Leighton
e l'antico vizio di chiudere le donne in Casa
Un uomo che si rifà una vita è meritevole, mentre se lo fa una donna viene marcata come malafemmina
Notizia bomba. Titolo grande in prima pagina. Scoop. Veronica Lario, 52 anni, da una decina se non di più separata di fatto dal marito, figli adulti, un nipote e un altro in arrivo, nessun incarico politico né istituzionale, ha (così scrivono) un compagno.Finalmente la si può inchiodare alle sue responsabilità, finalmente tutta l’Italia saprà di che stoffa è fatta la donna, rea del resto, da almeno due anni, di comportamenti assai sospetti. Inutile scrivere la parola che la definisce, perché, tanto, tutti la sanno.Un giornale — lo stesso che l’indomani della sua dichiarazione di voler chiedere il divorzio ne ha pubblicato le foto in topless — è andato a fondo della torbida vicenda scoprendo anche l’identità dell’individuo in questione: il quarantasettenne capo delle guardie del corpo di Veronica, che ha l’aggravante, dunque, di essere, oltre che amante, anche di cinque anni più giovane di lei.Dove viviamo e in quali anni? In un tempo e in un Paese, evidentemente, nei quali la moglie di un grande uomo, quando il matrimonio nella sostanza è finito da un pezzo, è comunque condannata a non divorziare e a starsene sola per sempre nel perenne ricordo di lui, a non guardare mai più altra persona con desiderio, a tornare vergine possibilmente, a occuparsi, per quel che riguarda gli affetti, soltanto di figli e nipoti e, se ci sono, degli anziani genitori. Non basta che viva nascosta, non basta che sia discretissima, non deve e non può innamorarsi o anche solo appoggiarsi di nuovo a qualcuno.Siamo, dunque, ancora nell’orribile gioco dell’oca che continua a rimandarci alla partenza, per cui un uomo che si rifà una vita è una figura evidentemente meritevole di amore, mentre se la stessa cosa vuole fare una donna automaticamente viene marcata come malafemmina?Sarà Veronica la prima donna italiana che vuole divorziare da un uomo, non solo perché non va più d’accordo con lui, non solo perché non condivide e non sopporta i suoi comportamenti pubblici e privati, ma anche perché (forse) ne ha trovato un altro, forse meno famoso del primo, però, magari, per qualche ragione che non sappiamo, a lei più congeniale?Dall’arcigna severità con cui viene additata al pubblico ludibrio si direbbe di sì.
Isabella Bossi Fedrigotti 01 giugno 2009 Corriere della sera
e l'antico vizio di chiudere le donne in Casa
Un uomo che si rifà una vita è meritevole, mentre se lo fa una donna viene marcata come malafemmina
Notizia bomba. Titolo grande in prima pagina. Scoop. Veronica Lario, 52 anni, da una decina se non di più separata di fatto dal marito, figli adulti, un nipote e un altro in arrivo, nessun incarico politico né istituzionale, ha (così scrivono) un compagno.Finalmente la si può inchiodare alle sue responsabilità, finalmente tutta l’Italia saprà di che stoffa è fatta la donna, rea del resto, da almeno due anni, di comportamenti assai sospetti. Inutile scrivere la parola che la definisce, perché, tanto, tutti la sanno.Un giornale — lo stesso che l’indomani della sua dichiarazione di voler chiedere il divorzio ne ha pubblicato le foto in topless — è andato a fondo della torbida vicenda scoprendo anche l’identità dell’individuo in questione: il quarantasettenne capo delle guardie del corpo di Veronica, che ha l’aggravante, dunque, di essere, oltre che amante, anche di cinque anni più giovane di lei.Dove viviamo e in quali anni? In un tempo e in un Paese, evidentemente, nei quali la moglie di un grande uomo, quando il matrimonio nella sostanza è finito da un pezzo, è comunque condannata a non divorziare e a starsene sola per sempre nel perenne ricordo di lui, a non guardare mai più altra persona con desiderio, a tornare vergine possibilmente, a occuparsi, per quel che riguarda gli affetti, soltanto di figli e nipoti e, se ci sono, degli anziani genitori. Non basta che viva nascosta, non basta che sia discretissima, non deve e non può innamorarsi o anche solo appoggiarsi di nuovo a qualcuno.Siamo, dunque, ancora nell’orribile gioco dell’oca che continua a rimandarci alla partenza, per cui un uomo che si rifà una vita è una figura evidentemente meritevole di amore, mentre se la stessa cosa vuole fare una donna automaticamente viene marcata come malafemmina?Sarà Veronica la prima donna italiana che vuole divorziare da un uomo, non solo perché non va più d’accordo con lui, non solo perché non condivide e non sopporta i suoi comportamenti pubblici e privati, ma anche perché (forse) ne ha trovato un altro, forse meno famoso del primo, però, magari, per qualche ragione che non sappiamo, a lei più congeniale?Dall’arcigna severità con cui viene additata al pubblico ludibrio si direbbe di sì.
Isabella Bossi Fedrigotti 01 giugno 2009 Corriere della sera
1 commento:
forse l'estate è un brutto momento per aggiornare questo blog.
spero però di ritrovarlo almeno da settembre in poi
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