martedì 17 febbraio 2009

Undicietrenta di Roberto Cotroneo

GeromeMastella, la nuova maschera italiana di Roberto Controneo
Mastella sta diventando una maschera italiana, un nome per evocare qualcosa d’altro. Il prototipo del voltaggabana, la faccia più spregiudicata di un certo modo di essere stati democristiani. Mastella non è come Villari, non ha la stessa arroganza e sicurezza di quello che non ha niente da perdere. Villari era nessuno prima, e per un po’ ancora gli italiani lo ricorderanno. Per i servizi televisivi, le dichiarazioni fatte, le trasmissioni che gli hanno dedicato. Villari passeggiava con i microfoni dei giornalisti piuttosto tronfio, e con il sorriso beffardo di chi non aveva niente da perdere. Mastella ha tutto da perdere, a cominciare dalla faccia. Ora la notizia è che il popolo del Pdl, sui siti internet, protesta in massa perché non vuole Mastella come alleato. Non si fidano, lo ritengono un simbolo negativo, e chiedono al partito di non accoglierlo.Ora di gente spregiudicata che non doveva essere accolta nel Pdl ce ne sono davvero tanti. Ma in questo c’è un elemento in più. Ed è un misto di demagogia e di finzione. Mastella è la maschera italiana dell’opportunismo, o del voltagabbana, ma lo fa con una serietà recitativa vera. I suoi dilemmi politici, vissuti davanti alle telecamere di “Porta a Porta” sono degni di un vecchio cattolico democristiano tormentato e d’altri tempi. L’ambizione di fondare un partito è la sua piccola ambizione, a cui non si può rinunciare. L’idea di tentennare, stando al centro, tra centro-sinistra e centro-destra può rientrare nella logica delle vecchie alleanze delle correnti Dc. Solo che è una facciata. Mentre Villari è stato l’arroganza di un potere ritrovato per caso. Mastella è un uomo che cerca il potere come un rabdomante. Perché solo attraverso il potere esisti, nella logica di una certa politica. L’aspetto ideologico, i valori politici, le opinioni, non contano nulla. Conta quella cosa lì: fare, disfare e decidere. Non è un reato cercare il potere, e non è un crimine passare da una coalizione all’altra. È un problema etico, che è diverso. Ma ora il popolo del centro-destra non vuole, il voltagabbana, come lo chiamano. E il rischio è che la mastellata, ovvero il rompere governi per calcoli e rabbie private, il passare da una sponda all’altra del fiume con sregiudicatezza diventi un termine riconosciuto da tutti. Come Paparazzo. L'Unità

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