mercoledì 26 novembre 2008

Il mostro

HodlerGran Bretagna, il padre violentatore condannato all'ergastolo Indagine sulla polizia: per il Times sapeva e non intervenne
Stuprò le figlie per 25 anni e le mise incinte 19 volte
LONDRA - Una vicenda terribile che è già stata paragonata a quella del padre stupratore austriaco Josef Fritzl che tenne la figlia segregata in uno scantinato per oltre 24 anni ed ebbe con lei 7 figli. Lo scenario stavolta è la remota campagna del nord Inghilterra, tra Yorkshire e Lincolnshire. Le vittime sono due bambine sottoposte dall'età di 8 anni a violenze di ogni tipo, anche sessuali, da parte del padre. Un abuso proseguito per ben 25 anni. Un quarto di secolo in cui le due bimbe-ragazze sono rimaste incinte 19 volte. L'uomo - di cui non è stato diffuso il nome per motivi legali - è stato condannato oggi all'ergastolo dal Sheffield Crown Court. Agghiaccianti i particolari emersi nel corso delle udienze. Il padre - scrive the guardian - provava piacere nel sapere che infliggeva dolore alle due figlie. La più grande rimase incinta sette volte: due dei figli sono stati cresciuti proprio dal padre-nonno, altri due neonati sono invece morti il giorno della nascita, le altre gravidanze invece sono state interrotte, probabilmente a causa delle violenze subite dalla giovane. La seconda figlia è stata messa incinta 12 volte e cinque figli sono sopravvissuti. L'imputato - 56 anni - ha ammesso nel corso del processo di aver violentato le figlie. "Tutta la famiglia aveva terrore di lui, spiega uno dei legali delle vittime, Nicholas Campbell. "Quando sentivano la sua automobile avvicinarsi fuori dalla casa, le bambine e la madre correvano a chiudersi nelle loro camere da letto". La figlia piccola ha raccontato di come il padre la minacciava avvicinandole il volto al fornello della cucina acceso e come, per tentare di districarsi dalla presa di lui, si sia bruciata più volte gli occhi.
Entrambe le sorelle hanno raccontato di venire tenute spesso lontano da scuola per nascondere i segni delle violenze. Quando i genitori uscivano le piccole restavano chiuse a chiave nella loro stanza. Per evitare sospetti il padre decideva spesso di cambiare residenza, scegliendo sempre villaggi molto isolati. Il legale ha spiegato che l'uomo minacciava le ragazze e la vita dei figli-nipoti - che allevava con cura e dedizione al tempo stesso - ogni volta che tentavano di avvisare le autorità. Spesso le sorelle si rivolgevano a Childline, l'equivalente del telefono azzurro, ma avevano paura che i figli venissero tolti alla loro custodia. E così il dramma mostruoso si è protratto per anni. La polizia e i servizi sociali hanno avviato un'indagine indipendente per verificare le accuse (ad ora senza prove) secondo cui la polizia fu messa al corrente degli abusi oltre 20 anni fa. Secondo quanto riporta The Times infatti, alcuni parenti delle bambine avevano allertato la polizia che però non agì. L'uomo è stato descritto dal figlio, che andò via di casa adolescente, come una sorta di personaggio alla dottor Jekyll e mister Hyde, capace di infiammarsi e perdere il controllo in un batter d'occhio.
(25 novembre 2008) da Repubblica

Nessun commento: