, Novaya Gazeta; era madre di due figli e, al momento della morte, aveva 48 anni. La pubblica accusa ha immediatamente preannunciato appello. La difesa aveva ripetutamente sostenuto che i tre alla sbarra erano meri capri espiatori, i veri colpevoli godendo di protezione in alto loco. La Stampa

Nessun commento: