lunedì 24 marzo 2008

Lidija Korneevna Čukovskaja

Gustav KlimtLidija Korneevna Čukovskaja (in russo Лидия Корнеевна Чуковская) (Helsinki, 24 marzo 1907Mosca, 7 febbraio 1996) è stata una scrittrice e poetessa russa. Figlia dello scrittore e storico della letteratura Kornej Ivanovič Čukovskij, nacque in Finlandia, allora Granducato autonomo dell'Impero russo, ma visse poi a Leningrado ove lavorò presso una casa editrice per l'infanzia. Nell'agosto del 1937, durante le grandi purghe staliniane, soffrì la difficile esperienza dell'arresto del suo secondo marito, il giovane fisico Matvej Petrovič Bronštejn (1906-1938), condannato a dieci anni di detenzione "senza diritto di corrispondenza". Informata della sentenza, Lidija Kornevevna riusci, fuggendo a Mosca, ad evitare la deportazione che colpiva le mogli dei condannati. Tornata a Leningrado cercò, in ogni modo, di ottenere informazioni sulla sorte di Matvej. In questo periodo, alla fine del 1938, conobbe la poetessa Anna Achmatova che, come lei, viveva un'esperienza dolorosa: il figlio, Lev Gumilëv, era stato arrestato e la madre cercava, recandosi al carcere, dopo file estenuanti insieme con tante altre donne, di avere qualche notizia del figlio. La comunanza del dolore rese le due donne intime e confidenti. L'angoscia dei tentativi infruttuosi di avere notizie del marito, la sensazione crescente, sia pure priva di conferme, che Matvej fosse stato già giustiziato, il dolore della sua amica Anna, si riversarono nel racconto Sof'ja Petrovna che Lidija Korneevna, con notevole coraggio e obbedendo ad una esigenza interiore incoercibile, riuscì a scrivere in brevissimo tempo: dal novembre 1939 al febbraio del 1940. Incoraggiata dalla stessa Achmatova, alla quale lo lesse, decise di affidare il manoscritto ad amici sicuri perché lo custodissero celato. Uno scritto del genere, rara testimonianza dei sentimenti e della vita quotidiana della società sovietica nei duri anni dell'ežovščina, se scoperto dalla polizia politica della NKVD, avrebbe portato ad una dura condanna se non alla morte dell'autrice. Solo nel 1957, quando Matvej Petrovic fu riabilitato, Lidija Kornevevna ebbe la conferma ufficiale dell'esecuzione del marito: era stato “processato”, condannato e fucilato in un solo giorno: il 18 febbraio 1938. Dopo un primo tentativo infruttuoso di pubblicazione, nel 1962, all'epoca della destalinizzazione di Chruščёv, Sof'ja Petrovna poté essere legalmente letto in Unione Sovietica solo nel febbraio 1988, sul periodico leningradese Neva, dopo l'avvento di Gorbačëv. Morì, quasi novantenne, a Peredelkino, un villaggio di dacie, a sud-ovest di Mosca, residenza di molti noti scrittori sovietici. Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Lidija_Korneevna_%C4%8Cukovskaja

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