mercoledì 4 marzo 2009

Undicietrenta di Roberto Cotroneo

RaeLa Coca Cola e l'ideologia idiota
Pregiudizi, luoghi comuni e ipocrisie. Ho conosciuto un sacco di gente che senza colpo ferire ammetteva candidamente di non bere Coca Cola per motivi ideologici. Ce n’è ancora moltissima di gente così. In una libreria con piccolo bar annesso, non distante da dove abito a Roma, molto di micro-sinistra, se chiedi la Coca Cola ti guardano come se fossi un cacciatore di delfini nel mare del Giappone. Sono stupidaggini che fanno parte del dna di questo paese, un dna farlocco, irrazionale e insensato. Quelli che non bevono Coca Cola, perché espressione massima dell’egemonia economica e imperiale americana sono poi gli stessi che si curano con farmaci della Bayer e che hanno scattato fotografie per anni con pellicole Agfa, o ascoltato le cassette di musica marca Basf, le tre aziende che facevano parte della tedesca Ig Farben, il colosso chimico che negli anni della Germania nazista produceva e vendeva ai nazisti lo Zylon-B, il gas per sterminare gli ebrei.Ma sono passati anni e se l’aspirina ti fa bene, la prendi ugualmente. E pazienza. Ma con la Coca Cola no. Il sindaco di Venezia Massimo Cacciari, che non è affatto uno sprovveduto, aveva raggiunto un buon accordo con la Coca Cola per mettere in città dei distributori di bibite. La cifra serviva a pagare restauri per una città con dei costi di manutenzione altissimi, e questo si sa. Naturalmente l’impatto ambientale dei distributori sarebbe stato minimo. Ma le polemiche sono state fortissime. L’accordo è saltato, perché Venezia e la Coca Cola non possono essere un binomio possibile. L’ideologia idiota ha prevalso. E ora si deve fare un’asta pubblica, a questa asta parteciperà la Coca Cola, e farà un offerta che altri non potranno neppure eguagliare. Così i fans del chinotto, del ginger, o del rabarbaro, per non dire del guaranito, e di tutte le bevande non imperialistiche, se ne faranno una ragione. Ignoreranno i distributori di Coca Cola, diranno che il mondo è assai peggiorato. Berranno acqua non gassata in bottigliette di plastica, che magari, non visti, lanceranno in qualche canale. E magari saranno dei grandi fan di Barack Obama, che come tutti sanno non è il presidente degli Stati Uniti. È solo uno che ha preso casa a Washington. O no? L'Unità

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