martedì 4 dicembre 2007

Gerard Philipe

Gérard Philipe (4 dicembre 1922 - 22 novembre 1959) è stato un attore francese. È rimasto celebre soprattutto per Il diavolo in corpo (Le diable au corps) del 1947, per la regia di Claude Autant-Lara, dal romanzo di Raymond Radiguet), una struggente storia d'amore che fece urlare di sdegno i moralisti, ma che significò per i giovani di allora una sorta di manifesto in cui ritrovarono le loro inquietudini, il loro desiderio d'amore, la loro polemica per le generazioni che avevano fatto la guerra. Gérard Philipe, il bel volto appuntito, gli occhi languidi, i capelli ribelli, interpretando la parte di protagonista divenne l'incarnazione di questa rivolta, il simbolo di una gioventù psicologicamente fragile, inquieta, più crudele verso sé stessa che verso gli altri. Il personaggio si ripeté nel La Certosa di Parma di Christian-Jaque (1947): in fondo l'eroe Stendhaliano era identico a quello di Radiguet proprio perché era eternamente diviso tra la spinta ideale e un più concreto adattamento alla gretta realtà. Gérard Philipe rimase sempre legato a certo schema: pessimista senza speranza ne La via del rimorso (1948 di Yves Allegret); scettico arido in Le amanti di monsieur Ripois (1953 di Clément). Due sole volte affrontò ruoli vivaci e carichi di energia amorosa: in Fanfan la Tulipe (1950) ed in Le diavolerie di Till che lui stesso diresse in collaborazione con Joris Ivens. Tra gli altri suoi film si ricordano: La bellezza del diavolo di René Clair (1949), Il piacere e l'amore (La ronde) di Max Ophüls, Le belle di notte (1952) ancora di Clair. Il giocatore di Claude Autant-Lara e L'isola che scotta di Luis Buñuel. Non si deve dimenticare che fu ottimo interprete di teatro, dal quale del resto proveniva dopo studi all'accademia di arte drammatica. Morì di tumore al fegato al colmo della notorietà: "Breve come un sospiro", il libro su di lui, scritto dalla moglie Anne, è stato un best-seller a dimostrazione della popolarità dell'attore in tutto il mondo. Fiori di Courbet.

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